– Innanzitutto come stai e come hai passato questa estate e questo “rientro alla normalità”?
Sto bene, Grazie! Molto meglio rispetto ad un anno fa! La pandemia mi/ci ha segato le gambe su vari fronti, ma dopo ogni caduta ci si rialza come sempre, in quest’ultimo anno ho trovato la forza per farlo, anche grazie alla musica e a chi sta con me!
– Ora ti chiedo di parlarmi del tuo nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme, “Icaro” e di come è nato.
“Icaro” è nato post-pandemia, avevo tutto, ma mi sembrava di non aver raggiunto niente, volevo parlarne come se parlassi a me stesso allo specchio, la base melodica e qualche spunto di quel momento hanno permesso alla penna di scivolare magicamente sul foglio!
– Possiamo trovare “Icaro” anche su YouTube, accompagnato da un videoclip realizzato con Erik Pasini & Arti Merdov descrivendo uno dei problemi che un amore può trovarsi ad affrontare, quello del volersi “allontanare” dal proprio partner. Raccontaci il perché di questa scelta.
Il video rappresenta due persone che si vogliono ma non si vogliono, due anime che si incontrano ma stanno divisi…come nelle coppie in amore così in tutte le cose della vita, più si vuole e più si ottiene e più si hanno responsabilità da dover gestire e tutto ciò ti fa imparare e crescere! Il video rappresenta una piccola parte, quella della coppia appunto, di ciò che ci accade nella vita!
– Nella mitologia, Icaro, sopraffatto dalle sue nuove ali di cera, vola spingendosi troppo in alto e avvicinatosi troppo al sole muore cadendo in mare. Quanto secondo te questo è paragonabile alla musica?
Direi che è esattamente così, la musica ti da quella carica ed emozione che solo un paio di ali ti possono dare, ma bisogna stare attenti appunto del fatto che sono Ali di cera, se non sappiamo volare senza di esse.. non si dura molto!
– Hai degli artisti a cui ti ispiri?
Ascolto veramente di tutto. Non credo di ispirarmi al genere musicale ma più allo struggle che hanno… cito Salmo e Marra.
– Com’è iniziata la tua passione per la musica e soprattutto cos’è per te la musica?
Per me la musica è prima di tutto una confessione a me stesso, prendere ciò che si ha dentro e tirarlo fuori come se si stesse parlando ad un’altra persona, sia le cose negative che positive! La mia passione nasce dalla necessità di esprimersi, prima con la break dance ed immediatamente dopo con le vibrazioni del rap.
– Dicci di più sul tuo nome d’arte, cosa significa e perché lo hai scelto?
Il mio nome d’arte proviene da molti anni fa quando inizia a ballare la break, ballavo con molti amici serbi e ballando per strada mi isolavo da ciò che normalmente facevano i miei coetanei, quindi ero solito a dire “Io No” … in lingua serba “Ya Ne.
– Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con la tua musica?
Il messaggio è sicuramente quello di mettere in luce i vari errori e ostacoli della vita, per capirli e superarli e se possibile essere spunto anche per gli altri.
– Qual è il consiglio che daresti a chi vuole intraprendere questa strada?
Il consiglio è di migliorare sé stessi con la musica, di crescere e puntare sempre ad un gradino più in alto senza dimenticarsi del resto della vita!
– Dove ti vedi tra 5 anni?
Tra cinque anni sarò verso la crisi di mezza età! Mi vedo con famiglia e figli e perché no, magari anche con un palco importante assieme alle persone a cui voglio bene.
Terminiamo qui la nostra chiacchierata, ti ringraziamo ancora, ti salutiamo e ti invitiamo a salutare a tua volta chi vuoi!
Io vi ringrazio e vi saluto! Saluto anche chi mi ha aiutato a rendere possibile tutto ciò!
Intervista a cura di Noemi Lorenzini!