Salmo è solo incazzato nero, ma anche seriamente preoccupato e vicino a tutti i lavoratori dello spettacolo, costretti al Lockdown per via del Covid19. In parole povere, il concerto a San Siro di apertura che si doveva svolgere il 21 Giugno del 2020, è rimandato al 2021 a data da destinarsi. Un dramma!
Le date successive sono in forse? E’ probabile. Ricordiamo le città tanto per capire l’impatto del Tour: Miami, Florida, Monaco, New York, Los Angeles (Stati Uniti), Losanna, Zurigo, Madrid, Barcellona,Parigi, Lussemburgo, Bruxelles, Amsterdam, Londra, Stoccarda, Amburgo e Lugano. Doveva essere un grande Botto, ed invece si è sgonfiato come un pallone. Non ci resta che l’odio, direbbe Salmo!
Questa situazione, che molti artisti musicali stanno vivendo, non può essere più sostenuta e Salmo sbotta sui Social incazzato nero
” Io ho 50 persone che lavorano per me ed è uguale per i miei colleghi. Anzi c’è chi ne ha di più, 100-150. Che facciamo? Senza il nostro tour, senza la musica dal vivo queste persone non lavorano. Io non voglio lasciare nella merda le persone che hanno creduto in me e che hanno lavorato per me. Io potrei fare l’ipocrita e non fare un cazzo per i prossimi quattro anni, ma non è giusto. Quindi uniamoci, inventiamoci qualcosa, per favore”.
Sembra un grido disperato di chi con la musica non solo ci campa, ma da lavoro a molte altre persone che sono ferme per l’impossibilità di creare assembramenti, come deciso dai Governi.
Cosa farà Salmo adesso per questo anno di digiuno?
Articolo a cura di Emanuel Berardicurti!