Ciao Reverendo, grazie per il tempo che ci stai dedicando per rispondere alle nostre domande, spesso lo si chiede senza davvero interessarsi della risposta ma essendo oggi scritta la tua sicuramente tutti saranno attenti a ciò che dici : Come stai ?
Grazie a Dio tutto bene, considerando anche il momento che stiamo attraversando. spero che anche per voi sia lo stesso.
– Hai collaborato recentemente con Claver Gold per il remix di “L’eco dei tuoi no”, cosa ha significato approcciarsi ad un liricista come Claver?
E’ stata una bella esperienza dettata dalla reciproca stima artistica. In verità è stato tutto molto liscio, quando le persone che si mettono a lavorare assieme, sanno lavorare bene diventa tutto molto divertente e così è stato.
Torniamo indietro di qualche mese : nei primi giorni di dicembre 2020 è uscito ” uno” , ultima tua fatica musicale, quali sono state le più grosse difficoltà dietro a questo progetto ?
Le difficoltà sono state solo quelle dettate dalle diverse restrizioni che man mano ho incontrato nello svolgimento del tutto, restrizioni per la pandemia. Però devo dirti che in pandemia ho scritto davvero molto e suonato anche di più. Dopo un primo momento di smarrimento ho ripreso i fili del discorso e scrivere mi ha aiutato tantissimo.
“Uno” è stato presentato tramite il video del brano “briciole” feat J-ax che si può trovare sul tuo canale youtube . Il rap è passato da essere un genere di nicchia a entrare di diritto nel mainstream e quindi a smettere di mangiare le “briciole” del mercato musicale, pensi che sia un bene per il movimento culturale che il rap vuole rappresentare ?
E’ così e nessuno può farci nulla. Il rap e l’hip hop in genere erano destinati ad un successo del genere anche in Italia, d’altro canto non era possibile che succedesse in tutto il resto del mondo e non da noi. Io credo sia un bene, anche perché ho avuto sempre un approccio libero e inclusivo rispetto a questa cultura, diffido parecchio dei fondamentalisti anche in musica e c’è spazio per tutti, davvero.
Citando una frase del brano “Briciole” , “Eravamo 2 puntini nero su un di un foglio” ci siamo chiesti se questo passaggio fosse un riferimento, parafrasato, al senso di solitudine e impotenza che l’ ultimo anno ha portato con sè?
Esattamente. E’ proprio così, mi è capitato di uscire per necessità in pieno lockdown e quella frase mi è sgorgata dentro, e anche tutto il resto del brano. Poi l’ho proposta ad Ax che ha capito, apprezzato e voluto collaborare.
“Chiedo perdono” è uno dei titoli presenti nella tracklist di “uno” prendendo spunto da questa title track volevamo chiederti se c’è un qualcosa, musicalmente parlando, di cui devi chiedere perdono a te stesso!
No non c’è nulla, neanche tutti gli errori che ho commesso, erano tutta vita ed evidentemente dovevo commetterli. Ho avuto sempre un approccio sincero con la mia musica e con la creatività in genere, nel bene o nel male è stata sempre tutta un’avventura e lo è ancora e questo è unmiracolo. Mi reputo molto fortunato.
Viaggiamo ora indietro di “pochi” anni, quando hai capito esattamente che la musica poteva e doveva far parte della tua vita ?
Da quando ho comperato la mia prima chitarra e ho iniziato da subito a scrivere cose mie. Non ho avuto mai tempo per studiare i brani degli altri, forse è stato un problema, non so. Fatto sta che avevo delle cose da dire e non avevo tempo per il resto. Ho capito subito che era la mia vocazione e l’ho seguita pure in capo al mondo e oggi che tanto tempo è passato rimango dell’idea di aver fatto bene.
Domanda per assurdo : Ti impongono di non metter più le chitarre all’interno dei tuoi tappeti musicali, cosa fai?
Uso il piano Fender Rhodes. Ho fatto musica, tanta musica anche senza chitarre. Il fatto che le utilizzi tanto ora è anche dettato dall’esigenza di distinguermi con tutto ciò che le nuove generazioni fanno. Quella è roba loro, trap inclusa, ed io ho sempre avuto una vocazione cantautoriale. Bene così.
Quesito extramusicale : Siamo ancora in tempo per salvare il pianeta dall’ impronta ecologica di noi umani ?
Siamo sempre in tempo, il problema è farlo!
In conclusione di questa nostra chiacchierata, rinnovandoti i ringraziamenti per la tua disponibilità nei nostri confronti, ti chiediamo a tua volta di salutare e ringraziare chi vuoi!
Saluto e ringrazio voi, gli splendidi ragazzi di Django Records, la mia etichetta e tutte le sisters e i
fratelli che nella musica e nella creatività forniscono il loro contributo all’edificazione di un mondo
migliore.