“Neanche un complimento quando ho vinto il premio, come se poiché l’avessi vinto io, valesse meno, tu non puoi ignorarmi, né far finta di niente, non mi ha votato una giuria, mi ha votato la gente.”
Eh già. Perché se la scena e i risultati in termine di vendite ci hanno messo un po’ a consolidare lo status di icona a Luchè, per i fan dell’hip-hop l’artista napoletano è leggenda da quasi dieci anni.
Il debutto sulla scena con i co’sang é la dimostrazione che il gangsta-rap funziona se credibile e vissuto, e Luca Imprudente, é sicuramente tra i pochi a poter raccontare determinate storie. Dopo diversi dischi da solista, Luché raggiunge un grande successo nel 2016 con il disco “Malammore” trainato da alcune perle rare come “O Primm Ammore” e “Che Dio mi benedica” fino ad arrivare alla consacrazione con “Potere”, disco del 2018, già entrato di diritto nell’elenco dei grandi classici del Rap.
Dopo diverse collaborazioni tra il 2019 e il 2020, assieme ad altri colleghi illustri come Marracash, Gué Pequeno e Night Skinny, il rapper di Marianella é pronto a tornare con quello che si candida ufficialmente come disco più atteso dell’anno.
L’artista é tra i più forti liricisti del panorama nazionale. Il suo stile unico mescola una grande capacità tecnica ad un timbro black che sembra arrivare direttamente da Harlem. Ciò lo rende uno dei fedelissimi alla cultura hip-hop, movimento spesso dimenticato da molti dei suoi colleghi che speculano su questa cultura, spesso tradendola in nome del dio denaro. Il rapper campano, invece, tiene bene a mente quali sono le sue origini e difatti é proprio grazie alla sua musica e alla recente etichetta fondata dall’artista “BFM Music che la lingua napoletana ha raggiunto l’olimpo del rap nostrano.
Sappiamo che le produzioni per il nuovo disco di Luchè sono pronte. L’artista ha viaggiato molto nell’ultimo periodo, registrando, probabilmente tra Londra e Los Angeles. Viene facile pensare che alcuni di questi beat possano essere stati commissionati a produttori stranieri che andrebbero a rendere ancora più internazionale il sound dell’artista.
Sulle probabili collaborazioni potremmo pensare a Coco, artista che ha già collaborato diverse volte con Luca. Il 9 maggio i due hanno rilasciato un freestyle su un pezzo di Drake. Ci aspettiamo di trovare anche Geolier e Lele Blade, ragazzi che stanno spaccando il mercato delle hit a suon di slang napoletano, di cui Luché é sicuramente il portabandiera. Come un Masaniello in lotta contro un rap fake e superficiale. Il sound del disco sarà sicuramente innovativo. Il liricismo e il cantato faranno da padroni. La combo più efficace sarebbe sicuramente rappresentata da una perfetta fusione tra pezzi d’amore cantati con un’impostazione vocale che solo Luchè ha, e da una buona dose di pezzi street stile co’sang con quel flow devastante utilizzato su “Yacht” traccia del disco di Geolier
Il disco uscirà probabilmente in autunno e anche se non sappiamo ancora nulla di concreto, una cosa é certa: Luchè racconterà ancora la sua vita, la sua Napoli, il successo e la passione per la cultura hip-hop in un’opera che non lascerà indifferenti.
“In strada litigano a chi é meglio, Io, Gué e Marra” dice in una canzone
Marracash ci ha regalato “Persona”
Gué ci ha donato “Mr. Fini”
Manca il re di Napoli e la trilogia del reset dell’hip-hop sarà completa.
Articolo a cura di Luca Ardia!