– Diamo il benvenuto tra gli amici di Exclusive Magazine ad Alessioego, come stai?
Ciao a tutti e grazie per lo spazio. Direi abbastanza ok, immerso tra alti e bassi come tutti gli esseri umani.
– Abbiamo ascoltato il tuo ultimo singolo “Polvere”, parlaci di questo nuovo passo!
– Abbiamo ascoltato il tuo ultimo singolo “Polvere”, parlaci di questo nuovo passo!
“Polvere” è l’ultimo singolo uscito giovedì 10 Settembre per l’etichetta “buio presto”, prodotto da Uppeach, dopo “Heavy rain” (prod. Gli occhi di chi ha fatto il vietnam) e “Per salvarmi” (feat. Sethu, prod. Jiz).
– Originario di Caserta, ti sei trasferito a Milano da qualche anno, com’è stato questo cambiamento per la tua parte artistica?
Direi drastico ma in senso positivo.
– Originario di Caserta, ti sei trasferito a Milano da qualche anno, com’è stato questo cambiamento per la tua parte artistica?
Direi drastico ma in senso positivo.
Provenendo dalla provincia, ti trovi catapultato all’interno di una realtà enorme, entri in contatto con tutto ciò che hai visto solo a distanza.
Mi sono trasferito per completare gli studi, specializzarmi in ambito lavorativo-professionale e costruirmi a livello artistico.
Dopo 5 anni dal mio trasferimento, mi sento realizzato sotto alcuni punti di vista, su tanti altri ci sto lavorando.
– Se dovessi scegliere 3 featuring per un tuo progetto sarebbero?
I 3 featuring che sceglierei per un mio ipotetico progetto sono: Sethu, Gli occhi di chi ha fatto il vietnam e Johnny Marsiglia.
– Il sogno di Alessioego è…
Attualmente non credo di avere un “sogno nel cassetto”, ma più degli obiettivi prefissati da raggiungere per successo e gratificazione personale.
Se proprio vogliamo parlare di sogni, penso che il mio più grande sia quello di riuscire a conoscermi giorno dopo giorno, ed è quello che spero possano fare tutti. Riuscire a far crollare i preconcetti di apparenza ed essere per piacere personale, non per gli altri.
– Come hai affrontato il lockdown?
Principalmente in smart working. Ho usato il tempo per lavorare su me stesso, fermarmi dalla frenesia e dalla velocità con cui viaggia questa città e ritrovare parti di me che avevo dimenticato per la strada. Ho scritto tanto, cestinato altrettanto.
– Grazie ancora per la disponibilità, è stato un piacere averti con noi!
– Come hai affrontato il lockdown?
Principalmente in smart working. Ho usato il tempo per lavorare su me stesso, fermarmi dalla frenesia e dalla velocità con cui viaggia questa città e ritrovare parti di me che avevo dimenticato per la strada. Ho scritto tanto, cestinato altrettanto.
– Grazie ancora per la disponibilità, è stato un piacere averti con noi!
Grazie a voi per la possibilità e lo spazio dedicatomi. Un saluto a tutto lo staff e a chiunque si ritroverà a leggere questa piccola intervista.