– Diamo il benvenuto su Exclusive Magazine a Gimbo, come stai e che momento è per te?
Ciao, è un piacere esser qui con voi. Direi che in questo momento mi sto finalmente “godendo” tutto quello che è stato fatto per l’ultimo disco. Solo ora, infatti, dopo il “lancio”, la promozione e un po’ di live, ho iniziato a capire meglio tanti aspetti di questa esperienza importante.
– L’ultimo video ‘Lontano da tutto’ è un po’ il capitolo conclusivo dell’album ‘Come l’uomo della Luna’, ci parli di questo percorso?
Posso dirvi che quando ho deciso di intraprendere questo percorso non avevo idea delle tante cose che sarebbero accadute. Inizialmente abbiamo pensato a realizzare la musica (parlo al plurale perché ci sono tanti addetti ai lavori coinvolti in questo progetto) e poi a farla ascoltare. Il disco è stato lavorato all’interno di tre studi di registrazione di Roma (il 24gradi recording studio, il Soundwood Studio e l’LRS Factory) che sono stati anche punto di incontro per gli artisti. Questo è un aspetto cui tengo perché credo sia stato molto bello assistere all’incontro di tanti generi musicali per mezzo degli interpreti all’interno di un unico spazio. Ovviamente tutto questo si sente anche nel disco. A tal proposito ricordo le partecipazioni di Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Francesco Bellani, Rastablanco, Giulio Ferrante, Raina Boot-loop music e tutti i musicisti. A conclusione di questa fase, poi, ci sono stati il “lancio e la promozione” del disco che hanno portato la musica in contesti importanti, a volte, impensabili. Tutto questo grazie al lavoro delle etichette RedGoldGreen Label, Malatempora e La GrandeOnda.
– L’atmosfera creata con l’ultimo singolo anche se del tutto artistica e musicale, sembra molto personale, è giusta la nostra analisi?
In effetti è così. Nel senso che il brano ripercorre emozioni e sensazioni legate ad esperienze vissute realmente. A volte, però, le emozioni hanno un linguaggio universale ed è proprio grazie a questa caratteristica che abbiamo potuto realizzare qualcosa di condivisibile da “tutti”. Il video da un forte contributo al singolo ed anzi direi che, per chi non lo avesse ancora fatto, è il momento di guardarlo. A tal proposito vorrei ringraziare per la collaborazione l’artista e scenografo Mouhim Hicham per aver realizzato il pupazzo-protagonista e tutte le scene ed i fondali che si vedono nel video ed Alternative Production per la regia, riprese e montaggio.
– Con chi ti piacerebbe collaborare prossimamente?
Già sta avvenendo qualcosa in questa direzione, però, essendo ancora all’inizio del percorso che ci porterà al secondo disco, non voglio ancora “scoprire” le carte per correttezza (meglio dire scaramanzia). Magari ne riparleremo e per me sarà un nuovo piacere.
– Ti abbiamo definito “cantautore”, quanto potrebbe pesare questo ruolo soprattutto nel mondo artistico moderno?
Non lo so. Forse dipende dalla prospettiva da cui si considera la cosa. Se la guardo dalla mia e dal piacere di raccontare in musica quello che ho dentro non solo non “pesa” ma credo sia assolutamente in linea con l’esperienza di molti altri più o meno noti. Direi che questo è il valore che do alla cosa e per me va bene così.
– Il sogno di Gimbo è…
In genere in questa dinamica riesco a capire il sogno quasi sempre alla fine dell’esperienza. Probabilmente qui sono ancora all’inizio per cui non ho ancora chiaro il sogno ma mi sta bene continuare a fare musica da “viaggio” che riesca ad accompagnare qualcuno.
– Grazie per la disponibilità, saluta chi vuoi!
Grazie a voi per l’opportunità. Vi saluto e con voi tutti coloro che stanno ascoltando la mia musica. Un abbraccio e alla prossima occasione.