– Innanzitutto buon anno nuovo, partiamo chiedendoti proprio come hai passato l’arrivo di questo nuovo anno?
Grazie! Questo nuovo anno segna anche un nuovo inizio per me, lo vivo con grande entusiasmo e speranza.
– “Nulla” è il nome del tuo nuovo singolo uscito il 14 gennaio su tutte le piattaforme, raccontaci com’è nato.
Nulla nasce dal bisogno di esternare un disagio esistenziale: non sentirsi al proprio posto e non riuscire più
a trovare la felicità nelle piccole cose. È così che il nulla si fa spazio. Avevo bisogno cantarlo per far uscire quest’emozione.
– Il brano parla del rapporto che una persona ha con la propria crescita. Tu che rapporto hai avuto o stai avendo con la tua?
– Non buona direi, mi trovo, come i miei coetanei, a vivere l’età che dovrebbe essere quella della realizzazione in un
periodo buio. Rimango attaccata agli aspetti della me bambina per non soccombere al Nulla, ma crescere non è mai facile, men che meno in questo periodo storico.
– “Quante croci sto mettendo sopra le persone” è una delle frasi che arriva maggiormente del testo di “Nulla”. Spiegaci cosa significa per te.
– Il significato è letterale: sto mettendo la croce sopra a tutte le persone che si permettono di giudicarmi o di esprimersi sul cosa dovrei o non dovrei fare della la vita. Le depenno dalla mia vita e non ci penso più. È un’azione necessaria per me in questo momento.
– Com’è nato il sound del brano?
Il sound è opera del mio produttore, Alessandro Gemelli, che ha creato il mondo sonoro della canzone rispettando quella che era la
mia visione. Il mix di Ugo Bonucci poi esalta tutte le caratteristiche elettroniche e acustiche del brano, mantenendo un calore di fondo.
È stato sicuramente un lavoro di squadra.
– Cosa pensi della tua generazione?
Penso che sia una generazione che fatica a sentirsi effettivamente parte di qualcosa, che si trova le sorti del pianeta sulle spalle e che
nel mentre vuole provare a realizzare i suoi sogni, ma non voglio parlare a nome di altri. Sicuramente non tutti si rispecchieranno in
questa mia visione, ma io vivo così e raccolgo anche le testimonianze delle persone a me vicine.
– Hai degli artisti a cui ti ispiri e con cui ti piacerebbe collaborare?
Il mio artista preferito in assoluto in Italia è Mahmood, lo stimo molto. Collaborare con lui sarebbe un sogno.
– Come hai vissuto il periodo del lockdown? C’è stata più produttività per quanto riguarda la tua musica o ha subito qualche rallentamento?
Paradossalmente quel momento così strano è stato positivo per la mia musica, perché ho avuto modo di riordinare le idee e le
emozioni. Ovviamente gli argomenti della mia musica sono influenzati anche da quel momento particolare, spero che in futuro arrivi nuova linfa per ispirarmi canzoni più felici.
– Dove prendi ispirazione quando scrivi?
– L’ispirazione arriva sempre da una mia emozione provata in un momento specifico. Una volta individuata e
ammessa a me stessa ci ricamo su. Scrivo in un flusso di coscienza e poi riordino.
– Hai dei progetti futuri in cantiere?
– I miei progetti futuri hanno tutti a che fare con la musica. Ho nuove canzoni pronte ad uscire, poi sogno delle date
dal vivo e a maggio sarò in scena con un nuovo spettacolo a teatro.
Terminiamo qui la nostra chiacchierata. Grazie ancora per il tempo che ci hai dedicato, ti salutiamo e ti invitiamo a salutare a tua volta chi vuoi.
Grazie a voi! Un carissimo saluto a tutti i lettori con l’augurio che questo nuovo anno possa essere pieno di musica, soprattutto dal
vivo!
Intervista a cura di Noemi Lorenzini!