“Milky Way” è il nuovo album degli XVI Religion, disponibile in streaming su Spotify, su tutti i digital store e in copia fisica.
Anticipato dai singoli “Deep Space” e “The Lost Boys 3”, il nuovo progetto degli XVI Religion (precedentemente conosciuti come 16 Barre) è in realtà un lavoro artistico che coinvolge più discipline. L’album è infatti accompagnato da una speciale fanzine legata all’immaginario di riferimento del disco, che è uno storytelling incastrato in una cornice galattica dalle diverse sfumature.
“Milky Way” è infatti ambientato in quello che è a tutti gli effetti un universo abitato dalle forme di vita più disparate, rimuovendo quindi la centralità della vita umana dalla narrazione. Come nelle migliori serie sci-fi, gli XVI Religion raccontano questo mondo con il loro stile peculiare: oscurità, esoterismo, momenti più hardcore e altri in cui riflettono sull’immensità dell’universo, episodi al limite del surreale e altri incredibilmente realistici. Tutto ciò si alterna in un mondo in cui “Milky Way” è in realtà l’inserto musicale di una rivista, “Cradle”, che è l’equivalente intergalattico di una rivista sulla cultura pop mainstream. Il disco vede la figura di Bob Hillverm, speaker radiofonico intergalattico, come host e narratore che fa capolino lungo tutta la tracklist, amplificando il potere evocativo delle tracce del gruppo. Le produzioni di Jack Burton – in alcuni casi affiancato da Boulevard Pasteur – si rivelano il tappeto sonoro ideale per un viaggio nello spazio più profondo, mentre le collaborazioni di Krin 183, Mac Myc, Kappa-O, Zeboh e Dj Tech si adattano alla perfezione al mondo ideato dagli XVI Religion.
Il disco, scritto interamente da JPK (John Princekin) e Benni, è disponibile anche in una speciale edizione in cui al CD si affianca proprio una copia di “Cradle”, la rivista intergalattica, dando vita a tutti gli effetti all’immaginario sul quale si basa “Milky Way”.
“Milky Way” è stato masterizzato al White Sound Mastering Studio di Tommy Bianchi. L’artwork del disco è a cura di Studio Artax. Le grafiche della rivista “Cradle” sono a cura di Matteo Firpo.
“La musica è un suono che viaggia nell’aria a 300 m/s; una canzone che ti porta ovunque in un battito di ciglia, quindi, non è un suono, è una macchina che sfida la fisica” – XVI Religion
LINK SPOTIFY, DIGITAL STORE & COPIA FISICA:
Spotify: https://spoti.fi/3nUwUCd
Copia fisica: https://xvishop.bigcartel.com/category/milky-way
BIOGRAFIA XVI RELIGION:
XVI RELIGION (inizialmente 16 Barre) è un collettivo rap veneto nato nel 2005 e formato da John Princekin, Benni, Jack Burton e Woof, che nel corso degli anni ha prodotto svariati dischi oltre a varie collaborazioni con artisti italiani e non – come Slaine, del gruppo americano La Coka Nostra, nel singolo “Human Corruption’s Chronicles”. Questa la discografia completa: 2005 – “La Bella Musica Italiana”, 2007 – “A Volte Parlano”, 2009 – 16 Barre & Watch The Dog – “Li Ho Visti Ancora”, 2010 – 16 Barre & Boulevard Pasteur – “Morte”, 2011 – “L’Almanacco Del Complotto”, 2012 – “No God”, 2012 – “St. Hope”, 2015 – “Pyramid”, 2015 – “John Princekin”, 2016 – “Believe”, 2017 – “John Princekin 2”, 2018 – “Stereophonics”, 2018 – “La Rivoluzione Scientifica dei Sentimenti”, 2019 – “Warzone”, 2020 – “Milky Way”.
A partire dal 2007 il gruppo ha toccato molte zone d’Italia con concerti dal vivo, ed è sempre riuscito ad autoprodurre e autofinanziare i propri lavori musicali, anche grazie a una sezione merch disponibile su www.xvishop.bigcartel.com con la vendita di cd, maglie, felpe ispirati al brand XVI RELIGION.