-Quali sono stati i tuoi riferimenti musicali sin da bambino?
A 5 anni cantavo le sue canzoni con mio padre al karaoke, se dovessi farti un nome su tutti, sicuramente Lucio Battisti.
-Il tuo ultimo brano “Giostra” come é nato, da cosa è stato ispirato?
Sono stato qualche giorno a Rimini dopo il lockdown, guardando la ruota panoramica ho pensato a “Giostra” e quando sono tornato a Torino l’ho scritta di getto. Mi piaceva la metafora del sali e scendi emotivo che
penso sia rappresentativa, e il fatto che se soffri di vertigini non imparerai mai a goderti la vista per paura di cadere..non imparerai mai a vivere un momento o una persona per paura di perderlo/a.
-La produzione di Jvli é stata fondamentale per la realizzazione di un ottimo singolo?
Mi ha chiamato una domenica nel tardo pomeriggio, era ispirato ed io anche quindi cisiamo visti dopo cena per andare in studio. A mezzanotte il pezzo era chiuso e lo cantavamo a squarciagola.
-Come é stato girare il video musicale in questo periodo?
Siamo stati nel sud della Francia a settembre per girare alcune scene e sull’aspetto del distanziamento è stato abbastanza semplice visto che in Camargue ci sono più paesaggi che persone. La parte difficile è stata la lotta con il clima perché tra bufere di sabbia, vento e pioggia, è sembrato in certi momenti di girare un documentario sull’apocalisse, ma il team è stato incredibile nel continuare senza fermarsi mai. Sono felice di come sia
andata.
-La tua musica pensi possa essere definita in un genere o é colma di contaminazioni?
Raccontaci la tua evoluzione
Le contaminazioni dal punto di vista ispirazionale sono importantissime.
Penso di essere una spugna rispetto a quello che ascolto e che vivo quindi mi sento in continua evoluzione; riuscire a definirmi in un genere mi viene difficile. Urban pop è il mondo che più si avvicina a ciò che faccio
-Quanto ti manca il contatto ravvicinato con il tuo pubblico?
Spero che questa situazione possa finire al piú presto per un milione di motivi. Non vedo l’ora di poter portare live il mio mondo.
-Se dovessi spiegarci chi é Cicco Sanchez facendoci ascoltare una canzone, quale ci faresti ascoltare?
Dirne una sola è davvero difficile. Sicuramente “Girasole”. Poi un brano di cui vado particolarmente fiero e a cui sono molto legato è “Hai pianto tutta la notte”.
-Hai nuovi progetti musicali pronti che ti entusiasmano particolarmente?
Ho tanta nuova musica che non vedo l’ora di condividere con voi.
-Ci salutiamo con una domanda che é anche un augurio, dove vorresti essere tra 10 anni
a livello musicale? Quale sarebbe il tuo sogno artistico?
Essere influente artisticamente significa ricevere il riconoscimento della propria arte da parte del pubblico e degli altri artisti. La musica è la mia vita, per me non si tratta di fama o successo, quelle sono solo conseguenze di un processo artistico che per me è iniziato nella prima adolescenza. Si è artisti anche senza il riconoscimento degli altri, ma è solo con la riconoscenza che ci si sente appagati davvero, perché significa essere riusciti a trasmettere emozioni. E io voglio emozionare più persone possibili.
Articolo a cura di Francesco Amato!