- Per prima cosa volevamo chiederti con quale canzone o comunque attraverso quale album ti sei avvicinato al mondo del rap?
Quando avevo 8 anni, ogni volta che tornavo a casa dopo scuola, accendevo la tv sperando di beccare “Applausi per Fibra” su Mtv. Un album che mi ha fatto avvicinare ancora di più alla musica è “Marracash” di Marracash.
- Quando hai iniziato a fare musica ed hai capito che volevi fare il rapper?
Da quando sono piccolo, mi è sempre piaciuto cantare. Ho iniziato a scrivere i primi testi a 13 anni, già convinto di voler fare questo nella vita!
- Parlaci un po’ del tuo rapporto speciale con Guè Pequeno, con il quale hai collaborato e aperto le date del suo Sinatra Tour. Come siete venuti in contatto? Ci puoi raccontare qualche aneddoto particolare?
Sarò sempre grato a Guè per aver creduto tanto in me, è stato il produttore artistico del mio primo progetto e mi ha spinto fin da subito. È stata una roba da film, il cantante che ascolto fin da piccolo che mi chiede di seguirlo in tour… che storia.
- Sei soddisfatto dei tuoi primi progetti ufficiali? Oppure ti aspettavi di raggiungere risultati maggiori in termine di vendite?
Sono più concentrato sulla musica che sulle vendite, e della mia musica sono soddisfatto.
- Quanto è stato importante per il tuo percorso di crescita il tuo quartiere della Barona? Tra l’altro è anche lo stesso di Marracash, con il quale hai dedicato anche una traccia apposita tempo fa.
Sicuramente ha influito tantissimo, perché in tutti i miei testi parlo di quello che vivo ogni giorno qui, magari avrei potuto farlo lo stesso, come tanti altri, ma in una chiave diversa.
- Nelle tue canzoni spicca sicuramente un utilizzo marcato dell’autotune. Cosa ne pensi di questo strumento? Credi che possa essere un valore aggiunto utilizzarlo?
Sì, se si usa bene si possono fare melodie fighe!
- È uscito recentemente il tuo nuovo singolo “Rs3” con Medy. Come nasce questa collaborazione e quale messaggio volete trasmettere?
Dopo aver sentito il primo singolo di Medy ho deciso di invitarlo in un pezzo. Rs3 è un brano che parla del desiderio dei ragazzi di quartiere di arrivare ad una ricchezza materiale che ti permette di toglierti degli sfizi, senza che questa, però, riesca a migliorare la tua condizione sociale.
- Come ti trovi nella tua nuova realtà discografica, Believe? A breve uscirà il tuo primo disco da indipendente?
Mi trovo bene, i ragazzi sono molto disponibili, mi sembra prematuro parlare di un secondo disco ufficiale. Magari qualcos’altro, e magari non nel breve termine.
- Ti ringraziamo per la disponibilità per questa intervista e ti chiediamo di concludere salutando chi più ritieni opportuno.
Un saluto a voi di Exclusive Magazine e uno speciale a Medy e ai 2nd Roof, con me sul nuovo singolo!
Intervista a cura di Giovanni Paciotta!