STU LARSEN
PRESENTA
“MARIGOLD”
IL NUOVO ALBUM IN ARRIVO IL 3 APRILE
PER NETTWERK MUSIC GROUP/BERTUS
GUARDA IL VIDEO UFFICIALE DI “PHONE CALL FROM MY LOVER”
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In questo momento della sua vita, Stu Larsen non ha una residenza fissa … Tutto quello che possiede è una valigia. Lo si può trovare nella sua terra natia Australia, in Spagna, Giappone o Sud America appena prima che prenda un volo e parta per la sua nuova destinazione. Il cantautore del Queensland (Australia), ha impacchettato tutta la sua vita in una valigia e ha iniziato un viaggio di 12 anni e 5 continenti in giro per il mondo che l’ha portato alla creazione di “Marigold”, il nuovo album in arrivo il 3 aprile per Nettwerk.
“Anche se non ci crederete, in realtà non avevo mai pensato di lasciare la fattoria,” ride “Ero un bambino timido, e non osavo parlare con nessuno. Pensavo che non avrei mai lasciato questo posto, che avrei continuato a lavorare nella fattoria e questa sarebbe stata la mia vita. Poi una volta ho avuto la possibilità di assaporare cosa vuol dire viaggiare e mi sono innamorato di quella sensazione e del mondo che c’è là fuori. Quando ho incontrato Mike Rosenberg [meglio conosciuto come Passenger] aveva bisogno di qualcuno che girasse il mondo con lui e così circa 10 anni fa ho detto si. È fantastico pensare che quel bambino timido dai capelli rossi ora sta in qualche modo girando il mondo con la sua musica.”
Stu ad oggi conta molti concerti sold out in giro per il mondo. Infatti I suoi brani si sono trasformati in grandi classici che includono bellissimi pezzi come “Thirteen Sad Farewells”, e “San Francisco” che ad oggi vantano più di 100 milioni di streaming su Spotify.
Nel corso di 15 giorni ai Golden Retriever Studios a Sydney con il produttore Tim Hart [Boy & Bear] e l’ingegnere del suono Simon Berckelman[Philadelphia Grand Jury], Stu ha messo per la prima volta le mani sul mixer e partecipato al processo di registrazione del nuovo album. “To be honest, it’s the first time I’ve been physically and mentally present in the recording process. In the middle of the first album [Vagabond], my father passed away, so my mind was somewhere else. On the second one, my appendix burst, and I was two weeks late to the sessions. It was amazing to be there for ‘Marigold‘. We were making decisions on the fly and sticking with them. We weren’t going to go back and redo things. We agreed, recorded, and locked it in; which made it quick.”
Gli undici brani che compongono “Marigold” raccontano del percorso emotivo e di crescita che Stu ha vissuto in questi mesi, dal primo singolo “Whisky & Blankets (A Tu Lado)” all’ultimo pezzo che compone l‘album, “Phone Call From My Lover.” Nel tempo passato tra “Marigold” e il suo precedente LP “Resolute”, Larsen si è innamorato, ha vissuto una storia d’amore e ha visto il suo cuore spezzarsi, e tutto questo gli ha dato l’ispirazione per scrivere con un linguaggio molto personale.
“I feel like these songs are more personal than any of my previous work,” dice Stu. “They’re about falling deeply in love with someone who came into my life and then disappeared soon after. It’s very personal. I’m attached to the message and the feelings. The travel didn’t necessarily affect the lyrics of the songs, but it did influence the relationship and produce the songs themselves—because I was writing on the road everywhere from Eastern Europe to South America. My takeaway from the entire situation is, ‘love really is a mystery.’”
“Phone Call From My Lover” mette l’accento sul dolore che si prova terminata una storia d’amore e Larsen definisce questo brano “the most intimate moment on my most intimate work,”. Quando questo ultimo brano è stato scritto, Larsen si è rasato la barba e ha filmato la sua faccia pulita. Nel corso di tre mesi poi, ha documentato il processo di ricrescita della sua barba, filmandolo dalla sua partenza da Sydney, Australia e per tutto il viaggio che ha fatto attraverso Indonesia, Europa e Nord America. “I shaved my beard off after the final phone call from my lover in a sort of page-turning, new-chapter way. It was pretty confronting to see my clean face again after so many years and I decided to film the process of growing my beard back and to also capture the sadness and raw emotion that was so present during those months.”
Nei prossimi giorni Larsen annuncerà la sua prossima avventura che lo porterà in giro per 11 paesi in 31 giorni.