Diamo il benvenuto tra gli amici di Exclusive Magazine a Zitaima, come stai?
Ciao! Molto bene grazie
– Sei Italo/Messicana, cresciuta tra Los Angeles e Londra, come hai vissuto e quali sono state le tue influenze musicalmente parlando?
Sono nata in Italia frequentando lí le scuole. Dai 16 anni in poi ho passato una buona parte del tempo su un aereo plano.. 😂 Ho cercato di arricchirmi di esperienze imparando a sopravvivere e affermarmi in quella che è poi la giungla la fuori. Frequentando sempre ambienti creativi, ho potuto sperimentarmi e mettermi in gioco in diversi contesti, da uno strettamente urban di Londra a l’altro più variegato e Hollywoodiano come quello di LA. Musicalmente parlando ho subito influenze di artisti come Eminem, Gucci Mane, Rakim, Wacka Flocka, Michael Jackson, Lil Wayne, Miles Davis, Nina Simone, The Police e Lauryn Hill.
– Nel 2018 il tuo ritorno a Los Angeles, poi un accordo importante, la Pandemia e tanta musica presto fuori, come stai vivendo questo periodo?
Di sicuro il non poter pubblicare musica per così tanto tempo mi ha testata in diverse aree del mio carattere quali la perseveranza e la determinazione. È stato come essere prigionieri e non augurerei mai a nessun artista di fare quell’esperienza. Quindi ora sento il gusto di libertà che mi gasa moltissimo. Per quanto riguarda la Pandemia, ti dirò, mi ha dato nuove prospettive e fatto rivalutare molti aspetti che davo per scontato. La vita di un artista comunque non penso cambi di molto in Lockdown o meno, tanto sempre chiusi in studio siamo haha, no scherzo dai. Spero in un “risorgere” per tutti, qualunque essa sia la situazione dalla quale veniamo fuori, sia in singolo che a livello globale.
– Il sogno di Zitaima è…
Fare una joint venture della mia etichetta
YLYDV Music Group con una Major e rivoluzionare lo Status quo della scena musicale a livello internazionale spingendo artisti innovativi da tutto il mondo.
– Se avessi a disposizione 3 artisti con cui collaborare quali sarebbero?
Beh internazionali sicuramente Eminem, Travis Scott e Lady Gaga; italiani Marracash, Gue Pequeno e Tiziano Ferro.
– Cosa manca all’Italia per affermarsi a livello mondiale nel rap game?
Ritengo che l’Italia sia molto valida a livello musicale, specialmente nel rap. Si potrebbe implementare quello che è il supporto reciproco tra artisti italiani con la consapevolezza di poter raggiungere mete alte.
Un altro elemento importante, per guadagnare rispetto a livello mondiale, oltre che all’affiancarsi ad artisti di fama internazionale, può essere la completa padronanza dell’artista di almeno una delle 2 lingue più commerciali, ovvero l’inglese o lo spagnolo che, applicate ad un contesto originale (esaltando ciò che ci rappresenta come paese, dalla cultura ai messaggi che incorporiamo nelle canzoni e nei video) vanno ad ampliare il range di ascolti, aumentando di conseguenza le chances di ottenere un posto nella classifica internazionale.
– Come ti ha cambiato positivamente la Pandemia?
Mi ha fatto andare in “tunnel vision” focalizzandomi su quello che era veramente importante per me. Avendo tanto tempo a disposizione mi ha costretto a dovermi gestire in maniera ottimale per arrivare a determinati obiettivi senza scuse.
– Saluta chi vuoi!
Saluto la mia famiglia e un artista molto forte a livello internazionale con il quale sto collaborando di nome Esmith.
E anche tutti gli haters 🙋♀️