Nella notte tra Domenica 7 Febbraio e Lunedì 8 Febbraio è andato in scena al Raymond James Stadium di Tampa (Florida) il Super Bowl LV, la finale del campionato americano di Football, uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo. Se in campo lo spettacolo non è mancato, con la vittoria dei padroni di casa dei Tampa Bay Buccaneers, guidati dal più grande giocatore di tutti i tempi di questo sport, il 43enne Tom Brady, contro i campioni uscenti del Kansas City Chiefs del suo erede designato Patrick Mahomes, il consueto spettacolo dell’Half time show non è stato certo da meno. Davanti a “soli” 25000 spettatori l’artista canadese The Weeknd ha messo in scena un’esperienza musicale capace di trasmettere alla gente una bella sensazione di normalità. Quindici minuti di puro intrattenimento conditi da sette canzoni, fuochi d’artificio e scenografie mozzafiato. In un’edizione comunque strana, per ovvi motivi diversa dal solito, The Weeknd – vestito di glitter color vino rosso – ha aperto le danze con una delle sue hit più famose, Starboy. Ha continuato poi con The Hill e con Can’t feel my face, prima di ritrovarsi apparentemente rinchiuso in un cubo dorato. In questo ambiente così claustrofobico appaiono accanto a lui tanti ballerini vestiti come lui e dal volto bendato, che trasmettono un senso generale di smarrimento e di “assembramento”. Lo show prosegue poi con un’altra hit mondiale, I feel it coming, prima di passare a Save your tears. Il gran finale con Earned it e Blinding lights ha luogo invece proprio in campo. The Weeknd e la sua crew si trasferiscono al centro del terreno di gioco e insieme camminano e ballano, donando una bella sensazione di coralità e di speranza per un futuro dove ci si possa di nuovo abbracciare. Ricordiamo che Venerdì 5 febbraio è uscito The Highlights, un album che raccoglie i brani più famosi dell’artista degli ultimi dieci anni. Ed è stato inoltre annunciato l’After Hours Tour, che porterà la popstar in live anche a Milano l’1 novembre 2022 – unica data italiana – presso il Mediolanum Forum di Assago.
Articolo a cura di Domenico Scala!