Benvenuta Adriana a questa nostra chiacchierata insieme, per iniziare ti facciamo una domanda che sappiamo che per te è di difficile risposta : chi è Adriana?
Un essere umano di sesso femminile.
Da poco è uscito “Stavolta” il tuo nuovo brano, quali sono stavolta le aspettative che hai dietro a questo brano?
Non ho aspettative. Non solo per “Stavolta”, non ne ho per questo 2022 visto il delirio che stiamo passando e abbiamo passato. Aspettative no, obbiettivi molti.
Nel brano dici testualmente “conta su te stessa almeno stavolta”. Ci sono stati momenti della tua vita, musicale e non, nei quali contare su te stessa per te stessa è stato difficile?
Sì. Per me questa frase è come un mantra.
“Stavolta” non è mai “l’ultima volta”, anche se la percezione in quel momento è come se lo fosse.
Lavoro in un ambiente in cui ti esponi continuamente, dal palco alla sala di danza al microfono o davanti l’obiettivo di una fotocamera… non è facile essere sempre al 100%. Stavolta mi ricorda perché lo faccio e che se lo faccio devo dare il massimo, sempre.
Sempre analizzando letteralmente possiamo ascoltare “forse la risposta a tutto si nasconde nelle nostre ombre”, se guardi le tue ombre oggi che risposte ti danno?
Nelle mie ombre ci vedo i miei demoni, ho imparato a conoscerli per nome e cognome. Nelle mie ombre trovo le risposte che gli altri non mi possono dare. Penso che per guardarsi dentro veramente è necessario accettare il proprio lato più oscuro e non soffocarlo o ignorarlo.
Dal 2020 a oggi sono usciti, compreso quest’ultimo, “solo” 6 brani tuoi. Il covid ha influenzato le uscite o la velocità di crociera predefinita era comunque la medesima?
La pandemia ha sicuramente rallentato ma c’è da dire che a Marzo avevo già l’EP pronto e altri progetti chiusi. In corso d’opera ho deciso di far uscire il tutto come singoli per svariati motivi. Uno di questi è che dall’inizio dell’estate fino alla fine ho avuto l’occasione di stare su diversi palchi e “testare” i pezzi mi ha dato una consapevolezza diversa. Quasi tutti fanno uscire album o EP e poi lo portano fuori, io ho fatto il contrario. Da adesso sarà diverso.
E’ cambiato qualcosa dopo la vittoria di “AW LAB IS ME”?
Sicuramente lavorare con Low Kidd a Machete è stata un esperienza incredibile, il mio faccione ancora oggi gira negli schermi dei negozi Aw Lab di tutta Italia e le occasioni che mi si sono presentate da allora sono molte e di svariata natura.
Ma la verità è che io non sono cambiata, quello che è cambiato è la percezione di alcuni nei miei confronti.
Se ti diciamo “Plagio e Enrico Jenny” tu ci rispondi…
Che è solo l’inizio. Ci siamo trovati quasi per caso ed è nata una bellissima amicizia, li stimo come artisti ma voglio loro bene anche come persone. “Stavolta” è nata in maniera così semplice e naturale con loro ed ha un valore così grande per me che non vedo l’ora di farvi sentire cosa possiamo fare ora che lavoriamo insieme da tempo. Manca poco.
Domanda solo all’apparenza semplice : “quale è la forza motrice che ti spinge ogni giorno a fare quello che fai?”
Cambia ogni giorno, davvero. Sono in pace con me stessa da quando ho capito che devo imparare ad ascoltarmi e che non serve limitarmi ad essere una cosa sola quando io sono tante cose. L’obbiettivo finale resta quello ma il motivo per cui lo faccio cambia davvero a seconda di come sto io.
Domanda extramusicale : da quando è stato creato il premio Nobel per la Pace è stato consegnato a 109 persone, di queste soltanto una nel 1907 è stata italiana. L’Italia è poco propensa alla pace o semplicemente le situazioni in altri paesi sono, giustamente, più attinenti e affini all’assegnazione di questi premio?
E’ una domanda veramente difficile, mi dispiacerebbe risultare superficiale su un argomento così delicato.
Al di là dell’Italia forse è proprio l’essere umano a essere propenso alla guerra, la storia d’altronde ce lo insegna… forse dovremmo chiederci se esiste pace dentro tutti noi o solo alcuni.
Non lo so, io credo nella Pace, ma non credo molto nell’essere umano.
Per concludere Questa nostra chiacchierata insieme, ringraziandoti nuovamente per il tempo che ci hai dedicato, ti invitiamo a salutare e ringraziare chi vuoi. Alla prossima!
Ringrazio tutte le persone che mi stanno supportando e mi scrivono in privato, mi fermano per strada o dopo i Live… sembra banale ma la verità è che mi fa capire che quello che sto facendo sta arrivando.
E ringrazio anche l’inventore della pizza. E del Nintendo Switch.
E JD.
Intervista a cura di JdOnTheBeat!