Pastore, latinense doc, conferma per altre due stagioni il contratto con la Benacquista
– Pastore, classe 1994, playmaker nativo proprio di Latina, è alla sua sesta stagione con i colori della Benacquista Assicurazioni Latina Basket e il rinnovo del contratto per le prossime due stagioni lo rende fiero e orgoglioso, oltre che estremamente felice:«La società ha un progetto ambizioso e sono felicissimo del fatto che il Presidente, la società e l’allenatore abbiano voluto che io ne facessi parte anche per i prossimi due anni considerandomi uno degli elementi fondamentali della squadra.
Mi sono sentito apprezzato e benvoluto da tutti, Latina è la mia città e l’affetto che ho sentito da parte del pubblico, soprattutto in questa stagione, è stato veramente eccezionale».
Seduto sugli spalti del PalaBianchini, Andrea parla pacatamente e con grande determinazione, mentre i suoi occhi sorridono ed emanano pastore-lucio-benacquistagioia e soddisfazione per questo rinnovo contrattuale e per le grandi dimostrazioni d’affetto che ha ricevuto ogni domenica dal pubblico e ogni giorno dagli addetti ai lavori che con lui hanno condiviso i momenti positivi e quelli meno brillanti della stagione.
Un ragazzo giovane, rispettoso e carismatico in modo talmente naturale che riesce a farsi voler bene da chiunque abbia la possibilità di conoscerlo: «Sono cresciuto dentro al PalaBianchini guardando i miei eroi cestistici dalle tribune, oggi sono io a scendere sul parquet e a ricevere il sostegno dei tifosi e sono fiero e orgoglioso di indossare la casacca nerazzurra con cui cercherò di ripagare la fiducia della famiglia Benacquista, di coach Gramenzi e di tutto il pubblico di Latina dando il meglio di me fuori e dentro il campo.
Non condivido la citazione “nessuno è mai profeta nella sua patria”», ma anzi cercherò sempre di lavorare bene per valorizzare la squadra di Latina e mi fa sentire davvero bene essere all’interno di un progetto che sta riuscendo a far respirare nuovamente aria di pallacanestro nella città, ne sono prova le tante persone che sono tornate ad affollare le tribune del palazzetto la domenica. Nella mia vita cestistica ho dovuto sempre fare la trafila, partire dalla panchina, guadagnarmi duramente i minuti in campo e io credo che la Benacquista abbia avuto modo di notare il mio cambiamento: da giovane a professionista.
Desidero ringraziare con il cuore sia il Presidente Lucio Benacquista, che il General Manager Mariano Bruni e tutta la famiglia Benacquista per il calore e l’affetto che mi hanno dimostrato e per il trattamento che mi hanno riservato».
gramenzi-pastoreIl ventiduenne playmaker del capoluogo pontino pur acquisendo cognizione delle proprie peculiarità, non ha perso una dote fondamentale, l’umiltà: «Se lo scorso anno avevo dimostrato di poter stare in campo maturando e crescendo con il passare delle settimane, in questa stagione ho acquisito la consapevolezza di poter giocare a pallacanestro in Serie A2 e penso di aver dato conferma delle mie capacità sia alla società, che allo staff tecnico e alla città di Latina.
La stagione appena terminata credo sia stata per me la migliore in assoluto da professionista, sia dal punto di vista delle statistiche, ma soprattutto per il sentirmi responsabile in campo e questo mi fa enormemente piacere. Il legame con Franco Gramenzi è stato uno dei fattori determinanti del mio percorso di crescita: mi ha aiutato molto a chiarire le idee dal punto di vista tecnico e mi ha esortato a fare nel miglior modo possibile le azioni che mi sono più congeniali, mi ha allargato la mente sia dentro che fuori dal campo.
Mi fido di Franco, lui si fida di me e sono contentissimo del fatto che continueremo a lavorare insieme: è anche grazie a lui se ho potuto firmare questo contratto così importante per me. Sono felice anche del fatto di aver potuto mostrare i miei progressi anche al vice allenatore Peppe Di Manno, che mi aveva allenato già quando ero poco più di un bambino. Sono grato, ovviamente, anche alla società e al mio procuratore. Tutti, anche se per aspetti diversi, hanno contribuito alla mia crescita umana e professionale»
Dal rammarico dei mancati play off… – La stagione 2016/17 per il club pontino si è conclusa lo scorso 22 aprile con la vittoria nel andrea-pastore-10derby con Rieti, 30 punti e la nona posizione in classifica. Dopo aver conquistato la matematica certezza della permanenza nella categoria con 6 giornate di anticipo grazie un brillante ruolino di marcia, per un soffio la Benacquista non è riuscita a passare alla post season e conquistare lo storico accesso ai play-off di categoria.
Questo dato rappresenta senza ombra di dubbio la nota più dolente di tutto il campionato per Andrea Pastore:«Ho lavorato tanto e a fine stagione se da un lato avevo il morale a un livello bassissimo per le difficoltà che la squadra stava affrontando, per il fatto che non non riuscivano più a vincere, per il conseguente innalzamento della pressione che sentivamo addosso, per gli allenamenti che diventavano sempre più pesanti, d’altro canto, però, ero soddisfatto di quello che riuscivo a esternare in campo, della determinazione e della grinta che non mi hanno mai abbandonato.
Una stagione sicuramente bella sotto vari aspetti, ma con un finale che mi ha lasciato davvero tanta rabbia. andrea-pastore-16Dopo la prima delle cinque sconfitte che hanno caratterizzato in negativo il nostro ultimo mese di campionato, incassata con l’ultima in classifica, ero incredulo e amareggiato al tempo stesso. Non riuscivo a capacitarmi di come avessimo potuto perdere in un modo così rocambolesco una partita che, invece, avremmo dovuto assolutamente vincere.
Con il passare delle settimane e le ulteriori sconfitte, la situazione diventava sempre più difficile da gestire. Era come se fossimo entrati in un tunnel dal quale non riuscivamo più a uscire, non si vedeva la luce, continuavamo ad allenarci durante la settimana, ma la domenica in campo, nonostante il grande desiderio di vittoria e di rivalsa con cui affrontavamo ogni singola partita, non eravamo più capaci di fare nostro il risultato. Non mi era mai capitato precedentemente di inanellare cinque sconfitte consecutive, ed è stata una situazione estremamente pesante e difficile da metabolizzare
Un’esperienza che mi ha segnato profondamente, per questo sono pronto a trasformare la rabbia per il mancato raggiungimento dei play-off durante questo campionato, in energia e voglia di fare bene nella prossima stagione puntando a giocare al meglio delle mie possibilità e lavorando sodo per migliorare tutti gli aspetti in cui ho ancora margini di crescita. Ho solo ventidue anni, tanta strada ancora da percorrere e fondamentalmente non ho ancora vinto nessun premio che io senta davvero mio, motivo in più per impegnarmi al massimo».
…al sogno della Serie A – Attualmente una parte dei giocatori della Benacquista Assicurazioni Latina Basket sta proseguendo gli andrea-pastore-15allenamenti in palestra, mentre la società in collaborazione con lo staff tecnico inizia già a pianificare la prossima stagione. In questa atmosfera a metà tra il desiderio di riposarsi prima dell’inizio della prossima stagione, e la voglia di pensare già al futuro, Andrea Pastore sogna in grande e il suo entusiasmo sarà contagioso per tutti i sostenitori nerazzurri ai quali Andrea promette impegno e chiede supporto e tifo: «Credo che nessuno abbia fatto prima d’ora una carriera come la mia, giocando sempre nella mia città, tranne una piccola parentesi di una stagione a Giulianova, e prendendo parte a un campionato di così alto livello.
Per questo io vorrei restare a Latina per tutta la vita. Il mio sogno più grande è portare Latina in Serie A, sono destinato a fare questo. Per realizzare il nostro progetto ambizioso, dobbiamo provare a crescere tutti insieme: società, squadra, pubblico. Per quanto riguarda il gruppo, conta tanto l’intesa di squadra, il fatto che ognuno in campo è chiamato a dare il massimo per quelle che sono le proprie possibilità e a preoccuparsi di lavorare al meglio sotto la supervisione dello staff tecnico. Mi piacerebbe che per la prossima stagione la squadra fosse compatta, che lavorasse con impegno e umiltà e che l’obiettivo primario condiviso da tutti fosse quello di vincere.
Dobbiamo essere una squadra che sa quello che vuole. Dal canto mio, prometto come sempre di scendere in campo e valorizzare Latina vorrei anche una promessa da parte del pubblico che ogni domenica possa essere presente al palazzetto a fare il tifo perché ne abbiamo bisogno».