Ciao raga, grazie per aver preso del tempo per fare due chiacchiere con me. In un momento così delicato e introspettivo per tutti, la musica mi sta aiutando a dare un indirizzo alle mie giornate. Passando ogni giorno a casa, scegliere la “colonna sonora” giusta diventa una missione personale per aiutarmi a stare meglio e per scegliere il film in cui voglio vivere. Non nego di aver avuto qualche annebbiamento a livello creativo, dato che gli intrecci sociali sono tra gli stimoli più grandi per i miei testi. Non con la stessa frequenza di sempre, ho comunque chiuso qualche canzone e sono convinta che nonostante il processo sia determinante, quello che conta davvero è il risultato.
È da poco uscito il tuo nuovo singolo “Sista”, i risultati hanno soddisfatto le tue previsioni? Descrivici il brano nei suoi particolari…
Nonostante il mio percorso musicale sia iniziato anni fa, mi ritengo un’artista emergente a tutti gli effetti. Considero quella con la musica come una vera e propria relazione: nel mio caso specifico ci sono stati tanti tira e molla. Sono stati i momenti in cui ho vissuto questo rapporto da ascoltatrice passiva, che mi hanno poi portata a capire cosa mi piaceva e cosa potevo arrivare creare. Nell’estate 2019 è tornato in me il bisogno di gestire le mie emozioni mettendole per iscritto e ho ricominciato a scrivere i miei testi su typebeat presi da YouTube, senza però l’obiettivo di pubblicarli come singoli in un secondo momento. Ritornare in studio a registrare è stato per me un grande traguardo poiché parte di un processo di “redenzione” naturale e a tempo indeterminato, qualcosa che sentivo di poter gestire senza pressioni. Proprio per questo non avevo aspettative sul brano, se non quella di condividere il mio immaginario musicale con un pubblico e non più solo con la mia famiglia o con i miei amici stretti. Il mio obiettivo è di continuare a farlo, quindi state pronti.
Nel caso particolare di SISTA il ritornello è arrivato così per caso, mi piaceva il fatto che in ogni take di prova mi ostinassi a farfugliare “SI STA BENE COME NOI”, ma dovevo trovare un soggetto per quel “noi”, così è nato il gioco di parole tra SI-STA BENE e SISTA. Mi sono resa conto che avevo un sacco di spunti per costruire questo immaginario e una volta scritto il ritornello, le strofe sono venute da sé. L’appellativo SISTA, si riferisce a una figura femminile che supera il grado di migliore amica e raggiunge quello di sorella acquisita. In poche parole è l’equivalente femminile del più inflazionato “BRO”. Quando sono con la mia sista mi sento invincibile anche tra le mura di casa, mentre sdraiate sul letto o sul divano ascoltiamo musica, fumiamo erba e fantastichiamo sulla vita. Nelle strofe i ricordi di un amore passato finito male mi assalgono, ma grazie alla mia sista mi dimentico di tutto. “Si sta bene come noi” perché quando siamo insieme esorcizziamo i pensieri negativi l’una dell’altra, annullandoli. Insieme siamo libere.
Come ti approcci alla scrittura? Preferisci avere dei momenti di libertà tutti per te oppure scrivi in qualunque momento della giornata?
Non mi prefisso dei momenti per scrivere e non mi sono mai sentita obbligata a farlo. L’occasione si crea spontaneamente: quando entro in fase creativa preferisco stare da sola e prendermi i miei spazi. Nonostante ciò, la mia ricerca è un lavoro a tempo pieno, le idee migliori possono arrivare in qualsiasi momento: sopratutto quando guido. Non so quante volte mi è successo di accostare per salvarmi una barra o una linea melodica sulle note vocali dell’iPhone. La mia quotidianità è una fonte di ispirazione costante.
Chi sarà Ma Michelle tra 10 anni?
Sono una ragazza con i piedi per terra e con la testa tra le nuvole. Non so cosa farò domani, figurati tra 10 anni. Senza dubbio spero che anche in futuro rimanga intatta in me la curiosità che mi contraddistingue, la stessa curiosità che ogni giorno mi fa scoprire, sbagliare e imparare. Spero che continuerò a crescere, anche da grande.
Quale sarà il tuo prossimo passo? A cosa stai lavorando?
Come stai combattendo questa quarantena?
– Grazie ancora per la disponibilità, un in bocca a lupo a Ma Michelle da parte di tutta la redazione di Exclusive Magazine.