Diamo il benvenuto a DJ Gabris, giovane produttore classe 2002, come stai? E che momento artistico è per te questo?
Tutto bene grazie, per il resto come tutti sono un po’ stanco della situazione particolare che stiamo vivendo ma ne usciremo piano piano.
Il 2020 era cominciato davvero bene stavo crescendo sempre di più sui social ed ero richiesto sempre di più agli eventi. Causa CoronaVirus purtroppo si è dovuto fermare tutto.
Abbiamo dato un’occhiata alle tue produzioni sul tuo canale YouTube e abbiamo subito notato una dedizione particolare alla musica, com’è nato tutto questo?
Ho la passione per la musica sin da piccolino, come ho già detto in altri articoli/interviste sin da piccolino ho sempre avuto un occhio di riguardo per l’ambito musicale in generale, mi ha sempre affascinato, ricordo che cercavo sempre nelle canzoni inglesi delle parole simili all’italiano cosi che potessi più facilmente ricordarmi il testo della canzone.
i miei nonni mi regalarono una piccola batteria giocattolo, dopo che avvicinai la bacchetta di plastica a uno dei bottoni, incuriosito dal rumore che produceva cercavo di simulare le sigle dei cartoni che guardavo.
La quarantena ti ha fermato o sei riuscito a continuare a produrre?
La quarantena ha fermato tutti gli eventi/dj-set che erano in programmazione.
Sto usando questo momento di quarantena come momento di riflessione, sto continunando a produrre perché comunque è una passione che mi rilassa.
Su un tuo beat ci sarà un feat con 3 artisti urban Italiani, chi scegli?
Sceglierei riguardo la scena urban Americana di certo Eminem, 50 Cent e infine sarei indeciso tra Lil Wayne o Kevin McHale
Riguardo la scena urban Italiana Salmo, Gemitaiz, Rocco Hunt.
La produzione che piu’ ti ha caratterizzato?
Bella domanda, qui tocchiamo un lato emotivo rilevante. Mio nonno che è morto è stato il primo che ha sempre creduto in me, considerate che fu lui a regalarmi una tastiera midi piccola e una consolle entrylevel.
Rispondendo alla domanda, è un beat inedito che all’ascolto è molto minimale il mix&master è fatto a caso, avevo 14 anni e produssi questo beat insieme a mio nonno in camera, facendo scegliere tutte le componenti a lui partendo dal drumkit al suono per la melodia.
Soldi o Arte?
2 anni fa avrei sicuramente scelto SOLDI, ma in questo momento preferisco scegliere ARTE, perché si possono avere tutti i mezzi di promozione di un beat, una canzone, le migliori attrezzature sulla faccia del pianeta però se non si ha un minimo di cultura musicale e non si ha una passione da coltivare i soldi sono inutili.
Hai calcato anche palchi importanti, qual è stata l’esperienza piu’ forte?
E’ una domanda che mi viene spesso post, ho suonato anche davanti a 3000 persone però diciamo che l’esperienza che mi ha segnato di più risale al 2015/2016, dove ero in villeggiatura estiva con la mia famiglia e in occasione dell’assenza del dj per la festa in spiaggia mi proposi io.
Fu la mia prima volta che suonai davanti a circa 50 persone, ricordo ancora ora l’ansia che avevo, appena iniziai ricordo che tutti mi fissavano come per dire che ci fa questo bambino là dietro?
Dopo di che partii col ‘dj-set’ chiamiamolo così e vedere tutte e 50 le persone ballare e alla fine della festa farmi i complimenti mi è servito molto per arrivare al punto dove sono ora, certo il percorso è ancora lungo, non nego che le volte che volevo mandare tutto a puttane sono state tante, però forse la mia perseveranza nella curiosità di andare sempre avanti mi ha dato una mano.
Ti ringraziamo per la tua disponibilità, un in bocca a lupo per tutti i tuoi progetti futuri!