Chi si aspettava delle scuse, chi si aspettava un percorso di redenzione è rimasto deluso. Tekashi 6ix9ine è tornato e lo ha fatto nella maniera che gli riesce meglio: provocando. La visibilità per questo artista è stato l’elemento che lo ha contraddistinto dalla sua esplosione musicale nel 2017. E dopo aver passato “il peggior momento della sua vita” in carcere, riprendersi il palcoscenico è sembrata essere la cosa più naturale del mondo. Dopo una settimana di annunci, lo scorso venerdì 6ix9ine ha dato appuntamento a tutti i fan sul proprio profilo Instagram alle 21. L’annuncio è il suo ritorno nel mondo della musica con Gooba, il primo singolo dopo l’arresto e le accuse di snitching contro la gang che lo ha supportato nei suoi primi passi musicali: la Nine Trey. Il seguito della diretta dimostra la potenziale viralità di Tekashi, con 2 milioni di spettatori accorsi sul suo profilo: un record per Instagram. Gooba è una provocazione all’ennesima potenza: 6ix9ine, intoccabile, mette in mostra la sua clamorosa collezione di gioielli (si parla di acquisti multimilionari nelle ultime settimane), tra cui il braccialetto elettronico che indossa per le sue beghe legali. In alcuni frame del video alla sua faccia si sostituisce il volto di un ratto, in una continua provocazione tra l’artista e coloro che lo hanno attaccato nell’ultimo anno. Gooba risulta un successo in termini di viralità, ma nasconde tutto ciò che appartiene alla sfera musicale: un sound e un timbro che si sposano alla perfezione, se non fosse lo stesso da quando 6ix9ine ha iniziato a produrre i suoi primi singoli. Oltre alla presentazione del singolo, Tekashi ha voluto spiegare la propria posizione sulla questione giudiziaria: “Avrei dovuto essere leale a chi mi ha pestato? A chi voleva scoparsi la madre di mio figlio? A chi mi ha rubato milioni di dollari?” spiega 6ix9ine, alludendo a diverse questioni che lo hanno visto coinvolto con i Nine Trey prima dell’arresto. Il codice etico di cui sopra, per Tekashi, non è altro che una truffa. “Quella sarebbe stata la loro lealtà? Cosa avrebbero fatto al posto mio in carcere?”. Un gioco che non è piaciuto ai vari big della scena, da Meek Mill a Snoop Dogg, fino ad arrivare a Cardi B e il suo patrigno musicale 50 Cent, tutti intenti a screditare la sua street credibility. Accuse che poco toccano per adesso il rapper, liberato lo scorso 2 aprile per finire di scontare gli ultimi quattro mesi, dei due anni inflitti, di prigione in un luogo segreto. Il cantante, infatti, ha fatto richiesta di scarcerazione a causa dell’asma di cui soffre e che lo avrebbe reso un detenuto a rischio per la pandemia di Covid-19. Tutto il suo percorso musicale e non, impone adesso una domanda: qual è il ruolo adesso di 6ix9ine? Artista musicale o fenomeno virale? Una iniziale risposta sembra averla dato lui stesso, indicando i propri gioielli come l’unica ricompensa per ciò che sta accadendo, un monito per chi vede in lui un prodotto musicale e non una macchina da soldi.