– Diamo il benvenuto tra gli amici di Exclusive Magazine ad EPiR, come stai?
Mi sento bene e propositivo. Sto facendo quello che mi piace fare e sto cercando di creare un percorso di continuità che purtroppo per svariati motivi in passato mi è sempre saltato.
– Sta per uscire il tuo nuovo singolo “Nada”, parlaci un pò di questa nuova uscita discografica?
– Sta per uscire il tuo nuovo singolo “Nada”, parlaci un pò di questa nuova uscita discografica?
Nada è un estratto di un progetto a cui sto lavorando, che poi via facendo ha preso altre strade e questo mood di canzone non si incastrava più con gli altri pezzi. Ho deciso di farlo uscire come singolo perché è una roba quasi sperimentale; confrontandomi con miei amici nessuno ha saputo definirmi se sia un pezzo rap, trap, chill o cosa. Non mi piace etichettare la musica, mi piace farla.
– Come ti ha aiutato la pandemia artisticamente parlando?
– Come ti ha aiutato la pandemia artisticamente parlando?
La pandemia artisticamente parlando mi ha aperto il cervello. Mi ha dato la scossa giusta al momento giusto, mi ha fatto chiaro quello che avevo in testa e quello che davvero volevo fare, un discorso che prima non avevo neanche il tempo di fare lavorando 10 ore al giorno. Non che ora non lavori, ma sono riuscito a mettere delle gerarchie nella mia testa e a dare più importanza a ciò che amo fare. Stare chiusi in casa dalla mattina alla sera, per uno come me che la casa prima la vedeva poco mi ha davvero cambiato.
– Secondo te meglio la tecnica o i contenuti in un brano puramente hip-hop?
– Secondo te meglio la tecnica o i contenuti in un brano puramente hip-hop?
Credo siano due cose diverse ma della stessa importanza. Secondo me, bisogna trovare il compromesso giusto tra le due. Per me non ha senso un pezzo senza contenuto, ma neanche ha senso un testo con il contenuto ma eseguito senza tecnica.
– Con chi ti piacerebbe collaborare nella tua carriera?
– Con chi ti piacerebbe collaborare nella tua carriera?
Seguo molto la scena italiana, come quella Americana. Ci sono tantissimi artisti con cui mi piacerebbe collaborare. Potrei citare Gue, Ensi, Clementino, Rico Mendossa, ma credo che uno dei miei sogni sia collaborare con Madman su un beat di Ombra. EFH di Madman non esagero nel dire che mi ha salvato da un periodo molto buio della mia vita, quando ero più piccolo e stavo formando il mio carattere. Non a caso sul braccio ho un EFH tatuato. Ma rispetto e ascolto tantissimi artisti per citarne solo alcuni, credo nel destino, e di conseguenza se un qualcosa deve succedere, penso succederà.
– Da Bologna a Roma, il tuo trasferimento ha influito nel percorso artistico?
Sono scappato subito dopo il diploma dal mio paesino di provincia per cercare di aprirmi la mente e formarmi. Lauria (il mio paesino) mi ha dato tanto, mi dà tanto, ma mi ha tolto davvero tantissimo, compreso la fiducia in me stesso. Laddove si perde qualcosa, bisogna andarsela a cercare, ed io ho fatto questo. Bologna mi ha dato tantissimo, amo quella città, sono cresciuto tantissimo. Ora sono a Roma perché sto portando avanti una carriera parallela nel cinema dietro le quinte. Amo l’arte e adoro lavorarci, mi son detto basta fare il cameriere e spero vivamente di non tornare indietro ma continuare ad andare avanti dritto come un treno.
– Il sogno nel cassetto di EPiR è…
– Il sogno nel cassetto di EPiR è…
Il sogno nel cassetto di ÈPìR? Sentirsi realizzato, fare un lavoro che ama ed esser circondato da gente che insieme a lui corra come un pazzo verso l’obiettivo. Vedo miei coetanei e non, perdere anni per decidere cosa fare, buttandosi in scorciatoie per la paura di fallire nell’inseguire un sogno, o forse per la pigrizia di fare un percorso ad ostacoli dove sai dove inizia, ma non sai dove e quando finisce. Io personalmente sono sempre stato a favore dei sogni e degli obiettivi. Preferisco fallire con la consapevolezza di averci provato fino alla fine, piuttosto che arrendermi o cambiare strada al primo giorno. Banalmente, il sogno di Èpir è realizzare i suoi sogni, e dimostrare a tutti che aveva ragione.
– Saluta chi vuoi!
– Saluta chi vuoi!
Saluto voi e vi ringrazio per l’occasione e l’opportunità, saluto tutte le persone che credono in me, saluto tutti quelli che scelgono di inseguire i propri sogni e tutti i ragazzi che in questi anni hanno lavorato e lavorano insieme a me, credendo in me e dando più importanza ai valori e alla persona che ai soldi. Ci tengo a rafforzare i saluti a chi ha fatto parte di Nada, da Carlo e Tiziana per la grafica, da Davide, Valerio e Oksana per il videoclip, da Daze per la produzione e l’editing. Saluti a tutti! Ci sentiamo presto, anzi prestissimo.