Il Rap è uno dei generi musicali più apprezzati al mondo. Riesce ad esprimere un qualcosa in modo diretto e alla portata di tutti. È poesia trasformata in musica, anche se non tutti sono veri e propri poeti. Nella storia del Rap si sono susseguiti una miriade di artisti, più o meno validi. In questo articolo vogliamo fare la nostra personale classifica su chi sono stati i migliori rapper della storia.
Il Rap, per dirla in modo semplice, è uno stile musicale caratterizzato da testi in rima e basi ritmiche. È un genere alla portata di tutti per poter esprimere un determinato messaggio.
I nomi più importanti per quanto riguarda il Rap sono tanti, tra cui: Tupac, Eminem, Snoop Dogg, Dr Dre, Biggie, NAS, The Outlawz, 50 Cent, Ice Cube, Eazy-E e tanti altri. Secondo un nostro punto di vista, il podio è formato da tre nomi di vere e proprie leggende del Rap: Tupac, Eminem e Biggie. Partiamo dal terzo posto fino al primo posto.
Il terzo posto è di Biggie, un rapper newyorkese dalla tecnica sorprendente e caratterizzato da una voce potente, capace di rappare talmente forte da far tremare intere città. Il suo flow è un vero e proprio spettacolo per l’udito. Durante il periodo scolastico questo artista è stato uno studente modello, dimostrando un’elevata intelligenza. Purtroppo lo stesso Biggie, in età adolescenziale, entrò nel mondo della droga e della criminalità di New York, ed abbandonò la scuola a 17 anni. Questa scelta di entrare nella criminalità plasmò molto il suo stile, ma data la sua indole intelligente in molte sue canzoni univa argomenti gangsta a temi autobiografici, con uno stile possente ma molto profondo ed introspettivo, quasi letterario, trasportando l’ascoltatore in una scena teatrale formata sia da temi da gangster sia da temi sentimentali. Inoltre Biggie è stato capostipite del Rap East Coast (della costa Est degli stati uniti) durante la famosissima faida Rap tra West Coast ed East Coast. Il terzo posto per lui è indubbiamente d’obbligo, riusciva ad unire grinta e arte in un modo superlativo e la sua prematura scomparsa (avvenuta a causa di una sparatoria) ha lasciato un vuoto incolmabile nella musica e solo pochissimi artisti si avvicinano al suo talento. La sua morte è doppiamente dolorosa perché poco prima di morire Biggie iniziò a seguire una buona strada, evitando cose negative, pensando anzitutto al benessere della sua famiglia e di se stesso, cercando di fare sempre del bene.
Il secondo posto è invece di Eminem. Eminem è un rapper che tra mille difficoltà (da ragazzino Eminem subiva del bullismo, la madre assumeva sostanze stupefacenti ed il rapper in questione versava in problemi molto grandi) è riuscito ad emergere, a diventare qualcuno, dando uno schiaffo morale a chi lo derideva e lo chiamava sfigato; e ciò si evince molto dalle sue canzoni. Con la sua determinazione, grinta e voglia di sognare, Eminem è attualmente (a nostro avviso) il miglior rappper vivente al mondo. È un punto di riferimento per chi sogna e vuole realizzare i propri sogni. Il modo con cui scrive i testi, la sua tecnica, la sua velocità, la complessità dei suoi testi, la sua tenacia ed il suo significato artistico (talvolta anche ironico/geniale) lo rende il secondo rapper migliore di tutti i tempi. Canzoni come Rap God, Criminal, Lose Yourself, Don’t Afraid ed i recenti album “Kamikaze” e “Music To Be Murdered By” sono la massima espressione del Rap. Il secondo posto è più che meritato, soprattutto sapendo che Eminem è una colonna portante del Rap, un rapper che nonostante i suoi quasi 50 anni riesce ancora a dare scuola alla scena Rap mondiale e le sue canzoni sono un tripudio di emozioni, di adrenalina e Rap vero e puro, mai banale. Il suo talento è stato dimostrato dal raggiungimento di numeri enormi, di numerosissimi premi (tra cui un premio Oscar) e dalla sua influenza musicale e culturale che ancora oggi insegna su come fare sul serio Rap.
Il primo posto è solo suo, di Tupac Amaru Shakur, chiamato anche 2Pac e Makaveli. Il suo talento è alla pari dei migliori poeti ed il suo modo di rappare, la poesia che metteva nei testi è irraggiungibile. Anche lui ha vissuto in un mare di difficoltà, innanzitutto era poverissimo e la madre faceva uso di sostanze stupefacenti. Tupac fu costretto a spacciare droga per andare avanti, ma gli stessi spacciatori dicevano che doveva seguire una via diversa, meno drammatica e cattiva, una via artistica, perché nonostante la vita in strada, Tupac era una persona di animo buono, gentile, sensibile e geniale. E così fu. La sua carriera da rapper è stata leggendaria e con canzoni come Ghetto Gospel, California Love, Blasphemy, Strictly 4 My Niggaz, I don’t give a fuck, Me Against The World, Dear Mama, My Unborn Child, Dopefiend’s Diner, Ambition Az a Ridah e tantissime altre hanno reso Tupac il miglior rapper della storia. I suoi album sono epici, tra cui Me Against The World, Makaveli: The Don Killuminati e All Eyez On Me. Anche Tupac, come Biggie, è stato al centro dell’attenzione durante la faida Rap tra West Coast ed East Coast, e fu la colonna portante della West Coast. La sua morte, purtroppo, è stata un colpo durissimo, perché un rapper come Tupac nasce ogni 100 anni! Ovviamente i suoi testi, oltre ad essere poesia pura e con temi importantissimi e di denuncia sociale sono anche misteriosi, di difficile comprensione. Addirittura si pensa (e lo pensano molti) che abbia predetto la sua morte (nella canzone Ain’t Hard 2 Find) provocata dalla perforazione di un polmone a causa di colpi da arma da fuoco (dopo 7 giorni di agonia in ospedale). Inoltre molte prove ci suggeriscono che Tupac, forse, sia ancora vivo e che abbia simulato la sua morte per sfuggire agli illuminati (che lui stesso ha cercato di combattere, come si può evincere dalle canzoni Killuminati, Blasphemy e They Don’t Give A Fuck About Us) e alla sua stessa etichetta musicale principale, la Death Row Records, di proprietà di Suge Knight. Quest’ultimo era considerato una sorta di mafioso che appunto utilizzava metodi violenti e mafiosi nel suo business e Tupac (essendo un bravo ragazzo e stufo dei metodi violenti/mafiosi del suo produttore ed anche per lo sfruttamento subito), per sfuggire alla soffocante presenza di Suge Knight ha inscenato la propria morte cambiando poi identità, oppure è stato lo stesso Knight a farlo uccidere. La verità, forse, non si saprà mai, e tutto può essere. Una cosa è però certa, Tupac è indubbiamente il miglior rapper della storia ed anche uno dei migliori artisti musicali di tutti i tempi.
Per concludere noi di Exclusive Magazine diciamo che questa classifica è solo un nostro punto di vista basato però sui risultati e l’influenza che hanno ed hanno avuto gli artisti citati. Infatti molti sono d’accordo nel dire che Tupac sia il migliore della storia, così come anche per Eminem e Biggie. Voi cosa ne pensate? Chi è per voi il miglior rapper della storia?
R.I.P. Biggie e Tupac, siete sempre vivi, le leggende non muoiono mai.
Articolo a cura di Gioacchino Savarese!