“Paolo e Francesca” è il nuovo singolo di Claver Gold & Murubutu con Giuliano Palma, fuori per Glory Hole Records e disponibile in streaming su Spotify e tutti i digital store.
Nel simbolismo della Divina Commedia, il 25 corrisponde alla data in cui Dante entra nella Selva Oscura e inizia la sua discesa negli inferi. Claver Gold & Murubutu scelgono la stessa data per far iniziare il viaggio degli ascoltatori in “INFERNVM“: il brano che anticipa l’uscita dell’album – prevista per il 31/03 – è “Paolo e Francesca”, prodotto da KD One, e vede la collaborazione di Giuliano Palma.
Quello di Paolo e Francesca è uno dei canti più famosi dell’opera dantesca, la storia di due amanti dannati, una rappresentazione senza tempo dell’amore. Un sentimento eterno, doloroso, al quale però spesso non si rinuncia per nulla al mondo, anche di fronte al rischio della dannazione eterna.
Claver Gold & Murubutu partono dall’allegoria dantesca e sviluppano una toccante riflessione sul legame indissolubile tra due anime affini.
“Nessuna cosa è più dolce dell’amore e nessuna più tremenda. Il rapporto tra Paola e Francesca è la colpa e l’innocenza, la morale e la passione, la forma e la sostanza che attraversa i secoli e in cui tutti possiamo immedesimarci” – Claver Gold & Murubutu
Claver Gold, all’anagrafe Daycol Orsini, è un rapper attivo sulla scena italiana dai primi anni 2000. In carriera ha collaborato con numerosi rappresentanti di spicco del
genere – Rancore, Ghemon, Fabri Fibra -, all’interno di una discografia caratterizzata da una forte attenzione all’aspetto lirico. Il rap di Claver Gold è intimista e riflessivo, fortemente legato alle emozioni e ai sentimenti, d’ispirazione spesso autobiografica. Il rapper marchigiano fa della
capacità di raccontarsi il suo punto di forza, confessandosi senza timore di essere brutalmente onesto. Nella sua musica non c’è spazio per i clichè da rapper, i suoi testi sono il resoconto di un lavoro su se stesso, sulla sua persona, sul suo passato e sui suoi ricordi. Musica terapeutica, tanto per lui che la scrive quanto soprattutto per chi l’ascolta.
Alessio Mariani, in arte Murubutu, è un artista unico nel panorama musicale italiano (e non solo). Classe ’75, attivo nella scena dagli anni ’90, dopo gli esordi con il gruppo La Kattiveria ha iniziato a progettare una carriera solista, che parte ufficialmente nel 2009 con l’album “Il giovane Mariani e altri racconti”. La parola “racconti” non compare per caso nel titolo: il disco di Murubutu è infatti narrativa in musica, e così sarà per tutti i suoi lavori. Il rapper, che nella vita di tutti i giorni è docente di filosofia e storia, ha fatto confluire la sua formazione letterarie all’interno della produzione artistica, dando vita ad una meravigliosa mosca bianca nel rap italiano. I testi di Murubutu sono racconti toccanti ed evocativi, immagini nitide che nascono come parole e diventano pellicole cinematografiche agli occhi degli ascoltatori, corti d’autore che si sviluppano a ritmo di musica. Per ogni disco Murubutu sceglie un tema conduttore e dà vita ad una serie di racconti, che uniscono riferimenti storici, raffinate citazioni letterarie ed emozioni universali. Più di una semplice canzone, più di un semplice racconto: la musica di Murubutu crea universi narrativi senza eguali.