Uno dei segreti non detti della NBA è che la sagoma raffigurata nel logo della lega, uno dei dieci più riconoscibili al mondo, sia quella di Jerry West – tanto è vero che la leggenda dei Lakers è conosciuto da tutti come “The Logo”.
Un’identificazione che la NBA non ha mai reso ufficiale – altrimenti gli dovrebbero una quantità incredibile di soldi in diritti d’immagine… – ma ormai nota a tutti nell’ambiente, tanto che ormai il diretto interessato non ne fa più mistero. Solo che il 78enne, al momento consulente per i Golden State Warriors, si è detto stanco della rappresentazione.
“L’ho detto più volte: per me sarebbe un onore se fossi io – e so di essere io — ma per l’NBA è imbarazzante. O almeno io ne sarei imbarazzato” ha dichiarato come ospite nel programma di ESPN “The Jump”. “Io giocavo in un tempo in cui avevano appena iniziato a cercare di ‘vendere’ la lega’” ha continuato, ricordando implicitamente gli anni in cui doveva girare con il megafono per la città di Los Angeles cercando di portare gente al palazzo, come raccontato in una puntata de “L’NBA dei vostri padri”.
“C’erano cinque persone che avevano preso in considerazione [quando hanno scelto il logo], ma non l’ho scoperto fino a quando il commissioner J. Walter Kennedy non me lo ha comunicato”. West, notoriamente schivo, non apprezza particolarmente tutta la notorietà che questa identificazione gli ha procurato: “Non mi piace ricevere attenzioni e quando la gente me lo chiede, dico sempre che non sono io. Se potessi cambiarlo lo farei, anzi spero che lo facciano”.
Quando gli è stato chiesto chi sceglierebbe, West ha risposto con un sorriso (“Adam Silver sarebbe bellissimo…”), anche se due anni fa aveva dato la sua preferenza a Michael Jordan, definito come “il più grande giocatore che io abbia mai visto”.