– Diamo il benvenuto ai Keepalata su Exclusive Magazine, come state?
Ciao, grazie mille! stiamo bene e impazienti di condividere le novità che abbiamo preparato.
– E’ fuori ora il nuovo album “Siamo qui”, parlateci di questa nuova uscita!
È un album collettivo, lo abbiamo creato e curato nel periodo pandemico dato che dopo anni di varie collaborazioni tra di noi non eravamo mai riusciti a cooperare ad un lavoro di così ampio respiro. Abbiamo mantenuto questa formula nella quale c’è spazio sia per brani collettivi ma anche per brani personali di ognuno di noi. Anche le parti soliste però sono state lavorate in collettivo. Il sound è molto variegato ma l’importanza delle liriche resta immutata anche se in alcuni passaggi abbiamo usato beat molto più freschi.
– “Siamo qui” può rappresentare una nuova frontiera artisticamente parlando per la vostra musica?
Si, è proprio questo il punto…appunto! Come ti dicevo, abbiamo utilizzato beat molto diversi per molti di noi. Libberà ha una grande varietà di stili nei beat, riesce a passare dal sound classic alla drill, al newsoul e noi in questo lavoro abbiamo cercato di valorizzare tutte queste sfaccettature. È sicuramente uno step, anche per la modalità di lavorazione in totale sinergia.
– Nel caso ci fosse una riedizione, quali sarebbero i feat più adatti al vostro progetto?
Sicuramente ci sarebbero artisti che avremmo voluto già ospitare e speriamo di farlo presto, alcuni nomi che ci accomunano per riconoscimento di skills e attitude sono: Reddog e Boom Buzz dei Funky Pushertz, Oprott, Shamantide e LMare.
– Il movimento urban Italiano è cambiato dopo la Pandemia?
Seppure la nostra attitudine è anche urban non siamo così addentro per poter fare questa riflessione. Sicuramente però crediamo sia ancora presto per parlare di reali cambiamenti post pandemia. Di certo, anche conseguentemente alla pandemia una grossa parte dell’urban è diventato, e rischia di diventare social, perdendo il senso principale dell’urban che è occupare e vivere gli spazi sociali, non social. Questa confusione crea un enorme paradosso.
– Il sogno comune dei Keepalata è…
Poter portare “Siamo qui” in giro per i palchi d’Italia e riuscire a lavorare ancora e sempre di più in sinergia tra di noi quattro. Riuscire a consolidare la nostra collaborazione affinché le risorse artistiche di ognuno di noi possano essere valorizzate al massimo. Non è facile, ma sarebbe bellissimo, speriamo che “Siamo qui” sia un primo passo.
– Salutate chi volete!
Salutiamo solo tutti quelli che stanno supportando il nostro disco e quelli che non lo stanno facendo. E grazie a voi per lo spazio dedicatoci.