La musica, soprattutto quella underground è un continuo flusso di cambiamenti e soprattutto mode. Ci sono le mode che passano e quelle che poi diventano veri e propri trend virali. Un continuo flusso di evoluzioni e fusioni che riescono sempre di più a modificare e rendere sempre innovativa la musica.
Una delle wave più fresche di questo ultimo periodo è il fenomeno Niko Pandetta.
Niko Pandetta è un neomelodico siciliano che con le sue canzoni sta riuscendo sempre di più a inserirsi in un panorama italiano e soprattutto rap.
Non è la prima volta che però la musica neomelodica e il rap si uniscono, infatti già nel 2014, Franco Ricciardi si iniziò a distaccare dal tipo di musica provinciale napoletana, cantando sempre in napoletano, collaborando con rapper del calibro di Clementino, Guè Pequeno, Enzo Dong e tanti altri.
La principale differenza tra il fenomeno del maestro Franco Ricciardi e di Niko Pandetta è sostanzialmente il trend che il secondo è riuscito a creare. Spesso infatti quando scorriamo la classifica delle tendenze di Youtube, è facile che incontriamo il nome di Niko Pandetta. Che sia un singolo o un mini spoiler, ormai l’artista di Catania ha ottenuto una fama tale da renderlo un vero e proprio trend vivente. Se Franco Ricciardi è stato il primo a collaborare con artisti underground e a creare questo stile fusion, Niko Pandetta ha abbattuto questo muro unificando il neomelodico alla trap. Infatti negli scorsi giorni nelle proprio storie Instagram, l’artista siciliano alla domanda “Ti senti più neomelodico o trapper?” Ha risposto che la musica è musica e non si identifica in un genere in particolare.
Una vita difficile a stretto contatto con la criminalità organizzata, 10 anni di reclusione tra galera e domiciliari, ma con sempre la voglia di dimostrare che nella vita si può cambiare e che le proprie passioni possono aiutare a farlo.
Niko Pandetta è stato capace di creare una personalità grazie anche alla sua capacità da visionario della musica, realizzando i remix delle hit estive di Fred De Palma, in stile neomelodico caratterizzato dal dialetto napoletano, rendendolo famoso in tutto lo stivale.
Dopo “Tutt’ e sere”, remix di “Paloma”, nelle sue storie Instagram, Niko Pandetta ha pubblicato parecchi screen di videochiamate con i maggiori artisti dell’attuale panorama trap e non, tra cui: Mambolosco, Guè Pequeno, Tony Effe, Peppe Soks e tantissimi altri, che poi si sono rivelati piccoli spoiler, poiché successivamente ha pubblicato una tracklist del suo prossimo album: Revenge.
Composto da 8 tracce, Revenge, vede tra i feat L’Elfo, Il Profeta, Peppe Soks e Skinny con il quale già ha collaborato qualche mese fa, ma anche Mambolosco e Boro Boro appena usciti da un joint album. Il nome che però si vede di più è Guè Pequeno colonna portante della scena underground italiana che adora collaborare con gli artisti della scena napoletana come Geolier, Enzo Avitabile, Enzo Dong e della scena neomelodica come Alessio e Franco Ricciardi.
Niko Pandetta con questo album rivoluzionerà la scena trap italiana? Non si sa, ma sta dando di certo un grande contributo all’evoluzione stilistica e concettuale della musica neomelodica, sperimentando nuovi stili e riuscendo a creare una fanbase in tutta Italia grazie alla sua particolare personalità. Niko Pandetta, il cantante trap/lodico, come si è definito in passato, vuole lasciare un qualcosa di significativo per la scena musicale street e questo lo sta dimostrando, ma riuscirà a creare una vera e propria wave? Staremo a vedere.