Ciao Leslie benvenuta a questa nostra chiacchierata insieme, ti ringraziamo già da ora per il tempo che ci dedicherai per rispondere alle nostre domande, per iniziare ti chiediamo semplicemente come stai
L) Ciao ragazzi, grazie a voi per lo spazio, è sempre bello fare quattro chiacchiere!
Devo dire che in questi giorni mi sento di buon umore, quindi piuttosto bene.
Da poco è uscito “30 Gocce” il tuo ultimo brano dove traspare un senso di tristezza intrinseco nelle liriche. Il brano è stato scritto tutto in un unico momento o per scriverlo hai dovuto ricercare un certo “mood di scrittura” in momenti diversi ?
L) Domanda interessante, 30 Gocce è un brano particolare con una storia frastagliata alle spalle. La prima stesura risale a 3 anni fa, all’epoca le strofe erano diverse.
Per una serie di motivi avevo deciso di non farlo uscire ma riascoltandolo anni dopo ebbi la sensazione che quel ritornello era ancora tremendamente attuale ed aveva un potenziale incredibile.
Ho riscritto entrambe le strofe in un paio d’ore. L’idea era quella di provare a racchiuderci l’essenza di quei 3 anni, in cui ho vissuto esperienze che mi hanno cambiata molto come persona, ma prendendo qualcosa delle vecchie barre che comunque mi rappresentavano tanto.
È la prima volta che lavoro un pezzo in questo modo e sono davvero orgogliosa del risultato finale.
Nel brano canti testualmente ” non mi piace più niente di quello che scrivo” è una estremizzazione di un senso di insoddisfazione legata alla voglia di fare sempre meglio o realmente ciò che scrivi non ti piace ?
L) Credo un mix delle due cose.
Sono sempre stata una perfezionista e col passare degli anni sono diventata sempre più severa con me stessa per quanto riguarda la scrittura.
Mi capita spesso di scrivere qualcosa e poi pensare “non mi piace” perché effettivamente ho degli standard molto alti, sono molto autocritica.
La canzone chiude con ” non puoi nasconderti per sempre” c’è un momento nel quale tu ricordi di aver smesso di farlo ?
L) Ho smesso di nascondermi nell’esatto momento in cui il brano è stato pubblicato, non so se mi spiego. In 30 Gocce mi metto a nudo in tutto e per tutto, mi spoglio dell’armatura che ho sempre portato addosso in questi anni e mi mostro per quello che sono, con tutte le mie fragilità, a chiunque. Sono preda facile, ma pronta a correre.
Parlando del panorama musicale odierno, quanto secondo te il Covid e il conseguente periodo di lockdown stanno contribuendo o hanno contributo nel sopprimere quel “rapporto umano” che magari ci si aspetta tra colleghi? Tu come vivi la cosa?
L) Sicuramente il Covid ci ha allontanati un po’ tutti in generale, sono stati e sono ancora tempi difficili. Per necessità molti featuring vengono chiusi a distanza e non è più così facile beccarsi in studio o alle serate, ma di base se c’è un’amicizia di fondo che lega due artisti credo che il rapporto umano non cambi assolutamente.
C’è qualcosa che cambieresti del tuo percorso musicale da quando hai iniziato fino ad ora?
L) Non so. Pensandoci a posteriori in effetti ci sono molte cose che non rifarei e tante altre che invece proverei a fare ma alla fine sono pensieri che lasciano il tempo che trovano.
Credo che sia stato il naturale svolgimento delle cose. Quello che ho fatto e le decisioni che ho preso nel tempo mi hanno resa l’artista e la persona che sono adesso, non amo rimuginare sul passato.
Al giorno d’oggi, calcolando tutti i nuovi mezzi a disposizione, credi sia ancora difficile emergere per una ragazza?
L) Secondo me al giorno d’oggi forse è ancora più difficile emergere, ma per chiunque, non solo per le ragazze.
Sicuramente ci sono moltissimi mezzi in più da poter sfruttare ma è anche vero che il livello si è alzato parecchio , bisogna saper fare tutto e saperlo fare bene, talmente bene che si accorgano di te.
Ciò non toglie che delle buone idee e un buon sound possono fare la differenza e farti arrivare lontano.
Nel tuo futuro progetto ci saranno collaborazioni o sarà una cosa più “personale”?
L) Ho tantissimi pezzi in cantiere e tra questi ci sono anche un paio di collaborazioni. Vedranno la luce prima di quanto possiate immaginare!
Domanda extramusicale ma in parte legata al brano : Cosa pensi del fatto che nell’ ultimo piano di bilancio del governo sia stato revocato il “bonus psicologo” ?
L) Penso che sia piuttosto ridicolo e anche abbastanza assurdo, soprattutto visto il momento storico che stiamo vivendo. Ci sono dati e numeri che parlano chiaro e lo stato pensa al bonus tv… Questa cosa mi lascia semplicemente perplessa.
È chiaro che la salvaguardia della salute mentale delle persone in questo paese ha una priorità bassissima, purtroppo.
Ringraziandoti nuovamente per il tempo che ci hai dedicato ti invitiamo, come conclusione di questa nostra chiacchierata, a salutare ringraziare chi vuoi. Alla prossima !
L) Grazie a voi, di nuovo! Mando un grosso saluto a chi ci legge, a chi mi segue e a tutto il team con cui ho la fortuna di lavorare.
Vi stiamo preparando una bella sorpresa, state connessi!
Intervista a cura di Noemi Lorenzini!