L’inizio della sua avventura in Serie A, dopo un’estate da assoluto protagonista del calciomercato, è stato decisamente complicato ma nelle ultime settimane Gianluca Lapadula sembra finalmente essersi sbloccato tanto da rischiare di ribaltare clamorosamente le gerarchie nell’attacco del Milan.
Sui campi di provincia si è costruito una carriera, che lo ha portato a meritarsi il Milan. Ora da un altro stadio non esattamente da copertina, il Castellani di Empoli, la carriera di Gianluca Lapadula potrebbe salire un’intera rampa di scale, altro che gradino. Nella serata in cui Carlos Bacca, con regolare permesso societario ma con opportunismo quantomeno discutibile, fa il tifoso a Siviglia, il “Lapa” segna la prima doppietta in serie A. Il primo squillo in A, l’ex Pescara lo aveva tirato fuori a Palermo, con un colpo di tacco da tre punti. Ed era arrivata la Nazionale, nonostante i 162′ giocati in A prima di stasera. Poi, siccome se meriti qualche volta la sorte ti dà anche una mano, il guaio muscolare di Carlos Bacca gli ha dato la maglia da titolare.
A Milanello lo adorano tutti. Umile, semplice e generoso. A San Siro il boato dei tifosi non è mai mancato all’annuncio del suo nome, anche quando il suo impatto non c’era ancora stato. I due gol di Empoli sono da classica prima punta: prima il movimento da manuale del centravanti sulla giocata di Suso, poi l’azione a convergere sul piede migliore, il sinistro, e a sfruttare una deviazione amica. Dove Lapadula sembra già superiore al colombiano è nella partecipazione al gioco, perché ha generosità ma anche qualità tecniche. Il suo impatto sulla squadra è in ogni aspetto dal gioco. Cosa che Bacca, un killer dell’area di rigore, non ha mai avuto per il Milan. “Sono molto contento – ha commentato Lapadula – per la vittoria e i miei gol. Sono sempre stato un giocatore di corsa e quantità, stasera sono riuscito ad abbinare anche gol e un po’ qualità. Ma devo migliorare. Diciotto mesi fa stavo in Lega Pro, oggi sono in Nazionale. Io non mi sono mai sentito una riserva, anche se per qualcuno ero già il vero flop del mercato estivo…”
Ora non si può certo pensionare uno come Carlos Bacca perché il suo sostituto ha fatto due gol a Empoli. Ora però gli scenari possono cambiare. Il colombiano non pare così dentro al pianeta Milan. Già in estate si parlava di una sua cessione. Non è fantamercato pensare che la società rossonera, closing o meno, possa monetizzare con la sua cessione e inseguire un’altra grande punta di spessore internazionale.