Bella Stutterer,ti diamo il benvenuto e ti facciamo i complimenti per aver raggiunto il gradino più alto del contest di SpazioEmergenti, io stesso ho fatto parte della giuria e non vedevo l’ora di avere un confronto diretto insieme a te e pubblicare questa intervista per Exclusive Magazine. Iniziamo con le presentazioni:
F- Quanti anni hai, da dove vieni, da quanto tempo rappi e che significato ha il tuo nome?
S- Il 31 dicembre ne compierò 20 e sinceramente non so se festeggiare o deprimermi, nemmeno mi ricordavo di averne compiuti 19 fino a qualche settimana fa.
Sono nato a Genova ma vivo a Gravere, un piccolo paese in Val di Susa, a poco più di un’ora da Torino.
Ho iniziato a scrivere testi praticamente un anno fa ormai, ho pubblicato la mia prima traccia a gennaio 2018. Posso dire di essere ancora un principiante ma in effetti credo di essere portato per il rap, mi concentro sulla tecnica perché mi viene naturale, sto anche sviluppando una sorta di feticismo per le assonanze.
“Stutterer” è la traduzione in inglese della parola “balbuziente”, soffro di balbuzie da quando ero bambino. Ho scelto questo nome proprio per mettere in primo piano quello che è sempre stato il mio più grande punto debole, per cercare di far capire a chi mi ascolta o conosce che non ho intenzione di nascondere nulla della mia persona, che non me ne vergogno, che non voglio fare finta di essere chi non sono. Durante l’adolescenza ho imparato a conoscere e accettare me stesso a 360 gradi, in questo modo ho trasformato le mie debolezze in punti forti, se sono come sono adesso è grazie a questo processo. In più, ho voluto sbattere in faccia a tutti fin da subito il fatto che il tipo che stanno ascoltando andare in extrabeat è un balbuziente, più che altro per tirarmela un pochino che non fa mai male.
F-Non badi al tuo outfit,il video del contest lo hai girato in pigiama!
Sei un provocatore o ti piace metterti in discussione ?
S- In effetti entrambe le cose, comunque il pigiama c’entra poco con l’esibizionismo o lo scandalo o come lo volete chiamare. Diciamo che, se posso essere diretto, me ne frego pericolosamente il cazzo della condizione in cui posso apparire su internet, non la ritengo affatto importante. Questa cosa può essersi sviluppata da YouTube, ho pubblicato video per circa 3 anni su un canale di più che altro videogiochi, esiste ancora ed è pieno di materiale imbarazzante. Non mi sono mai preso troppo sul serio, per questo non mi preoccupo di pettinarmi o di farmi la barba prima di farmi vedere da sconosciuti online, mi interessa far vedere o sentire quello di cui sono capace e nulla di più. L’immagine è nulla senza contenuto.
F-Il tuo stile a noi è sembrato molto originale, lontano dalle mode odierne, con flow ritmati, contenuti espliciti e tante punchlines,motivi per i quali hai meritato il primo posto.
Nonostante la tua giovane età, cosa condividi con l’attuale scena rap italiana?
S- Prima di tutto grazie per il “giovane”, forse mi potrebbe tornare un po’ di speranza.
Sinceramente non mi sono mai comparato o associato ai rapper già affermati della scena odierna, mi sono sempre limitato ad ascoltare ed imparare. Probabilmente l’unica cosa che condivido con praticamente tutti è la foga e la voglia di fare questa roba, l’adrenalina che sale quando rileggo ciò che ho appena scritto, l’avere sempre questa musica in testa come fosse stampata sulla parte interna del mio cranio. Riguardo allo stile e ai contenuti davvero non saprei cosa dire, prendo continuamente ispirazione un po’ da tutti per far uscire qualcosa di me che comunque ha poco a che fare con gli input che mi arrivano.
Se invece la domanda era riferita esclusivamente alle mode correnti, la risposta è semplice: niente
F-Tornando al contest, la tua strofa é stata molto diretta,con evidenti riferimenti ai rappers emergenti che tendono ad imitare quelli più noti, un flow ritmato e una buona interpretazione. Perché hai scelto di realizzarla così?
S- Ho scritto quella strofa nel periodo in cui avevo appena esplicitamente attaccato altri personaggi “popolari” in Valle con il freestyle “Fastidio”. Gli interessati si limitarono esclusivamente a minacciare e prendere in giro in modo ridicolo, in pratica non ero soddisfatto della loro reazione ed ero ancora in vena di “far vedere chi comanda” se vogliamo dirla così.
Probabilmente sono io ad avere un problema con certe persone, davvero non sopporto chi si crede la nuova star del momento mentre invece sta solo scopiazzando male uno stile già mainstream o è comunque evidentemente priva di talento, per me è una mancanza di rispetto verso chi si impegna al 100% e questa roba la sa fare davvero, a volte non riesco a stare zitto. È uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere anche “Cover Boy”, le cui reazioni sono state anche in questo caso minacce e insulti a caso.
Potrei scrivere 400 righe a riguardo perché mi sta salendo l’agitazione, meglio chiudere qui.
F-Ti aspettavi di vincere e come hai reagito alla vittoria?
S- Sarò sincero, all’inizio ero davvero gasato e quasi me ne stavo convincendo, a ‘sto giro volevo davvero vincere e sapevo di averne la possibilità. Poi piano piano i contributi per il contest sono aumentati e ho iniziato a beccare strofe di gente davvero valida, mi ha colpito in particolare quella di Kondor, il secondo classificato. A quel punto ho iniziato a pensare “Dai, magari arrivo terzo” e intanto notavo sempre più difetti nella mia strofa e cose così.
Quando ho letto il mio nome vicino a “Primo classificato” non ero da solo e non mi sono potuto esprimere al massimo, altrimenti avrei sicuramente iniziato ad urlare bestemmie dal balcone e poi mi sarei sdraiato per terra ridendo come un ritardato. Non tanto per il premio, cioè ovvio sono felice di poter dire “Ciao mamma, guarda! Mi hanno intervistato su Instagram!”, ma più che altro è che nella mia vita non ricordo di aver mai vinto nulla e in questo caso ho vinto in veste di rapper e sono stato SCELTO tra una settantina di persone come vincitore, quindi non c’entra la fortuna ma è tutto dipeso da me. Il mio nome di solito è collegato alla parola “vittoria” solo nei match online su pc, cioè non lo so. È figo, davvero figo.
F- Per te è importante partecipare a questi contest online? Cosa ne pensi di chi apre le porte a tutti gli emergenti e li supporta,servono i magazine come i nostri?
S- È importante partecipare perché ormai la scena emergente è una vera e propria giungla, chi se lo merita ha il diritto di farsi notare in mezzo alla massa. Le pagine che si fanno in quattro per dare visibilità a sconosciuti senza pretendere nulla in cambio,meritano tutto il mio rispetto, possono aiutare davvero tanto. Un grazie e un abbraccio virtuale non ve lo toglie nessuno, nel caso riuscissi a fare i soldi magari si potrà organizzare un bel cenone con tutti gli admin, però solo se pizza o cinese all-you-can-eat.
F- Domanda che tocca a tutti i rappers… é importante evidenziare le influenze musicali, se presenti in un artista, hai dei rapper di riferimento e che caratteristiche deve avere un buon rapper?
S- Secondo me, per essere ritenuto valido, un rapper deve prima di tutto avere davvero qualcosa da dire, solo dopo viene la tecnica. Non giudico chi non ha talento ma si impegna seriamente perché vuole imparare a migliorarsi, anzi li ammiro perché hanno il coraggio di buttarsi con buoni propositi in qualcosa che non gli viene ancora naturale. Il tutto deve essere però contornato da una buona dose di originalità, che sia dello stile metrico, dei contenuti o del personaggio.
Tra tutti quelli che ascolto ci sono ovviamente degli artisti che mi ispirano più spesso o che mi hanno spronato a cominciare. Tra questi posso nominare Nayt, Vegas Jones, Nitro, Gemitaiz e MadMan perché mi hanno rovinato la trachea da quanto ho provato a fargli le doppie nei pezzi carichi di extrabeat (e ci sono sempre riuscito anche a costo di passarci la notte), questa cosa mi ha dato una gran mano a gestire il fiato e a capire come minchia si mettono le sillabe sul beat. Il mio preferito però rimane Fibra, di cui apprezzo talvolta anche le produzioni mainstream, insieme ad Eminem mi ha fatto capire che se voglio parlare di qualcosa di scomodo posso farlo, anzi è quasi mio dovere. Poi sto in fissa anche con Skioffi, Dani Faiv, Blue Virus, Shade, Pedar Poy, Nerone, Warez, Junior Cally e cavolo basta così che se no lecco il culo a troppa gente.
F- Oltre ai tuoi freestyle presenti su Instagram e alle tue tracce in streaming su Spotify, stai lavorando a nuovi progetti?
S- Direi proprio di sì, prima di tutto ho in programma un terzo freestyle che uscirà con un video come post su Instagram a, credo e spero, inizio 2019. Questo farà scattare la pubblicazione su Spotify e finalmente anche su YouTube de “I Primi 3 Freestyle su Insta” (“Licantropo”, “Fastidio” e il futuro terzo). In più sto scrivendo un nuovo EP sulle strumentali di un mio caro amico che è (molto probabilmente) innamorato di me dai tempi delle superiori, ultimamente sto cedendo al suo fascino perché, nonostante abbia effettivamente appena cominciato a produrre, non se la cava affatto male. Il mood si sta sviluppando bene e ho già in mente il probabile titolo, dentro ci sarà di sicuro un featuring (già scritto) e per adesso non so altro, uscirà nel corso del 2019.
Poi ovvio di sicuro uscirà altra roba che ancora non ho programmato, perché la vita è piena di sorprese e blablabla.
F- Quali sono i tuoi canali ufficiali, dove possiamo seguirti ed ascoltarti?
S- Stutterer è un ragazzo semplice, esiste solo su Spotify, YouTube e Instagram. Di solito basta cercare “Stutterer” ma dato che non sono ancora famoso a livello mondiale o internazionale o nazionale o regionale non garantisco nulla
Grazie per averci concesso questa intervista, noi di Exclusive Magazine e di Spazioemergenti ti lasciamo con un grande in bocca al lupo alla tua carriera, continua così e complimenti ancora!
Respect and support!
Federico Fortuna Pastore