L’idea è nata quando ho sentito smells like teen spirit dei Nirvana arrangiata in maggiore.
Mentre gli altri si scandalizzavano per aver sentito una modifica del genere su un brano così “sacro“, io sono rimasto colpito da quello che è riuscito a trasmettermi il brano ascoltandolo in una chiave totalmente diversa.
Di conseguenza insieme al mio produttore abbiamo deciso di infilare ancora di più il dito nella piaga, proponendo il brano in maggiore e riscrivendoci sopra un testo in italiano. Abbiamo tenuto qualche frammento del brano originale come alcune parti vocali e alcuni passaggi di batteria, ma per il resto è inedito. Ovviamente il tutto è stato arrangiato e risuonato da noi.
Abbiamo fatto questo, semplicemente perché ci piaceva l’idea, siamo stufi di sentire che devi essere un genere piuttosto che un altro. Un’artista che dipinge, se una mattina si alza triste utilizza dei colori più scuri per fare un quadro, se invece si alza felice utilizza dei colori più vivaci e accesi. Di conseguenza noi quella mattina ci siamo svegliati pensando che unire più stili musicali su un brano così famoso avrebbe sicuramente fatto discutere, ma anche fatto capire che il mettersi in gioco scrivendo un testo nuovo su un brano del genere è soltanto per chi non ha paura di essere giudicato da chi pensa che la musica sia un prodotto da catena di montaggio.
Per quanto riguarda la scelta stilistica del brano, Il mio background è il pop-punk, io sono nato con il punk californiano nelle orecchie, la mia band preferita sono i Green day e con questo brano, io e il mio produttore abbiamo cercato di unire il nostro trascorso musicale.
Per il testo invece, abbiamo deciso di trattare un tema coerente con l’arrangiamento, ovvero parlare di persone che si attaccano a tutti i cambiamenti della scena, perché l’unico tema che riescono a sviluppare nei loro brani è la rabbia che hanno nei progressi altrui. Persone che non vedono l’ora di sentire qualcuno che tocchi i loro idoli per sfogare il proprio fallimento musicale.
Questa è odore di teen, un brano allegorico che non ti piacerà sicuramente perché sarai più interessato al gossip invece che parlare delle peculiarità di un’artista.
Se disprezzi l’autotune usato su un brano dei Nirvana arrangiato in chiave punk, con sopra un testo in italiano rappato, questo brano parla proprio di te.
Dheli è una persona che non riesce a darsi pace, ed è sempre in guerra con se stesso. Mi piace presentarmi come una persona ironica, perché la serietà mi annoia, la maggior parte delle persone che mi conosce da sempre per scontato che io non possa fare determinate cose oppure sapere, ma sai, a me non interessa far vedere quanto quanto ce l’ho lungo, il mio lavoro è scrivere canzoni e fare più esperienze possibile per raccontare tutto tramite i miei brani, tutto quello che so fare lo devo solo a me stesso, agli studi e alla forza di volontà che sono riuscito a tirare fuori negli anni, quello che pensano gli altri è solamente quello che voglio far vedere io. Ho sempre accusato molto il giudizio altrui,
ma con il tempo ho imparato ad essere più sicuro di me e di quello che faccio, imparando ad accettare ogni tipo di critica e ad ignorare ogni tipo di provocazione.
Quindi Dheli è semplicemente un proletario della musica che cerca di trovare conforto e pace in ogni canzone che scrive.
Abbiamo in progetto altre uscite per la primavera, ma non possiamo spoilerare nulla. Per l’album invece dovrete aspettare ancora un pò.