Il recap ufficiale della gara:
Si ferma a Cercola, la lunga serie di successi del Rugby Due Principati, che dopo otto vittorie consecutive, rallentano la marcia, costretti al pareggio da un indomito Rugby Vesuvio. Partita vietata ai deboli di cuore, quella del Caravita, dove nell’arco dei due tempi disputati, i protagonisti in campo hanno regalato ai presenti, un’altalena di emozioni, rendendo il match pieno di significativi contenuti, lasciando un bel messaggio, ricco di aggressività, tatticismo e voglia di dimostrare di prevalere sull’ avversario, ingredienti gustosi e nutrienti per chi ogni giorno mangia pane e rugby.
Alla fine, la prima e la seconda forza del torneo di serie C2, raggruppamento campano/molisano, dopo una lunga battaglia, si son divise la posta, patta e pari come si diceva una volta, la franchigia irpino/salernitana nella prima frazione di gioco, è stata quella che ci ha provato con più intensità, riuscendo a passare per ben tre volte in vantaggio, con i padroni di casa, abili e spregiudicati a rimanere in partita, 13-17, il risultato prima del riposo.
Poi nella ripresa dopo aver fallito in più di un’occasione il colpo per mandare al tappeto i partenopei, hanno subìto il ritorno del Vesuvio, il quale è riuscito a ribaltare il risultato, andando a segno in due circostanze, portandosi a più otto(25-17), quando mancavano sette minuti al termine.
Fosse finita in quel momento, i ragazzi di mister Tagle avrebbero portato a casa cinque punti, mentre i Principi sarebbero tornati a mani vuote, invece i verde/granata, si sono ricordati che fino ad ora la capolista del campionato, dati alla mano, erano loro e hanno tirato fuori gli artigli, graffiando i locali in due circostanze, riuscendogli a rovinare il pomeriggio, accorciando prima con la meta di Crispino(25-22), trovando il pareggio poi con il piazzato di Maglio, proprio quando le lancette dell’orologio stavano compiendo il loro ultimo giro, meritandosi i tre punti, due per il pareggio ed uno per il bonus offensivo, stesso bottino raccimolato dai locali, del resto.
Il pari sta più che bene al sodalizio del Presidente Sbozza, che riesce a tenere a distanza di sicurezza la compagine napoletana(sette punti), salva l’imbattibilità che dura dall’inizio del torneo(otto vittorie ed un pareggio) e gli regala il titolo virtuale di campioni d’inverno. Soddisfatto a metà, il direttore tecnico dei Due Principati: Maurizio Cascone, che applaude entrambe le formazioni per l’avvincente partita disputata, ma si rammarica con i suoi, per non essere stati capaci di chiudere la gara : “Credo che chi abbia avuto la fortuna di vedere il match di oggi, non se ne sia andato a casa annoiato, abbiamo assistito ad un incontro di rugby, che molto probabilmente neanche nella categoria superiore si riesce a guardare, entrambe le squadre se la sono giocata a viso aperto, meritando la posizione di classifica che occupano.
Peccato non essere riusciti a spuntarla, ritengo che per almeno cinquanta minuti la partita l’abbiamo fatta noi, ci è mancato quel pizzico di cinismo e di lucidità ad inizio ripresa, quando il Vesuvio mi è sembrato in difficoltà, che non ci ha permesso di chiudere il match, poi loro sono stati bravi a riorganizzarsi, riuscendo a farci arretrare il nostro baricentro, ribaltando il risultato, fortuna che negli ultimi minuti siam stati capaci di riprenderci, almeno in parte, quello che avevamo costruito fino a quel momento – ha poi continuato, soffermandosi sull’importanza di questo pareggio, che consente ai Principi di chiudere in testa al giro di boa, ma li costringe a disputare un girone di ritorno, senza cali di tensione, visto la pericolosità dimostrata dal Vesuvio, oramai unica pretendente alla vittoria finale – E’ insolito, un pareggio nel mondo del rugby, credo che in tre anni di Due Principati sia il secondo, ne ricordo uno con l’Afragola in C1, 17-17 nel marzo 2015, per noi era importante non uscire sconfitti da questo incontro, sicuramente ci consentirà di tenere il Vesuvio a distanza di sicurezza, ma allo stesso tempo ci spinge a disputare il girone di ritorno con ritmi ancora più alti, nel girone di andata pur vincendo otto partite, abbiamo lasciato diversi punti per strada, qualora volessimo davvero essere primi in classifica anche il 29 aprile, dobbiamo impegnarci tutti a fare qualche sacrificio in più, allenandoci con più impegno e professionalità, ed imparare in partite come queste ad essere, rugbisticamente parlando, più feroci e spietati“.
Fischio d’inizio posticipato alle ore 15:00, le precipitazioni nevose, abbattutesi specialmente in Irpinia, avevano causato più di un disagio per raggiungere il Caravita di Cercola, giornata fredda e piovosa, terreno in pessime condizioni, ha diretto l’incontro il signor Michele Giannattasio, davanti ad un centinaio di infreddoliti spettatori. L’esperto tecnico salernitano, ritrova Salvarezza, il capocannoniere dei Principi dello scorso torneo(16 centri per lui) fuori sede per lavoro, in questo periodo natalizio, è rientrato alla base, e si è subito mostrato pronto a ricominciare l’avventura con i Due Principati, così come era stata interrotta quest’estate. Cascone, fino all’ultimo indeciso se già impiegarlo, gli trova un posto nei centri, insieme a Marino, Napoli e Pastore le due ali, Maglio l’estremo, completano la linea dei 3/4, guidati dall’apertura Leo, mischia affidata a Cinquanta, piloni Moccaldi e D’Ardia, tallonatore Della Rocca, in seconda Rago e Gargaro, Crispino e Sellitto i due flanker, con capitan Zizza al centro. L’inizio è di marca ospite, che sin dalle prime battute, prova ad imporre il proprio ritmo ai dirimpettai, all’8′ Marino scappa sulla sx, Pastore lo segue, riceve l’ovale, ci sarebbe spazio nei pressi della bandierina, ma il crazy horse di Vietri, opta per l’inserimento tra le vie centrali, dove la difesa vesuviana non lo lascia passare. E’ il preludio al primo vantaggio dei verde/granata, manco a dirlo, a siglarlo è proprio Salvarezza, l’ariete del Mandamento, al 10′ va a disturbare un calcio di spostamento dell’estremo di casa sul lato sx, riesce a smanacciare la palla che rimbalza nei pressi dell’area di meta, la sua rapidità gli permette di avventarsi per primo sull’ovale, concludendo la sua fuga, con un tuffo, per la prima meta di giornata, distanza proibitiva per Maglio, che non riuscirà a convertire(0-5).
La gioia del primo vantaggio, dura appena due minuti, al 12′ i padroni di casa, si catapultano in avanti con decisione, da un passaggio in avanti ospite, nasce una mischia chiusa sulla sx, l’ovale in qualche modo, giunge fino all’ala, la difesa tarda a riposizionarsi, meta del pareggio, anche questa non convertita, 5-5. I Principi non ci stanno, visto che dalle touche, emerge più di una difficoltà, Zizza&company, ci provano con la mischia, tre consecutive, introdotte dai locali, vengono rubate, tra cui quella al 16′ nei ventidue di casa, gli otto uomini della franchigia, costringono i partenopei ad indietreggiare fino alla linea di meta, inevitabile la decisione del fischietto salernitano, di concedere la meta tecnica, attribuita anche in questo caso(così come contro la Partenope) a capitan Zizza, che aggiorna il suo score a sette centri, confermandosi capocannoniere della squadra. Maglio senza indugi porta i suoi sul 5-12.
Il Vesuvio, ancora una volta, non accusa il colpo, anzi così come in occasione della prima meta, reagisce con orgoglio è veemenza, favorita da un altro errore della difesa ospite, da un off-side nasce la punizione, che porta i ragazzi di Tagle a giocarsi la rimessa laterale negli ultimi dieci metri, la giocata riesce alla perfezione, in quanto la mischia spinge fino a violare la linea di meta sulla sx del rettangolo, trasformazione non eseguita, 10-12. I Principi non si perdono d’animo, in questo momento capiscono che hanno più verve e freschezza degli avversari, quindi continuano a creare grattacapi alla retroguardia, è sempre la mischia che recita la parte del leone, impedendo ai vesuviani di uscire dalla propria tana, al 32′ la più bella giocata dell’incontro premia la mole di lavoro svolta, ancora dalla sx la mischia spinge più forte, Cinquanta decide di aprire verso i 3/4, dove in un batter d’occhio, Leo, Marino, Salvarezza si scambiano l’ovale, favorendo l’inserimento dell’ l’estremo Maglio, il quale si incunea nelle file nemiche e va a schiacciare la terza meta di giornata, seconda in campionato per il Maglio perforante di Campagna, egli stesso si incarica della conversione, ovale che per pochi centimetri non raggiunge l’acca, 10-17.
Vesuvio ancora sotto, ma i bianco-blu, anche in questo caso, non si deprimono, trovando la forza per reagire, questa volta non arriva la meta, ma il solito fallo degli ospiti, agevola il piazzato che porta la compagine napoletana sul 13-17 al 36′. Non succede null’altro fino alla fine del tempo, se non l’a sostituzione temporanea per sangue del golden-boy Marino, l’enfant-prodige D’Arminio prende il suo posto, per gli ultimi due minuti di gioco. Il Vesuvio corre ai ripari, andando a rinforzare il pack di mischia, con due forze fresche, che consentono ai padroni di casa quantomeno di riuscire a giocare le loro introduzioni, Cascone conferma in toto il XV iniziale, pretendendo più incisività negli ultimi metri, proprio quella che mancherà a Moccaldi&soci nei primi dodici minuti di gioco, dove pur giocando negli ultimi dieci metri avversari, non riescono a trovare nessun gate libero, presidiato con cura dalla difesa di casa, che non si lascia sorprendere. Il primo cambio, viene effettuato al 12′ Cannoniero prende il posto del piccolo Principe Cinquanta al comando della mischia.
Scampato il pericolo del propabile ko, la compagine partenopea, da fondo a tutte le energie residue, per provare a superare i Due Principati, e riaprire così il campionato. Complice anche un calo degli ospiti, il Vesuvio riesce a portarli alle corde, la difesa regge fino al 24′, un errato disimpegno della retroguardia, viene prontamente colto sulla sx, dove un 3/4 di casa riesce a recuperare l’ovale e a depositarlo in meta, conversione non riuscita, ma il sorpasso, si 18-17. I Principi accusano il colpo, mentre i vesuviani,
continuano ad accellerare con le scorribande interpretate dagli uomini di mischia, al 32′ trovano anche la meta che li consente di raggiungere il break, in prossimità dei pali, quindi con il più due aggiuntivo, si portano sul 25-17. La mazzata è di quelle che potebbe lasciare il segno, che potrebbe stordire anche un bisonte, ma i boys di Cascone, si ricordano delle otto vittorie consecutive, del primo posto in classifica, dei tanti sacrifici fatti finora, è riescono a rialzarsi, è Salvarezza che suona la carica, con una delle sue rappresaglie, riesce a seminare il panico nella difesa di casa, prima di essere fermato, riesce a mettere il pallone a disposizione, dalla dx c’è superiorità, Cannoniero serve Leo, da questi a Maglio che vede Crispino galoppare a spron battuto, l’inserimento del piccolo fisico salernitano lascia il segno, la sua prima meta stagionale, risulterà preziosa più del platino. Maglio non riesce ad inquadrare i pali, siamo sul 25-22, a tre minuti dal termine.
La tensione e l’importanza della posta in palio, giocano un brutto scherzo a Salvarezza e al suo vicino di corsia, che si scambiano qualche cortesia di troppo, il direttore di gara, li punisce ambedue con il giallo, le due squadre rimangono in 14, la truppa cara al Presidente Sbozza, ha ancora sete, capisce che non ci si disseta ingoiando la saliva, e organizza l’ultimo attacco che potrebbe cambiare le sorti del match e forse del torneo, è ancora Crispino che nonostante il dolore alla spalla, prende iniziativa, viene fermato in maniera irregolare da un avversario, il placcatore non lascia il placcato, calcio di punizione inevitabile, al destro di Maglio, la responsabilità di mettere il segno X alla contesa, il proiettile sganciato dall’estremo di Campagna, perfora i pali, e mette fine ad una delle più belle partite in cui abbiamo assistito fino ad ora.
Ora agli irpino/salernitani li attende un duplice turno casalingo interno, al Manganelli di Avellino, domenica 22 gennaio contro i Nato Lions Rugby e domenica 29 contro il IV Circolo Benevento. (Aerre)
Formazione: 15 Maglio 14 Pastore 13 Marino(38’p.t. D’Arminio – 1’s.t. Marino) 12 Salvarezza 11 Napoli 10 Leo 9 Cinquanta(12’s.t. Cannoniero) 8 Zizza (k) 7 Crispino 6 Sellitto 5 Gargaro 4 Rago 3 D’Ardia 2 Della Rocca 1Moccaldi. Non entrati: Console, Illiano, Tito, Ruocco, Feo.
Mete: 10’p.t. Salvarezza(0-5) 16′ meta tecnica Zizza(5-12) 32′ Maglio(12-17) 34’s.t. Crispino(25-22)
Calci: Maglio 5(2)
Giallo: Salvarezza
Man of the match: Crispino
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