Le ambiguità di Rosa Chemical partono proprio dal suo nome. Il nome d’arte di Manuel Franco Rocati è infatti la fusione dei nomi Rosa (nome della madre dell’artista) e Chemical (in tributo alla band My Chemical Romance): una specie di rifugio in un ambiente poco sicuro, il punto di partenza giusto per finire completamente fuori dalle righe. Poco chiaro ma sicuro di se stesso, virile e allo stesso tempo così femminile, Rosa Chemical è uno degli artisti più rivoluzionari dell’ultimo periodo; noto ai più, almeno inizialmente, come artista trash. Nato nel 1998 in una provincia della città metropolitana di Torino e prima di diventare un rapper girava l’Europa facendo graffiti. La copertina di life :-(, nella quale l’artista emula una famosa scena di Marina Abramovic, mette in risalto il suo grande interesse per l’arte. La sua caratteristica più affascinante è quella di riuscire sempre a mettere in dubbio il modo in cui dobbiamo prendere quello che dice o quello che fa. Il suo look da gangster con i tatuaggi in faccia quasi si disintegra quando ascoltiamo BOHEME, mentre la peculiarità di essere sempre così Rosa mette continuamente in dubbio la cattiveria di alcuni dei suoi testi. Le sue parole sembrano venire fuori da un flusso di coscienza che – insieme al suo look stravagante – non ci fa mai capire per quale delle due parti tifare. Certo è che Rosa è riuscito, attraverso la sua musica, a dare una personale interpretazione al mondo; anche se non abbiamo ancora capito quale sia il suo reale punto di vista, e tanto meno siamo riusciti a dare per scontato il valore del suo messaggio. Il punto di svolta dell’artista torinese è stato sicuramente l’album d’esordio Forever, grazie al quale si è dimostrato grande portatore di novità e di movimento. Andando oltre i soliti “luoghi comuni”, Rosa Chemical è fenomenale perché riesce sempre a distinguersi dagli altri e siamo sicuri che prima o poi ci dimostrerà che averlo giudicato trash sia stato un errore da non commettere più. Rosa Chemical semplice genio incompreso? Purtroppo non saremo mai in grado di darvi la risposta giusta. Per giudicare un genio, ce ne vuole un altro.