- Diamo il benvenuto nell’Exclusive Universe a Fonzie, come stai e che momento artistico è per te?
F: Ciao Exclusive Magazine, grazie mille per questa chiacchierata!
Sono carico a mille, fuori con il mio nuovo singolo e non vedo l’ora di svelarvi tutto sul nuovo disco.
È sicuramente un periodo artistico molto importante, un punto di arrivo. Dopo tanto impegno e passione finalmente questo lavoro è pronto per arrivare alle orecchie di tutti. Per mesi ho aspettato questo momento e non vedo l’ora di portare il mio progetto live accogliendo tutto il calore e le emozioni che il pubblico sempre mi trasmette.
- E’ appena uscito il tuo nuovo singolo “Nun è cosa toja” con tanto di video ufficiale a rispecchiare l’importanza dell’uscita prima dell’album “Nu cuofano ‘e rime” che hai già annunciato e che uscirà il 26 Giugno a mezzanotte, perchè hai scelto questo inedito per aprire le porte al tuo nuovo progetto?
F: “Nun è cosa toja” racchiude l’essenza di tutto il mio concetto di valore e rispetto che si deve dare alla musica e al Rap, ed è il focus che emerge nell’album che uscirà la prossima settimana. A partire dai samples dei Beat super classic, fino alla ricerca di incastri, sillabe e idee, l’inedito è la copertina perfetta per questo nuovo album che rimarca una profonda ispirazione derivante dall’Hip Hop Old School e non teme velocità sul Funky e sulla Soul.
- Hai molta esperienza ed il tuo background non è assolutamente da sottovalutare, questo nuovo album che è alle porte sarà un progetto piu’ maturo?
F: “Nu Cuofano ‘e Rime” è frutto di un lavoro di circa tre anni, di una ricerca continua di nuove sonorità e collaborazioni legate ad una ripartenza in una nuova città. Ho sfruttato questo periodo per curare tutto nel dettaglio, dalla composizione dei brani fino alla distribuzione finale. Lavorare su un disco dalla A alla Z, coordinando tutte le figure fondamentali per la realizzazione, porta ad una grande consapevolezza e maturazione interiore. Ed è ciò che desideravo.
Le produzioni di Scapegoat sono state un’ispirazione sin dall’inizio del progetto, da lì è partito il tutto, abbiamo trovato un feeling pazzesco che ha permesso di esprimermi al meglio in questo nuovo disco.
- Un nome d’arte d’altri tempi ma hai la voglia giusto per cambiare i giochi definitivamente, ti senti pronto ad un salto di qualità definitivo?
F: “Mettetemi la camicia di forza, Alfonso nun me piace” è quel che scrivo in uno dei miei testi “’A vita ‘e n’ato” perché Fonzie non è solo il mio nome d’arte ma il nome che mi identifica nella vita di tutti i giorni da quando avevo circa 2 anni. La costante evoluzione, il mettersi in discussione, crescere e sperimentare mantenendo sempre
un’identità consapevole, reale e naturale… Quindi sì, questo disco è un grande salto di qualità ma non definitivo.
- Come hai vissuto il lockdown? E’ stato un momento di riflessione o di produttività artistica?
F: Entrambe le cose direi. Mi sono ritrovato a fare i conti con me stesso avendo tutto il tempo di scavare nel profondo. Questa transizione ha portato tanta ispirazione ed è successo che quando scavavo nel buio si accendeva la lampadina della creatività che era poi impossibile da spegnere! Un dare e avere con l’arte! Ho dovuto combattere con Fonzie attenuando leggermente quella luce per potermi concentrare al massimo sulla chiusura dell’album occupandomi di qualsiasi dettaglio finale.
Diciamo che questo lockdown ha fatto più che bene sia a me che al “Cuofano ‘e Rime”.
- Parti da Napoli, poi il trasferimento a Torino, cosa rappresentano per te questi due Città così tanto diverse e così tanto distanti?
F: Napoli mi ha formato, Torino mi ha spalancato.
Due culture musicalmente diverse da cui attingo di continuo sia dal punto di vista artistico che personale. La scelta di non abbandonare mai il dialetto la dice lunga su quanto sia legato alla mia città natale.
Napoli è dove ho iniziato, ci sono le mie radici ed è lì che mi son fatto le ossa grazie alla guida di Emcee O’Zi e l’ingresso nella TCK Crew. Non smetterò mai di ringraziare tutti per il supporto e l’esempio che mi hanno donato negli anni.
Eppure senza Torino questo disco non avrebbe mai visto la luce.
La mia vita è cambiata tanto dopo questo trasferimento, ho abbracciato una rinascita inconsapevole, ho visto nuovi orizzonti, nuove realtà artistiche diverse tra loro che mi hanno portato a collaborare con tanti musicisti e questo inevitabilmente mi ha aperto la mente su nuovi scenari.
“Nun può scegliere arò nascere, ma capisci qual è ‘o posto giusto pa’ rinascita, sul’ quanno crisci”.
- Il sogno nel cassetto di Fonzie è…
F: Il mio sogno è rimanere sempre grato alle cose che la vita mi offre. Partendo da questo progetto guardando avanti, arrivando al cuore e alla mente delle persone che ascoltano i miei brani e si identificano con essi, collaborare con nuovi e differenti artisti per rimanere in un costante gioco d’arte stimolando sempre la mia creatività.
- Ci vuoi spoilerare qualcosa sul tuo nuovo album?
F: Chi segue la mia pagina Instagram lo sa bene: con gli spoiler sono bravo! A breve annuncerò tutte le featuring del disco e la tracklist… Per ora vi posso dire che le collaborazioni sono ben 9 e che nella versione fisica CD digipack c’è una traccia in più che non è presente nella versione digitale… Ora mi fermo però, il 26 si avvicina…
- Ti ringraziamo per la disponibilità, un in bocca a lupo per i tuoi progetti futuri e per il tuo nuovo album!
F: Grazie a voi per questa intervista e viva il Cuofano! Mi piacerebbe fare un ringraziamento davvero speciale a tutti i miei fan che hanno partecipato alla campagna di crowfinding per la realizzazione di “Nu cuofano ‘e rime” e che hanno creduto in me e nel progetto fin dall’inizio. Si parte!