Da oggi è online il video di “Sigarette”, il nuovo singolo di Junior Cally estratto dal fortunato album “Ricercato” (Epic / Sony Music) che ha debuttato direttamente al numero 1 della classifica FIMI/GFK.
Il brano, prodotto da Jeremy Buxton, è una delle tracce più intime del disco che, attraverso una serie di immagini semplici ma mai banali, ci porta in una dimensione più malinconica e sospesa.
L’uscita del brano è accompagnata dal videoclip (http://www.youtube.com/watch?v=REKkFZayQrQ) diretto dal collettivo di videomaker School Project.
In “RICERCATO” sono presenti 12 tracce dove il rapper racconta un grande cambiamento: partito dalla periferia romana, con un passato difficile alle spalle, grazie alla musica è riuscito a trasformare la sua vita e quella della sua famiglia. Il disco si apre e si chiude circolarmente con due brani (“Tutti con me” e “Nessuno con me”) che, apparentemente contrapposti, sviluppano lo stesso tema della celebrità e la caduta delle illusioni.
Tra i featuring dell’album troviamo Highsnob, Livio Cori, Il Tre, Samurai Jay, Jake La Furia, Giaime, Clementino, Federica Napoli ed Eddy Veerus. A differenza dell’esordio, dove non c’erano altre voci, come vuole una vera presentazione, questa volta l’artista ha deciso portare con sé, in questo secondo lavoro, anche alcuni artisti con cui ha condiviso il suo percorso a oggi. Tra i producer, oltre a Jeremy Buxton, che affianca Junior Cally fin dai suoi esordi, sono presenti alcuni dei nomi più influenti della scena urban: 2nd Roof (Guè Pequeno, Maruego), Bosca (Fabri Fibra, Ghemon, Dargen D’amico) e Andry The Hitmaker (Sfera Ebbasta, Capo Plaza).
Junior Cally ha esordito ufficialmente a inizio 2017 e ha subito conquistato il pubblico a forza di hit come “Magicabula” e “Bulldozer”, ottenendo, solo su YouTube, oltre 40 milioni di visualizzazioni. Qualche anno fa, infatti, Junior Cally ha cancellato le sue tracce per una scommessa con se stesso: vedere le persone che non credevano potesse fare il rapper di professione ascoltare la sua musica senza sapere chi ci fosse dietro. Il video di “Tutti con me” ha svelato finalmente il mistero finito al centro di molte discussioni online per capire chi si nascondesse dietro quelle maschere antigas customizzate. Anche da questo nasce il titolo del disco: non a caso, nel video-monologo postato nei giorni prima dell’uscita del disco sulla sua pagina Instagram, ha detto “Sono due anni che vivo come un ricercato”. Ma nello stesso titolo ci sono anche riferimenti alla musica: la scrittura e il suono dell’album sono più ricercati rispetto all’esordio “Ci entro dentro” (2018), perché frutto di un lavoro molto più lungo.