Benvenuto Estremo e grazie fin da subito da parte della redazione di Exclusive Magazine per il tempo che ci dedicherai. Partiamo dal nome, cosa c’è di estremo in ciò che fa musicalmente Estremo?
Da anni gioco a rugby ed Estremo è sempre stato il mio ruolo all’interno della squadra. Da lì il mio nome. Di estremo in ciò che fa musicalmente Estremo c’è il tentativo di spingersi sempre oltre nella ricerca di uno stile musicale il piú personale possibile.
Pochi giorni fa una tua produzione creata in collaborazione con Dardust è stata ascoltata da milioni di persone in contemporanea in diretta RAI essendo questa la strumentale del brano “voce” che Madame ha presentato a Sanremo. Quali sono state le tue emozioni a riguardo?
È stato un momento intenso ed emozionante. Era da mesi che aspettavo quell’istante. L’unico dispiacere è stato quello di non poter partecipare dal vivo al Festival, ma in ogni caso, anche se da casa, vedere Francesca esibirsi e sentire l’orchestra dell’Ariston suonare una mia creazione è stato fighissimo.
La strumentale di cui si parla sopra ha delle sonorità che riescono a viaggiare in maniera parallela tra aggressività e intimità riuscendo allo stesso tempo ad amalgamarsi in maniera perfetta quando necessario. L’ idea iniziale di questa produzione era questa fin da subito o ci sono state modifiche in corso d’opera?
Il brano nasce quasi per caso, da un beat che ho realizzato ed inviato a Francesca un po di tempo fa, sul quale lei ha scritto il capolavoro. Inizialmente la traccia era destinata ad essere l’intro del suo album ma poi Madame ha deciso di proporlo per la partecipazione al festival ed è intervenuto Dardust, indispensabile per il risultato finale ottenuto. Purtroppo, soprattutto a causa del virus, siamo riusciti ad incontrarci una sola volta per lavorare insieme alla produzione e poi ci siamo confrontati a distanza, fino ad arrivare alla versione definitiva.
Quale è stato il preciso momento della tua carriera musicale nel quale ti sei detto “forse questa ci siamo?” in relazione al riuscire a fare della tua passione un lavoro?
Mi sono appena laureato e, oltre ai progetti musicali, sto attualmente cercando di creare con il mio team una base operativa su Brescia dove potermi concentrare a pieno sulla professione di produttore. Ci sto ancora lavorando e non vedo l’ora.
Se ti diciamo di darci una tua personale definizione della parola “musica” tu cosa ci rispondi?
La musica per me è libertà di espressione, uno sfogo attraverso il quale riesco ad esprimere e a trasmettere emozioni ed idee.
Oltre ai tuo progetti con Madame sei al lavoro anche su altri progetti musicali con Anastasio, Nomercy Blake, Anzj e Nio. Cosa dobbiamo aspettarci?
Questi sono solo alcuni dei nomi con i quali sto attualmente lavorando. Ho in cantiere molta nuova musica che non vedo l’ora di farvi ascoltare, quindi aspettatevi grosse novità.
Facciamo un passo indietro a 2017 con “Wild bandana” e “Pizzicato” di Izi, cosa si prova nel sapere che una tua produzione è stata certificata disco di platino?
”Wild Bandana” è sicuramente uno dei brani più significativi per la mia carriera. Si tratta della mia prima produzione a nome Estremo, nonché un fondamentale step per il mio percorso artistico, che mi ha permesso di raggiungere nell’immediato il grande pubblico, arrivando ad essere certificata disco di platino. Inoltre credo sia un brano iconico per quel momento del rap italiano e per la mia generazione. Ne vado molto fiero.
Una domanda che a ragion veduta ci sentiamo di porti è la seguente: se dovessi ripartire da zero, che consiglio daresti a te stesso per arrivare esattamente a dove sei ora?
Gli consiglierei di sperimentare, essere curioso, studiare, ascoltare musica e di non avere fretta.
Amiamo spesso, prima di concludere le nostre interviste, porre una domanda extramusicale e a tal proposito vorremo chiederti: secondo le tue esperienze è vero il detto “a caval donato non si guarda in bocca?”
“Homo faber fortunae suae”.
Per concludere questa nostra chiacchierata insieme, rinnovandoti i nostri più sentiti ringraziamenti, ti esortiamo a salutare a tuo volta chi ritieni più opportuno.
Grazie mille a Exclusive Magazine per lo spazio e grazie a tutte le persone che hanno reso possibile questo grande traguardo! Alla prossima!
Intervista a cura di Jean Denis Marchiori!