Ultima partita di un 2016 da ricordare per la Scandone Avellino che, ieri sera, attese Capo D’Orlando al PalaDelMauro. Sidigas Avellino e Capo d’Orlando si ritrovano faccia a faccia esattamente un anno dopo, quasi fosse un segno del destino dopo quel 27 dicembre del 2015 a cui hanno fatto seguito le 12 vittorie di fila della Scandone.
– Primo quarto (30-17): E’ Obasohan con due liberi ad aprire il match, gli rispondono Tepic da sotto e Diener con una tripla facile facile (2 a 5). Ragland si sblocca subito; cinque punti di fila per lui, rispondono Archie, Delas e Stojanovic e l’Orlandina si prende 4 punti di vantaggio (7 a 11). Due triple di fila di Thomas, contropiede e canestro di Ragland la Scandone si prende in un amen 4 punti di vantaggio (15 a 11). La Betaland resta presente con Stojanovic ma Avellino prova a scavarsi un primo vantaggio con un gioco da tre punti di Fesenko (18 a 13). Delusa è il più attivo per gli ospiti ma la Sidigas è in palla e risponde con un canestro di Randolph e la terza tripla di fila di Thomas (23 a 16). Finale di quarto spettacolare per la Sidigas che trova due triple di fila, una con Randolph, l’altra di Green. Coach Di Carlo chiama time out per l’ultimo possesso (29 a 17). Passi di Tepic e ultimo possesso per la Scandone che va a segno con un libero di Severini;
– Secondo quarto (47-32): Stojanovic apre il quarto con un libero su due, la Scandone risponde con Ragland, scatenato: cinque punti di fila per lui (35 a 18). Segna Stojanovic, la Sidigas fallisce due attacchi di fila e coach Sacripanti non perde tempo per chiamare time out (35 a 20). Il rientro in campo di Avellino è positivo: gioco da tre punti di Randolph e di nuovo +18 (38 a 20). L’Orlandina non trova la quadra e coach Di Carlo chiama ancora time out (40 a 22). Joe Ragland trova il tempo per bisticciare con Laquintana, gli arbitri se ne accorgono e fischiano tecnico ad entrambi. E’ una botta di adrenalina sia per il play dell’Orlandina che per quello di Avellino che segnano una tripla a testa (43 a 25). La difesa della Sidigas funziona e Thomas segna il canestro del +20 (45 a 25). Continua il battibecco a distanza tra Ragland e Laquintana, Di Carlo vede il suo play in difficoltà e chiama time out (45 a 27). Capo d’Orlando esce bene dal break e prova a rifarsi sotto sul finale di tempo con Stojanovic e Archie (45 a 32). C’è tempo solo per il canestro di Randolph e il quarto si chiude 47 a 32;
– Terzo quarto (71-52): Topic realizza di tap-in, Leunen risponde colpendo dall’area e Thomas vola in alley-hoop: 51-34, la Sidigas vola sul +17. Gli ospiti provano a tenere botta, ma Avellino continua a salire di quota con Ragland (tripla) ed Obasohan (alley-hoop): 56-38. Diener prova a suonare la carica per l’Orlandina: il tentativo, però, è vano visti i punti di Thomas e Leunen che portano la Scandone a +18 (60-42). Di Carlo le prova tutte, ma Avellino non lascia neanche le briciole alla Betaland che, dopo aver ritrovato la via del canestro, si scontra contro la difesa biancoverde e con l’ottima vena realizzativa di Green e soci: la Sidigas vola sul +22 (69-47), toccando il massimo vantaggio. C’è giusto il tempo per un altro canestro di Thomas ed una tripla di Laquintana: si va all’ultimo riposo sul 71-52.
– Ultimo quarto (94-65): Green becca un tecnico da Biggi, poi sale in cattedra e, con due triple di fila (4/4), lancia nuovamente la Sidigas sul +22 (77-55). Il vantaggio dei lupi cresce grazie alla schiacciata di Fesenko, propiziata da un’ottima difesa: Capo d’Orlando boccheggia e muove il punteggio solo grazie a Iannuzzi. La gara va avanti praticamente senza storia (Avellino tocca addirittura il +25, 88-64): ad infiammarla la sfida dalla lunga distanza tra Thomas e Iannuzzi e gli ingressi di Salvatore Parlato e Lorenzo Esposito. Il Del Mauro si cimenta in una ola che dura un minuto buono mentre i lupi toccano il +28 grazie a due liberi di Marques Green. C’è tempo anche per la tripla di Parlato, ormai diventata consuetudine. La partita termina 94 a 65.