Ciao Barbara Buono benvenuta a questa chiacchierata insieme da parte della nostra redazione, vorremo iniziare questa nostro viaggio insieme chiedendoti semplicemente come stai anche in relazione a questa stagione estiva che è alle porte.
Ciao, tutto bene grazie. Questa stagione sarò impegnata su più fronti, tra cui i miei studi universitari (per cercare di laurearmi entro l’anno) e la produzione di nuove canzoni. Spero in qualche live che mi dia la possibilità di presentarmi quanto più possibile al pubblico.
Da poco è uscita “la mia direzione”, tua ultima canzone, sia su spotify che su youtube come video vuoi parlarcene?
Certo. Sono molto contenta di questo mio ultimo singolo, perché rispetto ai precedenti, mostra maggiormente la direzione che io stessa voglio prendere sia a livello artistico sia come scelta di vita personale. Mi sono anche divertita molto a girare il videoclip. Il lato divertente di questo mestiere è che racchiude più lati dell’espressione artistica (produzione, canto, recitazione, scelta dell’outfit, ecc…).
Una domanda ci è sorta spontanea, quanto c’è di biografico nel brano che ascoltiamo?
In parte ho già risposto prima. In generale tutti i testi delle mie canzoni partono da un vissuto personale. Ciò che amo di più nello scrivere un brano è che poi chi ascolta interpreta a suo modo secondo il suo stato d’animo e mi piace poter condividere queste emozioni.
Nel brano dici testualmente “io non riesco a ridere con te” in maniera inversamente proporzionale vogliamo chiederti con chi riesci a ridere nella tua vita di tutti i giorni.
Mediamente tendo ad essere ottimista e positiva, sorrido con tutte le persone con le quali c’è sintonia, con coloro cioè, che se anche hai conosciuto cinque minuti prima, sembra tu le abbia conosciute da una vita. Credo molto in questa connessione.
Sappiamo del tuo background di anni di studi dietro a un pianoforte, quale è il rapporto con tale strumento a oggi?
Il pianoforte per me è fonte di ispirazione. Riesce a rilassarmi e a concentrami nel mio lavoro di composizione, per cui ne traggo la maggior parte delle canzoni che scrivo. Il piano mi consente anche di accompagnarmi nelle mie lezioni professionali di vocal coaching che seguo ormai da molti anni.
Quale è la tua direzione musicale che gli ascoltatori si dovranno aspettare nelle prossime uscite?
Quando scrivo, cerco di essere onesta con me stessa e con gli altri. Ciò che esprimo è ciò che sento veramente, per cui sarei contenta di sapere di rappresentare una voce anche per coloro che non sono in grado di esprimere il mio stesso punto di vista. La musica è per me un grande sfogo di emozioni, e se le persone che mi ascoltano entrano in simbiosi con me, allora ne sono felice.
La vita è fatta di alti e bassi, c’è stato un momento talmente basso da farti pensare di mollare la musica?
Ammetto che c’è stato, ma sono riuscita a superarlo, perché la mia passione supera ogni delusione artistica e di vita. La musica non mi tradisce mai, nemmeno quando sono in un momento emotivamente delicato, per cui mollarla sarebbe un fallimento.
Domanda extramusicale: un motto dice “l’importante non è vincere ma partecipare” concordi?
Assolutamente si, nel momento in cui perdere significa crescere e imparare dagli sbagli. Ma l’obiettivo principale è sempre vincere, non in modo assoluto, ma trovando la felicità in ciò che si persegue. Se poi questo può significare anche raggiungere la fama e il successo, ben vengano.
Intervista a cura di Jean Denis Marchiori!