Ciao Vhelade, il ritmo incalzante di Pas d’Excuse ci colpisce subito, da quale esperienza deriva il titolo di questa canzone?
Pas d’excuse significa senza scuse. Spesso ci ritroviamo a non concludere progetti o non perseguire traguardi, e questo crea dentro di noi un senso di disfatta e morte animica. Ho scritto questo brano per indurre l’ascoltatore a reagire, a non trovare scuse, per non realizzare quello che invece è importante.
Qual è il metodo giusto per non trovare più scuse e fare quello che siamo destinati a fare?
Credere in se stessi per raggiungere i propri obbiettivi, senza fasi influenzare da nessuno, sopratutto da noi stessi. L’importante è avere fede nella propria capacità senza scuse e senza indugi.
Qual è il segreto che le nuove generazioni tendono a nascondere?
Io credo che non ci siano dei segreti, come non ci sono mai stati, e non vedo niente di diverso. Sono convinta che le musica sia unione, collaborazione e crescita, come per le vecchie generazioni, le nuove non fanno altro che riadattare il passato con il presente, nel modo più spontaneo e sincero.
Le tue influenze sono tantissime, sei ancora attaccata a queste ultime oppure stai cercando un modo per trovare sempre di più la tua strada?
Sono costantemente influenzata da musica vecchia ma anche da musica nuova, ma sono sempre alla ricerca di sonorità che racchiudano entrambi i mondi. i miei guru musicali sono Michael Jackson, Prince, Miles Davis , Stevie wonder e tanti altri, ma adoro anche artisti della scena contemporanea hip hop, trap ed elettronica sperimentale. Credo che per fare una musica onesta, coerente e proiettata nel futuro, sia necessaria la conoscenza della storia , ma bisogna anche essere influenzati dal presente.
È stato difficile formare il tuo carattere nella scena musicale odierna?
NO, non è stato difficile. Tutto è avvenuto in modo fluido e sacro. Credo che ora più che mai, il mercato musicale sia estremamente libero, e grazie a questa libertà ognuno può essere coerente musicalmente con quello che gli piace.
Cosa significa essere afroitaliana al giorno d’oggi?
Penso che non esistano distanze o muri nella terra, e io ne sono la prova. Mi considero un essere umano. Credo che la mia vasta e variegata origine abbia solo contribuito a regalarmi una visione più ampia e un cuore più aperto verso il mondo.
Senti ancora delle critiche sul “colore della tua pelle”? Si stanno facendo passi avanti in questo campo o la gente continua a non capire?
Purtroppo si, le sento da quando sono nata e la situazione non sembra mai migliorare. Anche solo parlarne ancora, si concretizza un problema che non esiste. Giudicare una persona dal colore della pelle è folle.
Qual è il tuo modo di impegnarti nel sociale?
Io faccio musica ed è quello che mi rende felice. Adoro circondarmi di persone sensibili e rispettose che hanno la voglia di imparare e di insegnare allo stesso tempo. Amo creare gruppi creativi di professionisti che aiutano giovani artisti a sviluppare le idee nel modo più positivo ed elegante possibile. Attraverso le parole, la musica e\o qualsiasi forma d’arte e di sincera espressione.
Successo significa essere riconosciuti dagli altri o migliorarsi ogni giorno senza trovare scuse?
Il successo significa impegnarsi ogni giorno, costantemente e senza scuse, nella costante ricercare sonorità e mondi. Successo significa arrivare al cuore anche solo di una persona, sempre con l’amore, semplicemente attraverso la musica.
Potresti salutare Exclusive Magazine svelandoci qualche nuovo progetto che bolle nel tuo pentolone?
Ci sono tanti progetti che bollono nel pentolone, tra cui altri singoli e l’uscita dell’album.
Intervista a cura di Andrea Ciucci!