Partendo dagli inizi, raccontaci un po’ perché Omar si avvicina al rap…
Diciamo che è più il rap che si è avvicinato a me. Già da bambino, tramite mia madre e vecchi mc del quartiere, ho sempre ascoltato musica rap e l’ho amata sin dall’inizio.
Nei tuoi brani c’è molta appartenenza, in senso negativo e positivo, ti senti legato alla zona in cui sei cresciuto?
Sono molto legato al mio quartiere, perché rappresenta il mio passato.
Dal quartiere ho imparato tanto e l’ho vissuto altrettanto.
In periferia si vivono molte brutte esperienze,
ma ciò ti spinge ad avere il coraggio per fare il salto.
È appena uscita “Mademoiselle”, in collaborazione con Vaz Tè e prodotta da J’Adore LaDoor, cosa significa per te questa collaborazione?
Da “Mademoiselle” io e J’Adore abbiamo deciso di collaborare insieme e metterci veramente in gioco: insieme spacchiamo un botto.
Qualche retroscena nella creazione del pezzo?
Questo pezzo per me significa moltissimo perché consolida tutta la mia esperienza da emergente di quartiere e mi porta a collaborare con un emblema della scena come Vaz Tè, che stimo tantissimo e ascolto da quando ero un veramente un ragazzino.
Con J’Adore siamo riusciti a fare una traccia veramente fresca.
È l’inizio di qualcosa di più grosso?
È come se col mio team fossimo ripartiti da zero ed in pochi mesi abbiamo portato a casa grossi risultati, ma questo è come se fosse solo l’inizio. Starete a vedere!
Intervista a cura di Sara De Lucia!