Benvenuto a questa nostra intervista, innanzitutto ci complimentiamo per il percorso da poco terminato ad Amici ma vorremmo sapere qualcosa in più di te, chi è Tancredi?
Io sono un ragazzo normalissimo con una passione molto più grande di me.
Una volta finito il liceo classico mi sono buttato senza paracadute nel mondo della musica, ho iniziato a 15 anni a pubblicare le mie prime canzoni da indipendente e ad avere le mie prime piccole soddisfazioni, fino ad arrivare a oggi, con il mio sogno che si sta realizzando e la voglia di fare sempre meglio.
Forte, determinato, sicuro e ironico, sono questi gli aggettivi che ti hanno contraddistinto ad Amici, ci racconti questa tua esperienza?
È stata un’esperienza totalizzante e indubbiamente la più importante della mia vita.
Ogni giorno affrontavo una nuova sfida con me stesso che mi faceva dubitare delle mie capacità e mi ha portato dunque a una crescita.
Ho avuto inoltre la possibilità di conoscere delle persone che condividono il mio stesso sogno e scambiare pareri e momenti di vita con loro.
Sono stato davvero bene lì dentro e posso dire di aver imparato anche a sapere chi sono veramente.
Cosa porta con sè Tancredi di questo percorso?
Mi porto con me degli amici, sicurezza e voglia di fare musica come non mai.
Sempre in sfida e sempre forte e sicuro dei tuoi mezzi, una grande dimostrazione di carattere per i ragazzi che Vi osservano da casa e sognano di diventare dei cantanti?
Se non sei sicuro di quello che stai facendo vuol dire che non ci credi veramente e di conseguenza non riesci neanche a trasmettere emozioni e parole al cento per cento.
Quello che spero sia arrivato alle persone a casa è che se hai una motivazione per stare davanti a un microfono non c’è niente che possa ostacolarti, basta crederci veramente
I talent li ritieni un trampolino di lancio per i giovani artisti?
I talent ti danno la possibilità di farti vedere a un pubblico molto più grande di quello che un artista emergente possa raggiungere.
Io mi sentivo pronto per emergere, avevo qualcosa da dire e la sicurezza per farlo, ma ancora non riuscivo a uscire e quindi ho ritenuto che fosse una scelta giusta provare un talent.
“Las Vegas” già disco d’oro, come nasce?
Las Vegas è nata in una session a distanza con Federico Nardelli. È partito tutto dal giro di basso e dalla topline del ritornello, mi mancava solo la parola chiave per iniziare a scrivere il pezzo.
Dopo un paio di ore passato a cercarla finalmente l’avevo trovata e poi da lì ho deciso di costruirci attorno questa storia d’amore ironica.
“Iride” il tuo EP uscito il 14 maggio, racchiude molte sonorità che spaziano tra ballate romantiche e note capaci di catturarti al primo ascolto, quanto c’è di autobiografico in questo tuo lavoro?
In questo ep ho messo tutto quello che avevo in testa, dalle mie esperienze personali a racconti ispirati a film, libri e serie tv.
In quasi tutte le canzoni c’è questo mix, a me piace molto parlare della mia vita e mescolarla a racconti fantastici e surreali.
In “Fuori di testa” si evidenzia una strofa dove dici “non faccio rap,pop,trap faccio ciò che mi pare” , raccontaci questo tuo passaggio e del tuo “non voler essere definito musicalmente”?
Io non voglio pormi dei limiti, voglio sperimentare quanto più possibile perché voglio svegliarmi ogni giorno sapendo che ci possa essere sempre una novità che mi svolti la visione di ciò che mi circonda e della musica stessa.
Non voglio fossilizzarmi su un solo genere perché ogni canzone deve avere la sua storia e il suo sound e voglio avere la possibilità di saltare da un genere a un altro senza mettermi dei paletti.
Progetti futuri?
Mi sono già rimesso a scrivere come un pazzo, stanno nascendo nuove idee che non vedo l’ora di far sentire.
La musica è il sogno di molti ragazzi e non solo, cosa consiglieresti a loro e quali percorsi intraprendere per fare della buona musica?
Di essere consapevoli che si può sempre migliorare, di non accontentarsi mai, di circondarsi di persone che ti fanno stare bene e ti permettono di vivere esperienze non così comuni e, infine, di essere anche un po’ egoisti per non perdere il proprio stile e le proprie idee.
Ringraziandoti per il tempo che ci hai dedicato, ti chiediamo una dedica e un saluto per i Nostri lettori.
Grazie a voi! Mando un grande saluto a tutti i lettori di Exclusive Mag e spero che l’intervista vi sia piaciuta. Ciao Belli!
Intervista a cura di Antonio Borzacchiello!