A distanza di 9 anni dall’ultimo capitolo e a solo un mese della riedizione de “Il Ragazzo D’Oro”, Guè Pequeno torna in coppia con l’amico e socio Dj Harsh per dare vita a “FastLife vol. 4”
Il tape è stato anticipato dal singolo “Vita Veloce Freestyle” a Dicembre 2020 per la celebrazione dell’omonima collezione di Iuter inoltre per l’occasione è stato creato un documentario ricco di spunti, riflessioni e interviste agli artisti su cosa rappresenti il progetto “FastLife”.
Una saga importantissima che ha gettato le basi per ciò che oggi è la scena italiana.
A differenza dei precedenti questo progetto non contiene basi americane edite o campionamenti di brani straniere aggiunte sulla traccia ma contiene la medesima energia che ha reso questa saga immortale.
Brani tutti registrati in one take, quasi dei freestyle, molti ospiti e produttori ma sopratutto nessun filtro o censura questo è il bello dei mixtape, avere la possibilità di non puntare a niente e fare ciò che veramente si vuole fare e dire.
Non è il progetto per chi si può scandalizzare o sentirsi offeso da certe punchline, non è per chi piace il rap leggero e soprattuto non è per chi non ha una minima di cultura però può essere un ottimo punto di partenza per iniziare a crearsela.
Premesso questo di seguito la nostra recensione:
– “Disclaimer”: Intro del progetto, anticipato anche in un post diversi giorni fa. L’attore e doppiatore italiano Claudio Moneta spiega a chi si sta approcciando all’ascolto di “FastLife 4” le premesse per poterlo gustare a pieno. Non avere odio nei confronti dell’artista, avere una cultura letteraria, cinematografica e musicale.
– “LifeStyle”: Banger ricco di punchline arroganti e flow prepotenti. In questa traccia Guè racconta nel dettaglio il suo stile di vita e quanto lui sia superiore rispetto agli altri. Non mancano i riferimenti ai film di Schwarzenegger. Il brano si conclude con una persona americana che parla a Guè di quanto venga rispettato amato e sopratutto di quanto sia vero. Una track in pieno stile Guè Pequeno.
– “Alex”: Il terzo pezzo è intitolata con il nome del protagonista del romanzo e fil cult “Arancia Meccanica”. La traccia vanta la partecipazione di Lazza e Salmo su un beat in pieno stile old school di PK. Latte+, ultravioletta e ascoltare Beethoven sono solo alcuni dei riferimenti che possiamo trovare all’interno. Guè e Salmo non collaboravano su un brano dal “Fastlife vol. 3” nel brano “Merda In Testa”, l’idea di creare una combo del genere è venuta a Lazza dopo aver finito di registrare la sua strofa.”
– “Smith & Wesson Freestyle”: Altra traccia in stile rap classico su cui i due artisti di “Santeria” deliziano i fan alternandosi ogni quattro barre con rime ricche di spocchia e arroganza. La traccia recupera un loro vecchio freestyle targato sempre Dj Harsh del 2006, la versione originale è disponibile su You Tube. Questa è l’ennesima conferma di quanto l’intesa tra i due amici sia forte e consilidata.
– “Champagne 4 The Pain”: Questo brano può vantare la collaborazione di due artisti che forse qualsiasi fan del rap italiano non avrebbe mai pensato di poter vedere, ovvero Gemitaiz e Noyz Narcos. Anche in questo brano il topic è esclusivamente lo stile di vita e lo status raggiunto dagli artisti ricco di gioielli, orologi, champagne e donne facili.
– “Wagyu”: ascoltando questo brano prodotto da Night Skinny nonostante sia ricco di riferimenti ad un certo tenore di vita composto da cibi costosi e situazioni particolari, ricorda a pieno i brani dei primi due volumi della saga. Guè rappa con un flow continuo senza poche case senza quasi avere una distinzione tra strofe e ritornello.
– “Marco da Tropoja”. Il titolo di questa canzone è un chiaro rifermento al nome dell’antagonista dei film “Taken” e “Taken 2”. Nelle liriche abbaiamo riferimenti importanti al passato “penso per far senza saltavamo sulla pompa”, frase già usata più volte da Guè in brani precedenti ma la vera novità del pezzo è Vettosi, giovane rapper napoletano che si immedesima a pieno nel testo diventando la vera star del pezzo.
– “COSYMON€Y”: Altro brano in pieno stile “FastLife”, Durata breve, rap crudo e beat old school. Il terreno perfetto per Guè con cui riesce a sbattere in faccia l’ascoltatore tutte le sue metriche.
– “Italian Hustler”. Prima collaborazione tra Guè Pequeno e Rasty Kilo. Questa è una delle vere poche traccia gangsta rap italiano, un sottogenere che ha sempre fatto fatica a emergere in Italia. All’interno abbiamo riferimenti a fatti e situazioni vissute dai due artisti.
– “Babyma”: Questa è la prima track che si distacca per contenuti e sound dal resto del progetto. Il beat Dj Harsh è molto soft rispetto a quello che abbiamo ascoltato fino ad ora mentre Guè e l’ospite della traccia Mv Killa, raccontano ciò che sentono e provano per un ipotetica ragazza in questione.
– “Denim Giappo”: Guè e Luchè tornano in duetto per un altro brano gangsta come loro sanno fare. I riferimenti al mondo dei fight sport e del cinema sono all’ordine del giorno. Quando loro due sono insieme è una garanzia.
– “Me & My B”: brano un po sotto tono a livello di sound rispetto a ciò che è venuto prima ma estremamente ricco dal punto di vista delle liriche.
– “FastLife”: altro brano che si distacca completamente come beat rispetto al modo precedentemente. La traccia è prodotta da North Of Loreto, altro volto di Bassi Maestro con cui può dedicarsi a creare un certo tipo di musica. La traccia in particolare ha molti sound elettronici che spezzano il ritmo cupo sentino fino ad ora del mixtape.
– “Vita Veloce Freestyle”: Outro del disco, traccia che è servita da colonna sonora per la nuova collezione di Iuter ma soprattutto brano che ha convinto Guè Pequeno e Dj Harsh a dare vita al quarto capitolo della saga di mixtape più leggendaria della scena italiana.
FastLife 4 è finalmente uscito e mancava alla scena da anni un progetto del genere. Diteci, qual è la traccia che preferite?