– Diamo il benvenuto a Studio Murena, come state?
Ciao ragazzi! Tutto bene, in questo periodo stiamo lavorando alla promozione del nostro nuovo disco e stiamo organizzando dei nuovi contenuti molto interessanti che non vediamo l’ora di condividere con tutti voi.
– È appena uscito il nuovo progetto omonimo “Studio Murena”, perché questa scelta sul nome?
Abbiamo scelto di intitolare il disco con il nome della band perché con questo lavoro vogliamo segnare un punto di partenza verso un nuovo percorso che si distacca dal nostro primo beat tape, “Crunchy Bites”, nel quale avevamo una formazione diversa, in trio. Ora siamo sei musicisti e da questo album vogliamo partire per tracciare una nuova storia.
– Una caratteristica che contraddistingue il vostro album?
Probabilmente un termine che potrebbe avere la funzione di fil rouge è “poliedrico”. Sin dalle prime composizioni abbiamo cercato di non definirci subito in un macro genere, di non guardare solo ad una scena in particolare. Ognuno dei componenti ha le sue influenze, che vanno dall’elettronica al jazz, dal prog all’hiphop. Abbiamo quindi scelto di non escludere nulla, ricercando minuziosamente un’alchimia tra le varie parti, declinando poi il risultato in modo diverso per ogni brano.
Sicuramente un elemento che contraddistingue il nostro album da molti dischi hip-hop è l’importanza che diamo all’aspetto strumentale e musicale, ricercando e sperimentando armonie e ritmiche non convenzionali per il genere.
– Non ci sono collaborazioni in questo progetto, ci sarà una riedizione per aggiungerne qualcuna?
In realtà in Eclissi e in Vuoto Testamento abbiamo avuto la fortuna di poter registrare due improvvisazioni dell’atletico sax di Riccardo Sala, che ci ha permesso di aggiungere uno sguardo verticale sul nostro lavoro oltre che un arricchimento timbrico fondamentale, che aggiunge un sound particolarmente jazz che amiamo.
Per ora non abbiamo in mente riedizioni del disco, questo è un lavoro nel quale sviluppiamo ampiamente tante soluzioni, utilizzando le tante sfaccettature dei nostri strumenti. Nei diversi brani passiamo trasversalmente attraverso tanti generi e mood.
Era uno step inevitabile nello sviluppo del progetto, lavorare molto tra di noi per definire un Nostro sound, permettendoci di segnare un punto di svolta nel percorso di crescita nel mondo musicale.
Ora il nostro sguardo è rivolto in avanti, abbiamo tante nuove idee e non vediamo l’ora di dar loro luce, magari con qualche nuova collaborazione.
– Se sì, ci potete spoilerare qualcosa?
Con l’uscita di questo disco stiamo ricevendo tanti complimenti da artisti e musicisti che abbiamo sempre stimato e ascoltato… chissà! 🙂
Non possiamo spoilerare i nomi al momento, ma state certi che non vi deluderemo!
– “Eclissi” rappresenta il singolo tratto dall’album che ci ha colpito di più, può rappresentare questo singolo l’apertura ad un nuovo stile artistico?
Sicuramente “Eclissi” è una delle tracce più sperimentali, abbiamo scritto questo brano in occasione di un live in apertura ai “The comet is coming” al Santeria di Milano nel 2019. Per questo siamo molto legati a questa traccia che, grazie all’apporto di Riccardo Sala, ha acquistato il giusto bilanciamento tra pura improvvisazione e scrittura.
Il brano è caratterizzato da un testo abbastanza enigmatico e particolare che si vuole ricollegare al concetto di eclissi, attraverso la metafora della frase ellittica.
L’idea che sta alla base di questa frase è abbastanza contorta ma sostanzialmente semplice, cercavamo prima di tutto di portare un’idea musicale nel testo (quindi una sorta di loop , un campione audio che si ripete) . In sostanza è una presa di coscienza del fatto che noi viviamo in una realtà ciclica, che avrà un inizio e una fine e ne stiamo semplicemente vivendo un momento.
Questa presa di coscienza, del vivere in un momento, in una fase specifica di un’ellisse (quindi un qualcosa che si ripete) , avviene nel momento in cui sta assistendo a un eclisse, un avvenimento che si ripete all’interno di un ciclo, ma che in realtà avvenendo sempre in momenti diversi e non è mai uguale a se stesso.
-Salutate chi volete!
Bella Exclusive Magazine! Salutiamo il nostro socio Matteo Yon from DONNAS e Kendrick from Compton, ci vediamo a Roma!