Ecco le parole di Luciano Spalletti che ha speso per Dzeko autore di una tripletta nel 4-1 contro il Viktoria Plzen all’Olimpico, sottolineando che l’attaccante bosniaco può migliorare ancora sotto l’aspetto della cattiveria: “Stasera sul primo gol Edin ha fatto vedere di cosa è capace, ha fatto vedere le sue grandi qualità, ma deve diventare ancora più cattivo, perché sul terzo gol invece di tirare una ‘bomba’ l’ha ‘zucconata’, ossia ha colpito la palla non in maniera pulita ma l’ha picchiata sul terreno. Deve quindi continuare a giocare così come sta facendo ora, anche se in alcune situazioni può ancora migliorare sotto il piano della cattiveria”.
Questo Dzeko è probabilmente il migliore di sempre: il posto fisso lo ha aiutato?
“Un po’ si, sull’aspetto del confronto verbale è tignoso, ti dice quello che pensa. Poi magari si innervosisce. Ci sono diversi passaggi da sottolineare per spiegare dove è arrivato ora. Il primo è quando lo scorso anno, sbagliando, ho tolto lui fischiato per mettere Totti che invece è stato osannato dal pubblico, mentre quest’anno gli ho dato una mano mettendoli entrambi insieme contro la Samp e lì hanno subito fatto bene. Da quel giorno lì non l’ho più tolto e già da lì c’è stata una certa disponibilità nei suoi confronti da parte del pubblico e infatti lo hanno accettato anche concedendogli qualche errore. Poi Totti gli ha fatto fare altri gol e lui ha preso convinzione. Un altro passaggio fondamentale è stato quando De Rossi lo ha difeso dopo un gol ed Edin con questo gesto si è sentito di un compagno così autorevole si è sentito di più a casa sua. Altro episodio importante nella sua crescita è arrivato a Sassuolo quando ha chiesto di tirare il rigore e glielo hanno concesso e da lì ha preso un po’ in mano la responsabilità di essere un giocatore forte. Insomma, tutte queste qui lo hanno aiutato ma poi ovviamente il resto lo fa la sua qualità”.
Soddisfatto del risultato importante stasera, nonostante non sia stato così semplice?
“In Europa non è mai facile vincere, contro nessuno: guardate ieri in Champions il Bayern Monaco che ha perso contro il Rostov, non è facile giocare su certi campi. Anche per noi non è stato semplice portare a casa i tre punti stasera, anche se abbiamo vinto alla fine 4-1: se Alisson non avesse fatto quella parata sul 2-1 la partita non sarebbe stata così facile da portare a casa. Le partite bisogna sudarsele tutte, ma devo dire che stasera abbiamo giocato bene”.
Salah può allenarsi alla freddezza sotto porta?
“Momo in allenamento non sbaglia certi gol, anche se nelle sedute al campo è difficile ricreare l’emozione dell’uno contro uno. Non si fida del suo destro: i mancini si fidano solo del loro piede, mentre di solito i destri provano anche a tirare con il mancino. La difesa? Fazio e Rediger hanno fatto una grande partita, ogni tanto si sale poco col centrocampo per soffocare la tecnica di palla”.
Il suo contratto è in scadenza, non è arrivato il momento di programmare il futuro per la Roma?
“La società l’ha sempre fatto anche senza di me come è giusto che sia. Se non sono bravo a far invertire la mentalità o a far mettere qualcosa in più a questi ragazzi nei momenti in cui si va al di sotto delle nostre potenzialità non andiamo da nessuna parte. La squadra comunque è partecipe ed è composta da bravissimi ragazzi: devo dire che non ho mai allenato una squadra di bravi ragazzi come questa, una squadra unita e facile da vivere nel lavoro settimanale. Analizzando i dati vediamo che facciamo più metri degli altri ma negli strappi siamo inferiori agli altri, dove arriviamo in ritardo. Dobbiamo quindi tenere ritmi più alti in alcuni momenti di gara”.