Direttamente dal sito ufficiale della Pallacanestro Trapani:
Pall.Trapani: La neopromossa Energy Gas&Power di coach Davide Bonora sta traendo buoni dividendi dalla scelta estiva di puntare su un gruppo di italiani solido ed affidabile, impreziosito da una coppia di americani (Deloach e Easley) che conosceva già l’Europa.
Sul quintetto in realtà non v’erano dubbi, ma la crescita costante della panchina inserisce di diritto il team capitolino nella lotta play-off. In tal senso, la recente vittoria casalinga contro Ferentino non fa altro che confermare i buoni indizi derivanti da un girone d’andata coi fiocchi. Andiamo ai singoli.
La mente della squadra è l’argentino Nicolas Stanic (1984), che è in Italia dal 2003/2004 ed è uno specialista nel trovare l’uomo giusto al momento giusto. Tiene in mano le redini del gioco con autorità e, dopo un periodo non brillantissimo, si è fatto “sentire” nella vittoria contro Ferentino con un poderoso 5/5 da oltre l’arco dei 6.75. On fire! Esperienza e visione di gioco garantite!
Ecco i suoi numeri: 10 p.ti, 3.6 falli subiti, 3 rimbalzi e 2.9 assist di media. Migliorabili le percentuali dal campo (37% da due, 35% da tre). La guardia è il realizzatore Michael Brandon Deloach (1986), che è un esterno davvero completo, che può dare una mano anche in cabina di regia, data la sua attitudine nel creare per i compagni. Tira poi giù diversi rimbalzi e la sua casella dei falli subiti è sempre piena. È un’ottima spalla per Stanic, e va tenuto d’occhio nei finali punto a punto!
Le sue cifre stagionali: 17.1 p.ti, 5.3 falli subiti, 5.5 rimbalzi e ben 4.2 assist ad incontro. Tira inoltre con il 50% da due ed il 30% da tre, dove può far male pur non essendo la specialità della casa. Troppe però le palle perse di media, ben 3.5. Una buona mano sul perimetro arriva altresì dall’esperta guardia Matteo Malaventura (1978), gran difensore nonché ottimo tiratore da fuori, come certificato dalle numerose stagioni vissute in Serie A.
Appare un po’ in calo e le medie stagionali ne risentono: 5.9 p.ti e percentuali non proprio brillanti (40% da due, 22% da tre). L’atletico Tony Easley (1987), che ha già giocato da protagonista nella massima serie, è un lungo “leggero” ma tremendamente verticale, che presidia a dovere l’area colorata, dove non di rado gli avversari sono costretti ad alzare le parabole di tiro per sfuggire alle sue proverbiali stoppate. In attacco predilige il gioco in post basso e le tante schiacciate a referto si traducono nell’eccellente 72% da due. Con le “doppie doppie” ha una notevole confidenza, ed in tal senso gli viene incontro la specialità della casa, ovvero i rimbalzi catturati al piano di sopra.
Ecco il suo tabellino stagionale: 15.1 p.ti, 2.9 falli subiti e 9.5 rimbalzi a match. Non sarà della gara lo sfortunatissimo Daniele Bonessio (1988) che si è rotto il tendine d’achille ed è fuori per il resto della stagione. Sul parquet giostrava sia da “tre” che da “quattro”, costituendo un prezioso collante tattico per coach Bonora, in virtù della sua abilità nell’aprirsi oltre l’arco, punendo i più lenti pariruolo avversari ed, al contempo, liberando il pitturato per le incursioni dei suoi compagni.
Viaggiava con 9.2 p.ti (53% da due), 3.7 falli subiti e 5.3 rimbalzi per partita. Un ruolo decisivo nell’Eurobasket lo ricopre poi l’ex Nazionale Alex Righetti (1977), talentuosa ala piccola che impreziosisce da qualche anno il roster di Roma nel perimetro. Fisicamente è ancora integro e la stagione in corso depone in suo favore (10.5 p.ti, 2.5 falli subiti e 3.5 rimbalzi di media). Inoltre, in quintetti “piccoli” può dare una mano anche da “quattro” tattico, che colpisce abilmente dalla distanza (39% da tre).
Un buon contributo arriva poi dalla guardia-ala Eugenio Fanti (1991), talentuoso esterno che, rotto il ghiaccio con l’A2 cui approdava per la prima volta, sta replicando i numeri messi a referto la passata stagione: 7 p.ti, 3.4 rimbalzi, 1.6 recuperi e 1.9 assist ad incontro. Conclude più dalla media (65%) che da tre, dove tira poco ma con successo (38%). È arrivato “in corsa” Andrea Iannilli (1984), atleta di spessore che da qualche giornata fornisce un prezioso contributo sotto canestro. È un lottatore che sul parquet non fa mai mancare grinta e determinazione.
I suoi numeri dicono finora 4.2 p.ti (63% da due) e 2.5 rimbalzi per gara. Dalla lunetta sta faticando non poco (47%) ma sulle sue qualità di gladiatore non si discute! Il tiratore Niccolò Petrucci (1989) allunga le rotazioni e garantisce 2.4 p.ti di media, occupandosi prevalentemente di colpire dalla distanza (27% da tre). Spazio anche per Nikolay Vangelov, pivot di 212 cm del 1996, che, nei quasi 6’ di utilizzo medio, non fa mai mancare il suo contributo nel pitturato, con 1.6 p.ti (55% da due) e 1.5 rimbalzi a match.
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