“Lo sai che vengo dai problemi economici, e quelli esistenziali dei tossici, o dei filosofi, o dei filosofi tossici.”
Se pensate che il liricismo sia morto con la nuova scuola, vi sbagliate di grosso. L’autore di queste barre, tratte da Party privato, Mario Molinari, in arte Tedua, componente del Wild Bandana, sembra essere in procinto di rilasciare il suo nuovo disco.
Dopo l’incredibile debutto sulla scena con Orange County e la consacrazione arrivata con Mowgli, del 2018, il rapper genovese ha inaugurato il 2020 regalando ben due mixtape ai fan; Vita vera e Vita vera: Aspettando la Divina Commedia.
Nelle tracce c’é una perfetta fusione tra il liricismo prestato a contenuti di grande spessore, tipici del cantautorato genovese, e tra l’attitudine da strada che ha sempre contraddistinto il ragazzo. La giungla e la vita, la filosofia e la strada.
Pezzi come “Polvere” e “Sailor Moon” meritano di essere menzionate per le liriche estremamente ricercate e per il sound incredibilmente fresco e innovativo. Tutto ciò senza dimenticare che se la voce di Tedua si sposa così bene con il beat, é grazie soprattutto al lavoro di Chris Nolan. Nolan sta a Tedua come Don Joe sta ai Dogo. Il connubio perfetto per imporsi sulla scena rap nazionale. Dopo diversi anni passati ad ascoltare musica che desse maggior attenzione alle sonorità trap, il rap e i suoi contenuti sembrano essere in procinto di tornare.
L’amico di infanzia, Ernia, con il suo ultimo disco, ha già messo in chiaro che da quest anno la metrica e i contenuti avranno un ruolo maggiore rispetto allo slang della trap e, le aspettative per il nuovo disco di Tedua, capace da sempre di fondere la scrittura con nuove sonorità, sono altissime.
Sul nuovo lavoro dell’artista genovese non si sa ancora nulla, ma data la forza delle sue metafore é possibile ipotizzare la struttura del disco. La Divina Commedia di Tedua potrebbe avere una struttura divisa in tre macroparti. Il suo viaggio potrebbe passare dall’inferno della strada al successo rappresentato dal purgatorio, fino ad arrivare al paradiso degli affetti e delle persone che hanno sempre fatto parte della sua vita. Se c’è una cosa che il rapper non ci ha ancora raccontato é proprio la sua introspezione, quella personale, quella della crescita, senza filtri. Verrebbe da pensare che le collaborazioni sul disco siano quelle che da sempre fanno parte del suo percorso musicale, quindi, potrebbe essere scontata la presenza di Izi, del collettivo Wild Bandana, di Ernia e soliti noti, tuttavia, con gli ultimi due mixtape, Tedua ha lavorato con tantissimi artisti, e dunque il suo terzo disco ufficiale potrebbe avere pochi featuring, magari con artisti con cui ancora non si é confrontato. Sarebbe interessante leggere i nomi di Fabri Fibra e Madame sulla tracklist del “Kendrick Lamar di Genova”. Ciò che ci aspettiamo é un disco estremamente personale, un lavoro conscious hip hop per quanto riguarda la scrittura e produzioni fresche che strizzino l’occhio all’ old school. Un tipo di attitudine musicale che tanto ci é caro da quando Marracash é ritornato sulla scena con Persona. Non ci resta che aspettare la Divina Commedia di DanTedua!
Articolo a cura di Luca Ardia!