– Diamo il benvenuto a Maruego tra gli amici di Exclusive Magazine, come stai? E che momento artistico stai vivendo?
Sto bene, sono contento di come stanno andando le cose. Dopo un periodo di lunga pausa è difficile recuperare a pieno la forma fisica ma, partita dopo partita, ritorneremo a segnare.
Per me è come un periodo di rinascita, sembra quasi di essere agli inizi, quando cercavo di emergere, solo con un po’ più di consapevolezza e testa per poter continuare senza più compiere scelte sbagliate.
– Ti stavamo aspettando da molto, tanto che siamo stati uno dei primi magazine a ricercarti e capire quando sarebbe ritornato Maruego. Dopo il post di Ale Punto e Basta ci siamo rianimati e abbiamo tirato un sospiro di sollievo, cosa ha rappresentato Ale per la rinascita di Maruego?
Ale, oltre che essere un fratello, è un amico per me, e ora è diventato anche “un socio”. Dove io non arrivo, lui si arrampica per raccogliere i frutti del nostro lavoro, ci siamo sempre annusati da lontano ma ora siamo arrivati a lavorare insieme.
– Sei stato davvero il pioniere della trap in Italia, poi sei scomparso per un periodo, adesso Maruego si riprenderà tutto col suo stile e cambierà di nuovo i giochi?
Sto aspettando il momento giusto per entrare con un tackle pulitore e rovesciare la partita. Si sa, le partite possono cambiare nel secondo tempo, e si sa, si fa più fatica perché dopo un po’ si inizia a essere sfiancati. Ma grazie a dio abbiamo ancora fiato.
– In una recente intervista a Noisey hai parlato di tutto, ma ci è sfuggito un particolare… Guè Pequeno è stato uno dei primi tra i big a credere in te, come sono con lui i rapporti oggi e soprattutto quanto deve Maruego a Guè Pequeno?
Io penso che se Guè sia arrivato ad ascoltarmi un po’ per merito mio: lui può aver contribuito al mio percorso e alla mia crescita ma io resto colui che ha reso tutto ciò possibile. È un fratellone e gli voglio bene e anche se magari il rapporto non è più intenso come prima, rimane comunque quella stima reciproca.
– E’ da poco uscito il tuo nuovo singolo “La vie en rose” preceduto da vari podcast che ci sono piaciuti davvero tanto e dal singolo “NCCAPM”. Da dove è nata l’idea dei podcast e di cosa parlano i nuovi singoli?
I podcast sono nati dall’esigenza di potersi esprimere a 360° senza la necessità di doversi approcciare alle rime: una via molto più diretta per poter arrivare alle persone. “NCCAPM” era il pezzo giusto con cui tornare perché esprime rivalsa, “La vie en rose”, invece, è un inno alla vita.
– Come proseguirà il 2020 di Maruego?
Ti dirò la verità: per molte persone questo 2020 è iniziato nei peggiori dei modi ma fortunatamente non faccio parte di queste persone. Per scaramanzia non dico niente ma posso dirti che sono molto focalizzato sul mio lavoro.
– Il brano di cui sei più orgoglioso e quello di cui lo sei meno?
Sono orgoglioso di tutti i miei brani, anche perché sennò non sarebbero usciti. Posso dirti però che il brano che mi rende più orgoglioso è sicuramente “Sulla stessa barca”, perché comunque molti ragazzi mi scrivono che la portano come tesi piuttosto che come esame di terza media, e questo mi fa molto piacere. Quello di cui vado meno fiero forse è “Cioccolata” ma c’è da dire che quel pezzo è anche il pezzo che mi ha fatto girare di più e che mi ha consacrato.
– Nella playlist Spotify di Maruego non deve mai mancare…?
Deep house, per andare a correre.
– Grazie per la disponibilità, un grande in bocca a lupo a te e al tuo staff e un saluto da tutta la redazione di Exclusive Magazine
Grazie a voi ragazzi!