Noi di Exclusive Magazine abbiamo avuto l’onore di intervistare Dj Fede. Il noto producer, classe ‘74, di Torino è stato molto cordiale a rispondere alle nostre domande sul suo nuovo EP “Suono Sporco. Proprio quest’ultimo album è stato definito dall’artista stesso come un “lavoro molto impegnativo”. A seguito le domande:
“Suono Sporco”, sicuramente un titolo forte ed accattivante. Come mai la scelta di un nome come questo?
“Il fatto del suono deriva sicuramente dal soul, dal jazz, da tutte le melodie dal suono appunto sporco e polveroso. Il concetto del titolo è nato dal brano con Il Turco che me lo ha suggerito. Inizialmente era solo per il brano ma poi ho deciso di farlo diventare proprio il titolo di quest EP”
Nel tuo ultimo post su Instagram dici che questo album è “all’insegna del rap più classico”, a quali rappers ti ispiri quando scrivi le tue canzoni?
“Essendo del ‘74 ho avuto la mia Golden Age nella Golden Age. Sono cresciuto per esempio con Notorious B.I.G. Tutta quella scena rap ed Hip-hop è stato il mio punto di partenza. In questo EP, nonostante io segua e rimanga fedele al mio gusto musicale, ho deciso di seguire con attenzione la nuova ondata. Il tutto è stato favorito anche dal semplice fatto che sono influenzato dal mio lavoro da producer”
Sono del parere che ogni tipo di album abbia il proprio tempio, quello di questo EP quale è? E’ meglio ascoltarlo da solo o con gli amici? Meglio farlo con la propria ragazza o in discoteca?
“Sicuramente questo sarà un’EP per le teste Hip-pop. Sarà un qualcosa per coloro ai quali piace veramente il rap, per chi ama veramente questa disciplina. Questo disco non è per un ascoltatore causale”
Riprendendo la domanda di prima, che cos’è per te il rap?
“Sicuramente è il genere musicale che mi ha accompagnato di più la mia vita. Il rap, soprattutto quello degli anni ‘90, mi ha dato un certo imprinting. Importantissimi, per me, sono stati gli approfondimenti che ho fatto anche sull’Hip-hop. Attraverso di esso posso dire che il rap è una disciplina di quest’ultima che mi ha aiutato nella vita. Essa è musica e cultura”
In “Milan Horror Night” la canzone, secondo me, ha un sound cupo, black quasi. Tale fatto potrebbe essere fatto per descrivere in parte la situazione notturna della città meneghina negli ultimi tempi?
“In realtà il tutto è nato dalle mani di Montenero. Io ho mandato a lui il beat ed è stato proprio lui stesso a sviluppare il tutto il concetto black e cupo. Mi piace un sacco come lui riesce a descrivere ed interpretare la realtà in cui vive nelle serate milanesi”
Ultima cosa che ti chiedo, io come la redazione di Exclusive Magazine, è quella di salutare chi vuoi.
“Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al progetto. E’ sempre stato un lavoro collettivo. Ognuno è stato fondamentale per l’uscita di tale lavoro. Il 2022 sarà un anno interessante anche da un punto di vista lavorativo”
Intervista a cura di Perseo Gatti!