Benvenuto Not Good e grazie per il tempo che ci dedicherai per rispondere alle nostre domande. Come stai e soprattutto come sono andati personalmente questi ultimi 2 anni in mezzo alla burrasca Covid?
Grazie a voi per l’intervista!
Diciamo che bene è un parolone, però alla fine ho un tetto sotto la testa, un piatto di pasta a tavola non è mai mancato e ho avuto delle persone con cui smaltire questa situazione, sicuramente ad altri è andata molto peggio e di questo mi dispiaccio molto.
Da poco è uscito “Mai più” feat Emis Killa e Rizzo ce ne vuole parlare?
Mai più è un brano che parla di rivalsa, di 3 artisti che hanno visto cosa c’era prima e hanno visto/stanno vedendo cosa c’è adesso, e preferiscono il presente. Il video è una citazione al film “Natural Born Killers” di Oliver Stone. Abbiamo deciso di fare un video che fosse di alto profilo e non fosse il solito cliché, l’immaginario “tarantiniano” poi mi ha sempre affascinato e questa è stata un’ottima occasione per fare vedere che potevamo fare di più. Menzione speciale a Byron Rosero a tutto il suo team che hanno fatto un film a tutti gli effetti.
Nel testo di “Mai più” ci canta di testualmente “fotto la vita poi la lascio fuori in caso servisse ho le chiavi di scorta” queste chiavi di scorta se volessimo fare una esegesi lirica più profonda cosa rappresentano?
Le chiavi di scorta sono una metafora per riallacciarmi alla mia “vecchia vita”. È come dire “faccio quello che devo fare e tanto alla peggio posso sempre tornare alla vita di prima, anche se ho pensato mai più”.
C’è qualcosa nella tua vita che guardando indietro ti auguri non succeda o che tu non faccia “mai più”?
Rifarei tutto, forse penserei “Mai più” prima.
Se ti diciamo ” Hateful” tu ci rispondi?
Vi rispondo che non è una palestra di talenti, è LA palestra di talenti.
Facciamo un passo indietro di qualche mese e parliamo di “Killer” feat. Mostro, brano che ha aperto il tuo 2021 musicalmente: “nella scena sono il tipo che sorride, il tipo che alla fine scopri è il killer”. Ci sveli come si scopre un killer?
Non so come si scopre un killer, so come non farmi scoprire.
Sappiamo che solitamente gli artisti odiano dare spoiler sul futuro ma vogliamo provarci comunque: ci puoi dare qualche anticipazione sul tuo futuro prossimo musicale?
Dopo gli ultimi singoli e i feats, voglio iniziare a fare sul serio a 360° e mostrare anche il lato più introspettivo, che per ora ho tenuto nascosto.
Voglio dimostrare di essere un artista poliedrico e spiazzarvi a ogni uscita.
Domanda solo all’ apparenza semplice ma che nasconde delle insidie nascoste: quali sono i motivi per cui canti e soprattutto questi motivi sono li stessi di quando hai iniziato?
Il rap è da sempre la mia valvola di sfogo, negli ultimi due anni ho scritto e registrato senza pensare né al pubblico né alla major. Scrivo perché è un processo che mi tiene vivo, che mi ricorda cosa so fare davvero bene, scrivo perché quando eravamo più piccoli era l’unica cosa che ci permetteva davvero di uscire dagli schemi.
Domanda extramusicale, pensi che un mondo ecosostenibile al giorno d’oggi sia utopia o una realtà di difficile realizzazione ma auspicabile?
Penso che un mondo eco sostenibile sia un dovere imprescindibile per la nostra società e per le generazioni che verranno più avanti.
Ad oggi sono un po’ demoralizzato perché a parole vedo tante belle idee, tante persone che pronosticano un futuro green, ma nel pratico vedo solo una politica troppo attaccata al denaro per prendere seriamente provvedimenti e una società troppo pigra per indignarsi realmente.
Per concludere questa nostra chiacchierata, rinnovandoti i nostri saluti e ringraziamenti, ti invitiamo a salutare e a ringraziare a tua volta chi vuoi.
Grazie a voi! Un saluto a tutti i ragazzi di Exclusive magazine!
Intervista realizza da Jean Denis Marchiori!