Mischiando poesia e fotografia nasce…Yota Damore!
Grazie per averci concesso l’opportunità di intervistarti!
Iniziamo con il tuo ultimo singolo, Innamorire. Cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone? Avresti mai immaginato di finire nella playlist Spotify: “Top 50 Italia”? “Innamorire” mi ha insegnato più di quel che si possa credere. Non solo è l’ideale “title track” che unisce i singoli che stiamo producendo da un anno a questa parte, ma anche il mood con cui mi approccio alla scrittura, alla musica, alle persone ed alle cose che per me sono importanti. Fra i versi de “L’ultima notte” anticipo il concetto scrivendo “tu fai venire voglia di star bene, con la paura di star male”.
Non avrei mai pensato che una cosa così intima potesse arrivare a diventare virale. Entrare in classifica su Spotify è stato inaspettato (ce ne siamo accorti dopo 3 giorni della cosa infatti). Sicuramente l’esperienza mi ha insegnato che più che il “ritornello facile”, la musica ha di nuovo finalmente bisogno di brani che esprimano la verità nella maniera più nuda e cruda possibile.
E lo fai anche con uno stile davvero unico, a cosa è dovuto tale input? Non so giudicare il mio stile sinceramente. Infatti, fino ad ora, ad ogni pezzo che chiudiamo in studio io e Jack Sapienza, ci facciamo sempre la stessa domanda: “ma che cazzo di genere facciamo?”
Sono una persona molto complicata ed imprevedibile e non so se essere felice o meno del fatto che la cosa si trasmetti direttamente sulla mia musica. L’unica cosa di cui sono sicuro è che non sono per nulla bravo a fingermi ciò che non sono.
Che dritte vorresti dare ai giovani emergenti di oggi?
Non credo di poter essere in grado di consigliare nulla in generale.
Il mio consiglio più grande è quello di evitare i consigli.
I consigli servono per non commettere errori.
Ed è proprio dagli errori che si impara come evitare di farne altri.
Passiamo ora a domande di tipo più personale, siamo curiosi di sapere… hai progetti per il futuro?
Mi piacerebbe proseguire il percorso musicale come autore e parallelamente pubblicare un libro di fotografie di strada.
Hai per caso un cantante con cui vorresti collaborare o una band preferita?
Mi piacerebbe davvero lavorare con artisti come Tormento o Daniele Silvestri. Cantanti che personalmente adoro sono Damon Albarn e Ian Curtis.
Sei felice di fare musica? Hai dei generi preferiti?
Non mi sento proprio felice di comporre ma so che lo sarei molto meno se non lo facessi.
Il genere di canzoni che amo sono quelle da ascoltare duranti i viaggi di ritorno. Quando tutto sta per tornare alla normalità di prima.
Come mai hai scelto Yota Damore come nome d’arte?
“Yota” è il nome del protagonista di uno dei miei fumetti preferiti. Per sapere cosa significhi “Damore” bisognerebbe chiedermelo dopo un paio di birre in compagnia di Kiffa.
Siamo quasi giunti alla fine della chiacchierata, vogliamo che tu risponda a tre domande davvero importanti: quali/e messaggi/o vuoi dare con la tua musica? Come pensi si possa emergere al giorno d’oggi? I Social Network sono davvero importanti allo scopo?
A mio parere per emergere bisogna saper nuotare forte, veloce e trattenere un sacco il respiro.
I social sono un mare di veleno, ed è giusto usarli con coscienza.
Con la mia musica vorrei semplicemente dire alle persone che soffrono d’insonnia che non sono da sole.
Ti ringraziamo ancora per l’intervista, è stato davvero un piacere. Alla prossima!