Dj Shablo, idolo di intere generazioni, è stato un avanguardista della musica e dell’hip hop. Ha sempre manifestato uno stile particolare, ricercato e moderno.
Nasce in terra Argentina, ma ha vissuto in Italia dove è riuscito a formarsi come artista.
Alla fine degli anni ’90 inizia la sua attività di beatmaker/ DJ e la sua bravura non ha tardato a spiccare.
È riuscito a collaborare con tutti gli artisti più importanti sulla scena dell’hip hop italiano.
La sua definitiva consacrazione, però, avviene quando il giovane artista decide di trasferirsi in Olanda.
Lì ha debuttato con il primo album: “The second feeling”.
Proprio in quell’occasione, con un album ben lontano dalla concezione dell’hip hop dell’inizio del primo millennio, mostra al mondo intero le sue impressionanti capacità e la sua versatilità. Tralasciando le collaborazioni con Caprice ed il singolo Count of me, ripreso da Gue Pequeno in Bravo Ragazzo e trasformato nella traccia Conta su di me, l’artista ha iniziato a lanciare i primi segnali internazionali.
La successiva consacrazione è avvenuta, dopo qualche anno, grazie alle collaborazioni con Don Joe. Proprio in occasione di quelle collaborazioni, infatti, è nato uno dei suoi masterpiece in carriera, ovvero l’album Thori e Rocce.
Thori e Rocce è stato un album indimenticabile per tutti gli amanti e gli appassionati della cultura hip hop italiana. Celebri alcuni featuring che hanno avvicinato DJ Shablo ai pionieri del rap, nonostante la tenera età del beatmaker.
Un numero consistente di “leggende” della scena italiana strizzava l’occhio al giovane DJ, al punto da raggrupparsi per dar vita ad uno degli album più belli e vari dello scorso decennio. Infatti, di Thori e Rocce è necessario ricordare le collaborazioni con: Bassi Maestro, Marracash, Gue Pequeno, Dj Tayone, Fabri Fibra, Jake la Furia, Noyz Narcos, Co Sang, Ensi, Emis Killa, Tormento, Dj Shokka, Dargen D’amico, Vacca, Fedez e Gemitaiz.
In sintesi, Don Joe e Dj Shablo hanno raggruppato i migliori artisti della scena per dare alla luce un album irripetibile, ricercato, moderno ed assolutamente impareggiabile.
Prima di Thori e Rocce, la fama nell’ambiente era riuscita ad attirarla grazie ad alcune precedenti collaborazioni, antecedenti anche all’album The Second feeling.
Infatti, l’artista italo-argentino aveva già collaborato con: Inoki, i Club Dogo (in Penna Capitale ed in Roccia Music), Kaos e Jesto.
Grazie all’uscita di Thori e Rocce, però, iniziò la sua incredibile ascesa al successo.
Le sue collaborazioni iniziarono ad aumentare e ad annoverare altri artisti, entusiasti di lavorare con uno dei beatmaker più importanti della scena. L’hip hop stava conoscendo una fase di generale sviluppo ed iniziava ad imporsi tra i generi musicali più blasonati per gli ascoltatori.
Dj Shablo ha collaborato anche in Bravo Ragazzo di Gue Pequeno, in Midnite di Salmo, in I.E.N.A. di Clementino, in Monster di Noyz Narcos, in Detto Fatto di Gemitaiz e Madman, in Status di Marracash.
In Midnite, Dj Shablo, all’interno del brano “Rob Zombie”, di Salmo e Noyz Narcos, viene addirittura omaggiato con un’iconica citazione nell’attacco: “mandala shablito”.
Gue Pequeno, poi, in tempi più recenti ha utilizzato alcuni beat di Shablo, sia in Gentleman che in Sinatra.
Anche Fabri Fibra, strabiliato dai precedenti featuring con l’artista, l’ha richiamato negli album Niente di Personale e Fenomeno.
La sua bravura, richiamata più volte anche nel corso di questo testo, ha portato l’artista ad essere una figura intramontabile tra i beatmaker.
I più giovani, forse, hanno iniziato a conoscere Shablo in occasione delle ultime collaborazioni, tra cui quella con Geolier e Sfera Ebbasta, nel celebre singolo M’ manc.
Certi del suo talento cristallino, ribadiamo che Shablo non è mai stato secondo a nessun altro Beatmaker.
Dove sarà tra qualche anno? Riuscirà ad adattarsi ancora alle nuove leve, per produrre memorabili beat?
D’altronde è risaputo: Le leggende non muoiono mai!
Articolo a cura di Andrea Adamo!