Che i due non si siano mai amati non è certo una novità e forse è anche giusto; in un ambiente così competitivo, due dei più grandi artisti dell’ultimo ventennio dell’hip-hop americano come Drake e Kanye West, avrebbero potuto scegliere di ignorarsi completamente, e invece hanno scelto lo scontro, alcune volte frontale, altre volte lanciando qualche frecciatina qua e là all’avversario. L’ego dei due artisti non ha mai davvero accennato a placarsi, e quindi l’uscita ravvicinata dei loro due album è certamente ed inevitabilmente terreno fertile per accogliere questo epico scontro tra Titani. Partiamo da un dato di fatto: i due sono stati forse un po’ troppo proliferi. L’album di Drizzy propone ventidue canzoni per un’ora e ventisei minuti di ascolto, mentre quello di Kanye ne propone ben ventisette per una durata del disco di poco meno di due ore, cosa molto rara ultimamente. La prima impressione, per entrambi, è che ci sia forse troppa carne al fuoco; qualcosa di monumentale, almeno nella tracotanza delle tracce contenute. Nel disco di Kanye si fanno notare tanti featuring: si parte subito con l’amico di merende Jay-Z in Jail, per poi avere in Hurricane Lil Baby e The Weeknd, Baby Keem e Travis Scott in God. Poi un cameo di Ariana Grande in Donda e perfino il compianto Pop Smoke in Tell The Vision. Non è da meno però il parco featuring di Drake: citiamo tra gli altri Jay-Z, Travis Scott, Future, Kid Cudi, Lil Baby, Rick Ross e Lil Wayne, Lil Durk e Giveon. Ma guardando bene, anche sotto questo aspetto si può notare una certa somiglianza con l’album di Kanye. Più o meno infatti i feat sono gli stessi!
Provando a tirare le somme, possiamo tranquillamente affermare che ci troviamo di fronte a due mostri sacri della discografia americana, che si confermano ancora una volta, anche soltanto da un punto di vista commerciale o d’immagine, ai vertici del panorama musicale internazionale. C’è però da dire anche che questa sfida, temuta e particolarmente sentita, continua probabilmente a fare bene ad entrambi, visti i risultati in termini di qualità e quantità. L’unico grande “difetto”, comune ad entrambi, è che ognuno di loro poteva benissimo rilasciare due dischi, anziché uno soltanto così lungo, che alla lunga può stancare.
In definitiva, considerando anche la non grandissima differenza di stili, generi e tematiche trattate, non si puó stabilire in termini oggettivi chi risulti vincitore di questa sfida, riducendo il tutto alla semplice preferenza in base al gusto personale. Per cui la scelta è vostra: quale dei due preferite?