“Dammi un motivo” è una dedica profonda, la confessione scritta di getto di una lotta fra stati d’animo. Infondo attraverso la tua musica riesci ad esprimere ciò che proviamo tutti e lo hai fatto perfettamente anche attraverso il videoclip. Quanto questo brano è il riflesso CoCo?
Forse tra i miei brani questo é quello scritto più “impulsivamente” e di getto.
Rappresenta un momento particolare della mia vita ed uno stato d’animo che tuttora risiede dentro di me. La mia musica é da sempre molto personale a volte forse fin troppo. Faccio davvero fatica a scrivere anche una sola parola o immagine che non rispecchi qualcosa che sto vivendo o che ho vissuto in passato.
A proposito, il video parte da subito con degli specchi che ritraggono momenti e immagini precise, tra cui il mare. Anche tu canti attraverso un vetro. Qual’è il significato nel “filtrare” le immagini? Qual è il “tuo” significato?
L’idea di “filtrare” alcune immagini mi é piaciuta da subito. Volevamo creare un contrasto con il brano, che liricamente è molto diretto, nel senso che é un pezzo scritto di getto, senza troppe formule. Tutto ciò che sentivo di dire l’ho detto in maniera molto naturale e spontanea.
Spesso si tende a fare il contrario, quindi l’idea di mostrarmi attraverso le mie parole mi piaceva molto. Parole che forse non avevo mai avuto il coraggio di dire.
La solitudine, a volte necessaria in situazioni come quella descritta, si intreccia con le diverse ambientazioni in cui sei immerso. La musica accompagna persino le onde del mare. Quanto è importante per te stare “da soli” con la musica?
È fondamentale. Proprio in questi giorni me ne sto rendendo sempre più conto e per questo motivo ho preso dei ritmi molto strani. Generalmente alle 23:00 (grazie anche a questo coprifuoco) sono già a letto e alle 5:30 già in piedi. Alle 6:00 sto già scrivendo, ma sono anche al secondo caffè e alla quinta sigaretta. L’idea di scrivere di prima mattina con ancora poca luce fuori, mentre la città si sta svegliando, mi fa sentire “protetto” e chiuso nel mio mondo: solo io, i miei pensieri e la mia musica.
L’utilizzo della pellicola ricrea un’atmosfera malinconica, ma positiva e quasi di ritrovamento di un equilibrio. Che valore ha questa scelta, anche in relazione ai luoghi che hai scelto?
Era da tempo che avrei voluto girare qualcosa in pellicola. Penso che non esista nulla in grado di replicare i colori, la magia e l’atmosfera che crea una pellicola vera. Da sempre scatto anche foto in 35mm proprio ed é per questo motivo che sono così appassionato.
Soprattutto per questo video mi sembrava la scelta più giusta per creare la malinconia e il mood che rispecchiasse a pieno la canzone.
La Mostra d’Oltremare, è un luogo che mi riporta indietro nel tempo poiché frequentavo lì le superiori (all’Istituto d’arte Boccioni), è un posto a cui sono particolarmente legato.
Intervista a cura di Sara De Lucia!